In linguistica, detto di enunciazioni (e per estensione anche di enunciati e di verbi) che non descrivono un’azione né constatano un fatto, bensì coincidono, in determinati contesti, con l’azione stessa: [...] per es., sono enunciati p. frasi come prometto di venire o do a questa nave il nome Tirrenia; sono verbi p. quei verbi che, enunciati nella prima persona del presente indicativo, realizzano l’atto che descrivono, per es. battezzo, ordino, maledico. ...
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Categoria morfologica delle lingue latina e osco-umbra, di natura aggettivale, caratterizzata dal suffisso -nd-. Nei verbi transitivi ha valore passivo, può indicare il futuro e la necessità ed essere [...] usato sia come attributo sia come predicato, oppure in maniera impersonale; nei verbi intransitivi solo come predicato impersonale. Nel latino tardo resta relegato nella coniugazione perifrastica e non è conservato nelle lingue romanze. ...
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Per tipi illocutivi si intendono i tipi di azioni che si eseguono nel proferire parole. L’atto illocutivo, detto anche atto illocutorio (in ingl. illocutionary act), è uno degli aspetti dell’atto linguistico: [...] gli angoli opposti al vertice sono uguali, ma ho annunciato l’azione di dimostrarlo, che posso realizzare subito dopo. Alcuni verbi sono usati sia come performativi che per annunciare l’atto illocutivo che denominano: ad es., si può dire ti avverto ...
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Il termine deittici indica un insieme eterogeneo di forme linguistiche – avverbi, pronomi, verbi – per interpretare le quali occorre necessariamente fare riferimento ad alcune componenti della situazione [...] . In italiano, la deissi spaziale si manifesta anche attraverso verbi come andare e venire, che esprimono un’idea di movimento può essere compiuto verso o insieme al parlante. Il verbo andare indica un allontanamento dal parlante; il movimento può ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] italiana anche una volta arrivata in Toscana e poi nel resto d’Italia. È quello che è successo con l’imperfetto (dei verbi in -ere) e il condizionale (di tutte le classi) in -ia, sicilianismi morfologici di grande fortuna anche in Toscana, dove pure ...
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In linguistica, nell’aspetto verbale, si dice azione m. quella concepita come concentrata in un punto del tempo (per es., morì), contrapposta all’azione durativa o continuata vista nel suo estendersi nel [...] tempo (per es., sta morendo); analogamente si parla di verbi m., contrapposti ai verbi durativi.
In fonetica, sono dette m. le consonanti il cui effetto acustico si può manifestare soltanto in un periodo di tempo breve (per es., p, t), a differenza ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] con due punti di articolazione; 3) articolati nello spazio neutro con un punto di articolazione.
La prima classe comprende i verbi che hanno come luogo di articolazione il corpo del segnante: molti di essi esprimono stati mentali e fisici (fig. 18 ...
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Linguistica
Particolare sistema di determinazione grammaticale del vocabolo, consistente nell’aggiungere a un tema invariato una o più postposizioni, aventi ciascuna una sola funzione. In una lingua flessiva [...] ciascuna desinenza indica contemporaneamente sia il numero sia per i nomi il caso, per i verbi la persona e il tempo (per es., in italiano, -ai di amai indica che la forma è singolare, prima persona, passato remoto, indicativo); invece, in una lingua ...
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Diritto
A. del giudice Soggetto che svolge attività complementari a quelle del giudice nell’esercizio della funzione giurisdizionale. Talvolta si tratta di un professionista che, avendo ricevuto un formale [...] è possibile l’uso di entrambi gli a., con sensibili differenze di significato (per es.: sono corso a casa e ho corso per tre ore). I verbi riflessivi, o con coniugazione pronominale, hanno sempre l’a. essere; e con essere si coniugano quasi sempre i ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...