Espressione con cui si nega, contrario di affermazione.
Filosofia
Il latino negatio corrisponde all’ἀπόϕασις della logica aristotelica, designante il giudizio che connette il soggetto e il predicato in [...] (non voglio risponderti; questo è un avvertimento, non una punizione; lo dici senza convinzione). In alcune lingue la n. del verbo può essere espressa da un affisso aggiunto alla radice o al tema verbale (per es., in turco, sevmek «amare», sev-me ...
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L’elisione (dal lat. elisio «atto di rompere») consiste nella cancellazione di una vocale atona in fine di parola, quando questa sia seguita da una parola iniziante per vocale. Il fenomeno ha luogo quindi [...] . Quanto a di, l’elisione avviene davanti a vocale come in d’accordo, d’epoca, d’oro ma è facoltativa (e piuttosto desueta) davanti a verbi: d’essere o di essere, d’udire o di udire. Da non si elide mai: da eroi, da amare, da Algeri, salvo che in ...
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Il numero è la categoria grammaticale che serve a codificare la quantità dei referenti di diversi elementi linguistici. Le principali definizioni di numero presenti nelle grammatiche e nei dizionari tuttavia [...] numero è determinata dall’accordo con il soggetto. La questione non è però solo grammaticale: il numero del verbo interviene in modo rilevante nel regolare il rapporto tra gli interlocutori. Gli allocutivi (➔ allocutivi, pronomi) distinguono infatti ...
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In italiano l’➔accento grafico assolve a molteplici scopi e il suo impiego obbedisce a regole che sintetizzano esigenze tra loro distinte.
Mentre nella scrittura a mano l’accento ha spesso forma semicircolare, [...] termine ‘integro’ poco.
Hanno l’apostrofo e non l’accento anche le forme dell’imperativo presente di seconda persona singolare dei verbi fare, andare, dare, dire e stare: erronee sono quindi le forme, anch’esse assai diffuse, fà, và, dà (è presente ...
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Il secondo termine di paragone (o di comparazione) è un costituente sintattico di varia natura, che esprime il secondo dei due termini che si confrontano in una relazione di comparazione (➔ comparativo, [...] -515). Nelle comparative di disuguaglianza è sistematico il ricorso alla negazione espletiva non ed è ammesso l’impiego di che seguito da un verbo di modo finito:
(25) per che io, quasi sbigottito de la bella difesa che m’era venuta meno, assai me ne ...
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IPOTASSI
L’ipotassi (o subordinazione; dal greco hypotàxis ‘dipendenza’) è il rapporto sintattico che si stabilisce tra due proposizioni collegate nel testo in maniera gerarchica, in modo che l’una – [...] grado
per andare a comprare il giornale = proposizione secondaria di IV grado
Inoltre, i modi e i tempi del verbo della proposizione dipendente sono regolati in base a quelli della reggente, secondo le leggi della cosiddetta ➔consecutio temporum.
In ...
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Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali e delle consonanti di un alfabeto.
Comunicazione scritta che una persona indirizza a un’altra, oppure a un ufficio, a un ente [...] ., über o ueber). Può infine presentarsi il caso che una lettera non esprima alcun suono (per es., h nelle voci del verbo avere).
Nel computo del calendario, lettera domenicale, lettera lunare, lettera nundinale ecc., l. che, associate ciascuna a un ...
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Ottava lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio indicava la spirante kh, in quello greco primitivo la spirante laringale h, rappresentata in seguito dallo spirito aspro (‛); la [...] cominciò fin dal 16° e la regola della Crusca, di mantenere l’h etimologica solo nelle 4 voci ho, hai, ha, hanno del verbo avere, si impose definitivamente in Toscana nel 17° sec., nel resto d’Italia nel 18°.
Astronomia
Per le regioni HI, HII ➔ gas ...
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Il termine sandhi indica i processi fonetici che intervengono tra segmenti contigui al confine di morfema o di parola: nel primo caso, si tratta di sandhi interno (alla parola) o sandhi morfologico (per [...] vocalismo; ad es., i gruppi consonantici finali di parola sono di norma semplificati: bharan < bharant + s, participio del verbo bharati «portare».
In sanscrito le regole di sandhi, sia interno che esterno, sono codificate fin dall’epoca antica; i ...
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L’epitesi (dal lat. tardo epithĕsis, a sua volta dal gr. epíthesis «sovrapposizione, aggiunta»; il termine originario si basa sul tema di epitíthēmi dal significato di «porre sopra o accanto») consiste [...] non del tutto, già nel Trecento, da amarono, poterono, sentirono, con epitesi quindi della sillaba -no, anche sul modello di verbi già esistenti come amano, possono, sentono, ecc. Traccia di parole senza epitesi di -no si trova comunque in poesia e ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...