ritrarre (ritraere; retraere; ritrare, in rima; ritragge, III singol. indic. pres.)
Verbo ad alta frequenza, che si registra normalmente nella forma ‛ ritrarre '. Gl'infiniti ‛ ritraere ' e ‛ retraere [...] / ritrarre a color che vi mandaro / che 'l corpo di costui è vera carne, dove il Del Lungo annota che r. " era il verbo usato per le ambascerie ". Ancora " riferire ", o più esattamente " ripetere ", in Cv III Amor che ne la mente 18 'l parlar nostro ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] da quello che accade nel latino, ove come forma di citazione si usa la prima persona singolare dell’indicativo).
Pertanto, i verbi italiani si classificano in tre classi in base alle desinenze infinitive: -are, -ere e -ire. Nel parlato è possibile ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] il dottore leggeva, Renzo gli andava dietro lentamente con l’occhio (Manzoni, I promessi sposi III)
Se il verbo della principale è al passato prossimo, il verbo della subordinata può essere o al presente o a un tempo passato:
(14)
a. mi ha detto che ...
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I tempi composti sono forme della ➔ coniugazione verbale costituite da un ausiliare + il participio passato del verbo: l’ausiliare contiene le informazioni grammaticali di tempo, ➔ aspetto, modo e ➔ persona [...] aperta, in cui il participio passato indica il risultato di un evento che costituisce una predicazione separata da quella espressa dal verbo avere (tanto che il soggetto di avere potrebbe non coincidere con l’agente che ha compiuto l’azione di aprire ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] andato, quando sei andato a casa, perché hai fatto questo, come stai
Come le interrogative indirette si comportano le oggettive con alcuni verbi, tra cui vedere, sapere, dire:
(43) so (o ho visto, o mi hanno detto) che cosa hai fatto, dove sei andato ...
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Sistema linguistico fondato sull’inglese, con una semplificazione del lessico e della grammatica. Elaborato nel 1927 da C.K. Ogden, fornisce sia una lingua internazionale elementare sia uno schema per [...] un primo insegnamento dell’inglese agli stranieri. Il lessico consta di sole 850 parole: 400 nomi astratti, 200 concreti, 150 aggettivi e 100 «operatori» (congiunzioni, preposizioni ecc.). Il verbo è ridotto al minimo (18 verbi in tutto). ...
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In linguistica, e in particolare nella teoria funzionalista di A. Martinet, il monema lessicale, cioè la minima unità significativa del lessico (in opposizione a monema grammaticale o morfema).
Più in [...] generale, l’unità astratta che in un lessico, inteso come lista di parole o dizionario, viene assunta come forma di base comprendente tutte le forme della sua flessione (per es., l’infinito per i verbi). ...
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per
Aldo Duro
La preposizione ha in D. un totale di 3320 ricorrenze: 1386 nella Commedia, 220 nella Vita Nuova, 236 nelle Rime, 1161 nel Convivio, 282 nel Fiore, 35 nel Detto. Non è mai presente, nelle [...] , 67 e 69. Con la medesima funzione, per indicare cioè lo scopo di un movimento o di un'azione, si trova in dipendenza dai verbi ‛ andare ', ‛ venire ', ‛ mandare ': a lei manifesta / quel che tu se' e quel per ch'io ti mando (Rime CVI 157); Cefalo d ...
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La ridondanza pronominale (del tipo a me mi pare) è caratteristica della produzione linguistica orale informale (➔ colloquiale, lingua) e risponde a un’esigenza pragmatica di intensificazione dell’informazione, [...] avere, al Nord e in Toscana, sì, l’ho.
Superfluo è anche il pronome detto di vantaggio (chiamato anche benefattivo) con verbi il cui soggetto è semanticamente beneficiario dell’azione espressa, come, ad es., con mangiare, bere e vedere:
(5) a. mi ...
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innoiare
In Rime CII 17 porto nascoso il colpo de la petra, / con la qual tu mi desti come a petra / che t'avesse innoiato lungo tempo, la forma innoiato è per il Contini il provenzale enoiat, " molestato [...] che il prefisso ha nel vocabolo il medesimo valore che in ‛ innominare ' per ‛ nominare ', ‛ innorare ' per ‛ onorare ', verbi comuni nell'italiano antico, collega strettamente i. con ‛ noiare ' (v.). Si confrontino anche le forme " inoio ", " inoya ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...