chiedere
È la forma dissimilata (r-r in d-r), normale in verso e in prosa, dal latino quaerere; la forma latineggiante (con metaplasma dalla III alla II coniugazione) è ‛ cherère ' (v.). La forma flessionale [...] Pg IX 110 misericordia chiesi e ch'el m'aprisse; XVI 53 Per fede mi ti lego / di far ciò che mi chiedi; il verbo è seguito da proposizione oggettiva in IX 107 Chiedi / umilmente che 'l serrame sciolga, e XIII 148.
Il valore di " cercare " è attestato ...
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infanzia
Periodo di vita di una persona che va dalla nascita all’incirca ai 10 anni. In alcuni contesti il termine può genericamente riferirsi a una persona che non ha ancora raggiunto la pubertà. Il [...] a servirsi di parole per formare semplici frasi, inizialmente associando 2 parole e poi man mano coniugando verbi, utilizzando plurali, arrivando a strutture morfo-sintattiche sempre più complesse. In questa fase il bambino parla continuamente ...
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domandare (dimandare)
Lucia Onder
Comune nel senso di " porre quesiti, domande, questioni ", " rivolgersi a qualcuno per ottenere informazioni e chiarimenti ", il verbo d., talvolta con l'indicazione [...] , Rime dubbie XXVI 12, XXX 10, Fiore CXXXII 3, CXLI 13, CXLIII 3, CCIII 14 e Detto 27.
Più rara è la costruzione del verbo con l'oggetto della persona a cui si domanda: Rime LXXVII 2 Bicci novel, figliuol di non so cui, / s'i' non ne domandasse monna ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] costituisce il soggetto grammaticale e quella che rappresenta l’oggetto dell’azione costituisce il complemento diretto del verbo, ossia il complemento oggetto. Nelle lingue indoeuropee con declinazione quest’ultimo è indicato dal caso accusativo ...
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SERBO-CROATI
Pier Gabriele GOIDANICH
Giovanni MAVER
I Serbi e i Croati, popoli Slavi meridionali, facenti parte della Iugoslavia, hanno in comune, nei limiti che si dirà, la lingua letteraria che, [...] nomi nella declinazione si è molto ridotto; 2. s'è perduto il duale nei nomi (tranne dopo i numeri1-4) e nei verbi; 3. tre casi del plurale (dat., loc., istr.) hanno la stessa forma; 4. i numerali hanno perduto la flessione, tranne parzialmente fino ...
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Storico e retore greco del secolo di Augusto. Della sua vita abbiamo poche notizie sicure, riferiteci da lui stesso: che era figlio di un tale di nome Alessandro; che venne a Roma appena terminata la guerra [...] ), sono esaminati ora, relativamente a Demostene, i tre modi di composizione che D. aveva già studiati nel De compos. verb., concludendo che Demostene li fonde mirabilmente tutti e tre (XXXV-LII). Questo scritto è probabile fosse il primo del secondo ...
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FACIO, Bartolomeo
Paolo Viti
Figlio di Paolino, nacque a La Spezia, probabilmente prima del 1405, e comunque non oltre il 1410.
La sua famiglia, originaria di Fabiano (una frazione poco lontana dalla [...] il F. dedicò pure un'appendice al De differentiis verborum Latinorum, costituita da un semplice elenco di sinonimi e ampliata anche a verbi e ad aggettivi, che intitolò Synonyma. Entrambe queste opere del F., nel codice Vat. lat. 2906, f. 26, sono ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] forma. Fortunio procede fornendo una serie di regole numerate in ordine progressivo, rispettivamente relative ai nomi, pronomi, verbi e avverbi, a cui seguono le norme dell’ortografia. Sotto queste regole, si affastellano esempi di Dante, Petrarca ...
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Neuroscienze computazionali
Paolo Del Giudice
Giorgio Parisi
In questo testo sarà illustrata una famiglia di modelli che formalizzano idee e ipotesi sulla logica che presiede alla formazione di rappresentazioni [...] di neuroni) la logica computazionale sottesa a funzioni cognitive complesse come, per esempio, la declinazione dei verbi o i disordini neuropsicologici della categorizzazione.
I modelli del primo tipo possono essere considerati come bottom-up ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] (annonzio, gionco; ➔ anafonesi), qualche iperdittongamento (guote); -ar- in posizione protonica nei futuri e nei condizionali dei verbi di prima coniugazione (servarà, mostrarò, mandaria), e anche al di fuori dei temi verbali (carastia, boscarecci ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...