trarre (traere; trare; indic. pres. II singol. traggi, III singol. tra' e tragge [Parodi, Lingua 257-258]; III plur. ind. imperf. traean; II singol. cong. pres. tragghe. Notevoli anche le forme con enclisi [...] peggiore di quello che esso nella realtà non ebbe. L'accezione è attestata anche per il latino trahere, in Mn III IX 18 verba illa Cristi et Petri... non ad hoc quod dicunt isti trahenda sunt, sed referenda sunt ad sensum illius gladii de quo scribit ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] e amor.
Se mi segui nel cimento
lieta è l’alma e balza il cor
(Rossini, Aureliano in Palmira).
La transitività dei verbi è sovente invertita rispetto al consueto:
amor crudele
al pensier lo ritorna
(Rossini, Ermione)
dal tuo morto fu il mio genitore ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] pronome e talvolta perfino congiunzione (capisco la quale stai bene);
(c) la ripetizione del clitico in perifrasi con i verbi modali (ti devo dirti);
(d) costrutti particolari come il periodo ipotetico col doppio condizionale (se saresti tu al posto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Divinazione
Francesca Prescendi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli dèi comunicano con i Romani attraverso segni che possono essere [...] costituiscono uno dei quattro collegi sacerdotali maggiori. Il loro nome è collegato etimologicamente a auctor, auctoritas, augustus, e al verbo augere (aumentare). In altri termini, si può dire che l’àugure è una figura autorevole, cioè dotata di ...
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ne ('nde)
1. Della particella ‛ ne ' due sono le funzioni: a) sostitutiva-riferenziale, sia come pronome (v. 3.) che avverbio (v. 3.1.); b) pronominale, con significato di " (a) noi " (v. 4.). La prima [...] , XXVII 55 ne conte, XXXI 54 e Pg XIX 123 ne tene, Pd X 61 ne rise, XXVIII 83 ne ride.
Per l'uso di fronte a verbo di tre o quattro sillabe, cfr. If I 48 ne tremesse, III 24 ne lagrimai, IV 22 ne sospigne, XXXIII 6 ne favelli, Pg XIII 17 ne conduci ...
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La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade [...] è norma stabile sulla grafia dei composti, a parte quelli del tipo verbo + nome, la cui grafia è quasi sempre unita. I composti dal momento che per secoli l’esiguo numero di verbi composti sono stati principalmente prestiti dal latino: benedire, ...
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I deonomastici (o deonimici; La Stella 1982; Schweickard 2002-) sono lessemi formati a partire da nomi propri. Possono essere di vari tipi secondo la base di derivazione (anche detta eponimo): si chiamano [...] , dagli aggettivi deonomastici si possono ulteriormente formare avverbi come veltronicamente e veltronianamente, così come dai verbi deonomastici si possono formare nomi come veltronizzazione e veltroneggiata.
L’effetto di molti derivati è scherzoso ...
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quinci
Mario Medici
L'avverbio dimostrativo compare nelle opere di D. complessivamente 56 volte, per la massima parte nella Commedia, eccettuati 7 casi del Convivio e uno rispettivamente della Vita [...] 88 Quinci vien l'allegrezza ond'io fiammeggio (riferito alla visione di Dio).
Ha valore di moto per luogo determinato, con i verbi: ‛ passare ', in If III 127 Quinci non passa mai anima buona (cioè attraverso l'Acheronte); ‛ entrare ', in Pg XV 35 ...
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arcano
Vincenzo Laraia
. È usato nella classicità latina, nella forma dell'aggettivo o del sostantivo neutro, col significato generale di ciò che la ragione non è in grado di penetrare. In alcuni casi [...] verbis archana nostra discernat; Ep XIII 79 vidit arcana Dei: cfr. s. Paolo II Cor. 12,4 " et audivit arcana verba ", dove è appunto descritto un raptus estatico) conferisce pregnanza al termine volgare, col quale è posto in evidenza l'elemento di ...
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POSSESSO
Giuseppe FURLANI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Fulvio MAROI
Enrico FINZI
Emilio ALBERTARIO
. Antico Oriente. - Nei diritti dell'Asia occidentale antica di solito non si fa distinzione tra il possesso [...] normalmente la proprietà in atto, nella pienezza del suo godimento e della sua protezione giuridica. Tuttavia gli stessi verbi, specialmente ἔχειν, possono variare di significato secondo i complementi che li accompagnano: quando, per es., un oratore ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...