sottilmente
Luigi Blasucci
L'avverbio, presente in prevalenza nella prosa della Vita Nuova e del Convivio (sedici volte, contro due della Commedia), è adoperato sempre con valore metaforico, secondo [...] principio (dove il superlativo si colora di una particolare sfumatura polemica). Spesso l'avverbio è associato a verbi come ‛ guardare ', ‛ considerare ', ‛ pensare ', ecc., dando luogo a formule caratteristiche del discorso dimostrativo: Vn XXXIII 2 ...
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Secondo la tradizione grammaticale classica, il secondo caso della declinazione greca e latina. Si è dato poi il nome di g. anche a modificazioni flessionali nominali di altre lingue, che abbiano funzioni [...] modo certo che nella fase indoeuropea unitaria l’uso del g. con i nomi coesisteva con quello libero e con quello con i verbi; ma questi due ultimi sembrerebbero più antichi. Si avevano così i g. di tempo e di spazio (ἠοῦς «di mattina», ἐρείσατο χειρὶ ...
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no (non; nol; nolle; nollo)
Riccardo Ambrosini
1. ‛ No ', sia come avverbio negativo che come negazione sostantivata, è contrapposto a ‛ sì ' in un passo delle Rime (L 47 che 'l si e 'l no di me in vostra [...] 'l vero non vuole, e 13, ne 6, XI 18, 19 e 20, II IV 8 e 12, IX 7, IV XXVII 16. L'uso pleonastico dopo verbi quali ‛ temere ' (v. 3.1.) e ‛ dubitare ' ricorre in I X 10 temendo che 'l volgare non fosse stato posto per alcuno che l'avesse laido fatto ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] lingua a grande forza integrativa, cfr. Małecka 1997).
Passando agli adattamenti lessicali, la prima constatazione è che il prestito di verbi italiani è molto più raro in inglese che non in francese o in tedesco, forse perché queste due lingue hanno ...
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con
Tullio De Mauro
. Preposizione di notevole frequenza, che appare soprattutto nella forma piena semplice con (seguita o no da articolo determinativo), più di rado nella forma articolata col, e apocopata [...] (aggettivi, sostantivi, pronomi) e solo raramente a forme nominali del verbo: un infinito introdotto da c. si ha per es. in o altra entità che in compagnia del soggetto compie l'azione indicata dal verbo: Vn III 7 e con essa mi parea che si ne gisse ...
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I suffissi sono ➔ affissi (tecnicamente, morfi legati), cioè elementi non liberi con funzione flessiva oppure derivazionale che nel formare una parola si aggiungono alla parte finale di una radice o di [...] sia ➔ numero (buon-o masch. sing., buon-a femm. sing., buon-i masch. plur., buon-e femm. plur.). Nei verbi (➔ coniugazione verbale), la prima persona singolare del presente indicativo si esprime tramite l’aggiunta di un solo suffisso monovocalico ...
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Roscellino di Compiègne (Roscelinus de Compendiis o de Compendio) Maestro di dialettica (1050 ca
1125 ca.). Della sua vita sappiamo molto poco: a Loches ebbe come allievo Abelardo, e verso il 1092 fu [...] degli scritti dei suoi contemporanei, o per meglio dire, avversari, il più importante dei quali è l’Epistola de incarnatione Verbi di Anselmo d’Aosta. La nota più caratteristica del pensiero di R. è rappresentata dalla sua concezione degli universali ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] deve la sua forma attuale alla contaminazione con il suo antonimo prendere (< lat. pre(he)ndere), e similmente il verbo uscire (lat. exīre), deve la vocale posteriore a contaminazione con uscio (lat. tardo ūstiu(m), variante di ōs «bocca, apertura ...
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ci
Riccardo Ambrosini
Mario Medici
. 1. Con sicura funzione di particella pronominale proclitica di prima persona plurale, ci ricorre 3 volte nella Vita Nuova, tra le quali una in poesia, XXXI 10 18 [...] del mio sì ben ci si favella; e XXII 9, XXX 132, XXXII 57.
2.1. b) Con analogo valore locativo, in unione col verbo ‛ avere ' ed ‛ essere ' (‛ c'è ', ‛ ci ha ', ecc.), per indicare l'esistenza di persona o cosa, o che essa si trova in un determinato ...
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intellettuale
Alfonso Maierù
Occorre nel Convivio e nel Paradiso e vale " proprio dell'intelletto ", " che appartiene al'intelletto ". Nella tradizione latina, intellectualis è spesso distinto da intellegibilis, [...] , quae intellegit... nunc intellectuale et intellegibile sub eadem significatione appellamus " (e Mario Vittorino Generai. DIV. Verbi 9 [Patrol. Lat. VIII 1024] " Intelligibilis et intellectualis cum sit Dei essentia et potentia, iuxta intelligentiam ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...