La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...]
ma l[e]ggiamo e l[e]ggina con neutralizzazione in [e]
f[ɔ]ro (come parte di una città) ~ f[o]ro (voce del verbo),
ma f[o]rense e f[o]rato con neutralizzazione in [o]
L’innalzamento, peraltro, non si applica nei primi membri di un composto quando la ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] venti «spostamenti di masse d’aria»; quella fra /ɔ/ ~ /o/ in botte «percosse» ~ botte «recipiente per il vino»; ho (verbo) ~ o (congiunzione).
Il vocalismo atono è costituito da cinque fonemi. Vengono neutralizzate le opposizioni /ɛ/ ~ /e/ e /ɔ/ ~ /o ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] o alla forma di quasi tutti i nomi, o quelle relative alla scelta dell’ausiliare nei tempi composti di quasi tutti i verbi: non possiamo dire i cano invece che i cani, bianchità invece di bianchezza, ho andato invece di sono andato) e alternative ...
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Una frase incidentale (detta anche semplicemente incidentale) è una frase inserita all’interno di un’altra frase (detta frase ospite) con cui non forma una struttura sintattica. La frase incidentale, cioè, [...] presumo
c. non hai rivelato, mi auguro, il nostro segreto
In altre lingue l’ambiguità di struttura creata da tali verbi in posizione parentetica ha portato a interpretarli come verbes d’opération (Benveniste 1966), comment clauses (Quirk et al. 1985 ...
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L’espressione discorso riportato viene usata per indicare il procedimento di riproduzione o rappresentazione di un discorso pronunciato in una situazione comunicativa diversa da quella in atto, ma anche [...] E0 ed E1. Quando questo avviene, come in (8), non siamo di fronte ad un discorso riportato, ma ad un uso performativo di un verbo di dire (Calaresu 2004):
(8) ti annuncio / dico che Pietro non ha nulla a che vedere con questa storia
Esistono varie ...
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Il termine quantificatori indica una serie di espressioni che forniscono informazioni quantitative sui referenti del nome a cui si collegano e, di conseguenza, sulla frase all’interno della quale quel [...] prendono la particella partitiva ne: li ho trovati tutti ma ne ho trovati alcuni; ne sono arrivati troppi (➔ inaccusativi, verbi). Lo stesso dicasi dei numerali quando sono usati come pronomi: ne sono arrivati cinque.
Entrambi ha in comune con tutto ...
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INDEFINITI, AGGETTIVI
Gli aggettivi indefiniti sono aggettivi ➔determinativi che indicano qualcuno o qualcosa in modo generico e indeterminato.
A seconda del significato si possono suddividere in quattro [...] , vano, non valido’
Quella strategia si è rivelata nulla
Un atto nullo
Gli aggettivi negativi posti prima del verbo non possono essere rafforzati da un’altra negazione
Nessun computer funziona (non nessun computer non funziona)
Se si trovano ...
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In grammatica, la capacità di confronto che possiede l’aggettivo (e l’avverbio) e che trova espressione in mezzi morfologici e sintattici. Questo confronto parte da una forma normale, detta positiva, alla [...] complemento di paragone, e anch’esse dipendono da aggettivi o avverbi di grado comparativo («abbiamo meno tempo di quanto ci occorrerebbe»). La forma del verbo è sempre esplicita; soltanto le proposizioni introdotte da piuttosto che hanno l’infinito. ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] in onore di Raffaele Simone, Roma, Bulzoni, pp. 191-209.
Simone, Raffaele (2003), Masdar, ’ismu-al-marrati et la frontière verbe/nom, in Estudios ofrecidos al profesor José Jesús de Bustos Tovar, coord. J.L. Girón Alconchel et al., Madrid, Editorial ...
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La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade [...] è norma stabile sulla grafia dei composti, a parte quelli del tipo verbo + nome, la cui grafia è quasi sempre unita. I composti dal momento che per secoli l’esiguo numero di verbi composti sono stati principalmente prestiti dal latino: benedire, ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...