Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] di te, ecc.]
(57) pago io [non tu]
(58) lo dici tu! [quindi non è vero]
(c) con alcune specifiche classi di verbi, per es. gli inaccusativi (vedi oltre); meno studiato, ma evidente, è il fatto che anche essere e esserci (salvo casi di focalizzazione ...
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ALTERAZIONE
L’alterazione è un tipo particolare di derivazione di nomi, aggettivi e verbi realizzata tramite l’uso di ➔suffissi, che aggiungono al vocabolo originario una sfumatura di qualità, quantità [...] gli alterati assumono un significato diverso da quello del vocabolo di origine
la carta ▶ il cartone
I verbi alterati si formano aggiungendo al verbo alcuni suffissi alterativi specifici, diversi da quelli che si usano per l’alterazione di nomi e ...
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In linguistica, detto di enunciazioni (e per estensione anche di enunciati e di verbi) che non descrivono un’azione né constatano un fatto, bensì coincidono, in determinati contesti, con l’azione stessa: [...] per es., sono enunciati p. frasi come prometto di venire o do a questa nave il nome Tirrenia; sono verbi p. quei verbi che, enunciati nella prima persona del presente indicativo, realizzano l’atto che descrivono, per es. battezzo, ordino, maledico. ...
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I verbi deponenti sono verbi che, pur avendo desinenze passive (o medie) hanno significato attivo, o, etimologicamente, hanno "deposto" il significato passivo (o riflessivo).
Il verbo deponente nasce da [...] due distinti processi: da una parte verbi con significato riflessivo e desinenze medie si sono svuotati del contenuto riflessivo come in greco ἕπομαι; dall'altra le desinenze in -r sviluppandosi in alcune lingue indoeuropee hanno costituito una ...
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Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione [...] maluccio.
Dal punto di vista funzionale, l’avverbio è una parte del discorso che viene usata principalmente come modificatore di un verbo (14), ma anche di un aggettivo (15), di un altro avverbio (16) o di un’intera frase (17; per maggiori dettagli ...
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KOPPERS, Wilhelm
Etnologo e missionario cattolico dei missionarî di Steyl o Societas Verbi Domini (S.V.D.), nato a Menzelen (basso Reno) l'8 febbraio 1886; libero docente (1924), indi professore (1926) [...] di etnografia a Vienna.
Tra gli scritti principali, importanti soprattutto per la determinazione dei cosiddetti "cicli culturali", sono da ricordare: Die ethnologische Wirtschaftsforschung, in Anthropos, ...
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ACCORCIATI, PARTICIPI
I participi accorciati sono forme del participio passato di alcuni verbi della prima coniugazione che si presentano prive di ➔suffisso; oggi sono usate in funzione di aggettivi.
• [...] Colmo (da colmare, originariamente in alternativa a colmato, ➔colmo o colmato?)
Una stanza colma di mobili
• Domo (da domare)
Il Napoli è riuscito a spuntarla su un Milan mai domo
• Guasto (da ...
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L’aspetto è una categoria grammaticale dei ➔ verbi che esprime diversi modi di vedere la scansione temporale interna a una situazione. Bertinetto (1986: 76) descrive come segue le proprietà aspettuali [...] struttura interna della situazione (Comrie 1976: 16); in questo caso, si è visto, la considerazione del processo cui il verbo si riferisce avviene dall’interno, cioè da un punto qualsiasi del suo svolgimento, senza la considerazione del suo approdo ...
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In generale una struttura perifrastica è un’espressione composta da più costituenti, che nel loro insieme convogliano un significato unitario. In italiano esistono differenti tipi di perifrasi (➔ locuzioni), [...] di movimento e il gerundio può essere inteso con valore di maniera; e a forti segnali di transizione da verbo lessicale a verbo ausiliare, quale la rianalisi della costruzione come unico complesso verbale (prova ne è la risalita dei clitici alla ...
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a-
a-[LSF] Primo elemento di parole composte, nelle quali indica: (a) nei verbi, azione rafforzativa o derivativa; (b) altrimenti, mancanza, negazione, cioè prefisso negativo. ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...