Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] De Mauro 200312) mostra, ad es., che delle 7000 parole riportate nel Vocabolario, il 60,6% sono nomi, il 19,6% sono verbi, il 14,9% sono aggettivi, il 2% sono avverbi; tutte le altre classi (pronomi, congiunzioni, ecc.) sono sotto l’1% (Iacobini & ...
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Si chiamano enclitiche le parole (soprattutto ➔ monosillabi) che, non possedendo accento proprio, si ‘appoggiano’ prosodicamente alla parola precedente, formando con essa un’unità accentuale (a volte anche [...]
Il pronome si si comporta in maniera diversa secondo la funzione:
(a) se funge da riflessivo (➔ riflessivi, pronomi; ➔ riflessivi, verbi), può comparire come proclitico (13 a.) e come enclitico (13 b.), anche preceduto da un altro proclitico (13 c ...
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I verba dicendi (espressione grammaticale latina che significa alla lettera «verbi del [o di] dire», analoga ad altre come verba iubendi «verbi del comandare») sono ➔ verbi che indicano azioni o processi [...] di nel caso che il soggetto delle due frasi sia lo stesso (1 e 2), mentre è necessaria – come per gli altri verbi – la costruzione esplicita nel caso che la subordinata abbia un soggetto diverso dalla principale (3 e 4). La costruzione con l’infinito ...
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Si chiamano proclitiche quelle parole (di solito ➔ monosillabi) che, non avendo accento autonomo, si appoggiano prosodicamente alla parola seguente, detta ospite, formando con essa un’unità accentuale [...] *ho sentito suonarlo, ma non ero venuta per lui
Mentre il pronome proclitico può essere inteso come soggetto o oggetto del verbo suonare (cfr. 5 a. e 5 b.), l’unica interpretazione possibile del pronome enclitico è quella di oggetto di suonare (cfr ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] io il giornale) e sinistra (il giornale lo compro io) con riprese pronominali;
(d) l’uso di verbi pronominali (me ne vado; ➔ pronominali, verbi).
Il maggior numero di congiunzioni è attribuibile al fatto che il parlato preferisce una sintassi in cui ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] , altro, tutto, bello, nuovo, diverso, certo, stesso, vero, grande.
La vaghezza semantica è evidente non solo nell’uso dei nomi e dei verbi, ma anche nell’uso di modificatori; si noti ad es. l’uso di tipo in (10):
(10) questo non sarà un gran jazz ma ...
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La lingua italiana dei segni (o lingua dei segni italiana), spesso chiamata con la sigla LIS, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone italiane sorde che si riconoscono membri di una comunità [...] (fig. 2), il segno MOTORE, che viene collocato in un punto dello spazio a destra del segnante (fig. 3); per ultimo il verbo, nello stesso punto in cui era stato collocato il soggetto (figg. 4-5).
Nella traduzione in LIS della frase «l’uomo legge un ...
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In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] si trova in combinazione. Firth nota, ad es., come in inglese il nome time ricorra spesso in collocazioni con i verbi saved, spent, fittered away, flies, presses, ecc. e con gli aggettivi long, same, good, ecc. Secondo Firth, infatti, il lessico ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] e punteggiata da video accesi come lumini nei cimiteri (Baricco 1995: 10)
Se la preposizione è preposta a un verbo di modo non finito (➔ modi del verbo), la relazione si instaura invece fra due o più frasi:
(2) A vederlo, non li dimostra tutti questi ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] . Il più flessibile è il pronome lo invariabile (➔ clitici), che viene perciò talvolta detto pronome neutro (➔ neutro). Unito ai verbi essere o fare può avere come antecedente un predicato nominale o verbale e riferirsi alla proprietà o attività da ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...