FUTURO NEL PASSATO
Per esprimere l’idea di futuro nel passato (cioè di un’azione posteriore rispetto a un’altra azione ambientata nel passato) si usa il ➔condizionale passato
Ha detto che sarebbe partito [...] domani
Gli domandò cosa avrebbe fatto
Nel parlato e nello scritto informale si può usare anche un tempo passato del verbo dovere con l’infinito
Ha detto che doveva partire domani.
Storia
In passato, e fino alla metà del XX secolo, per il ...
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APPLAUDO O APPLAUDISCO?
La forma oggi più frequente è di gran lunga applaudo. Solo per alcuni modi (indicativo e congiuntivo presente, imperativo) e solo per alcune persone (1a, 2a, 3a singolare e 3a [...] plurale) è ancora possibile usare varianti del tipo di applaudisco, coniugate come nei verbi cosiddetti ➔incoativi.
In tutti gli altri casi, il verbo applaudire presenta oggi solo la forma senza l’➔interfisso -isc-. ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] Roma per vedere Mario]
Per converso, non possono essere elemento scisso una varietà di elementi, come i nomi supporto (➔ nomi) o i ➔ verbi supporto:
(9) *è di telefono il colpo che ha ricevuto
(10) *è d’occhio il colpo che ho dato
Un caso particolare ...
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SECONDA CONIUGAZIONE
La seconda coniugazione comprende tutti i verbi il cui infinito termina in -ere.
Appartiene a questo gruppo la maggior parte dei verbi della seconda e della terza coniugazione latina.
• [...] vincere (con c di cena) ▶ vinca (con c di cane)
stringere (con g di gelato) ▶ stringo (con g di gatto)
Nel verbo cuocere si conserva sempre la stessa pronuncia della c; per rendere questo suono, nella grafia si aggiunge una i ➔diacritica
cuocere ...
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Sistema linguistico fondato sull’inglese, con una semplificazione del lessico e della grammatica. Elaborato nel 1927 da C.K. Ogden, fornisce sia una lingua internazionale elementare sia uno schema per [...] un primo insegnamento dell’inglese agli stranieri. Il lessico consta di sole 850 parole: 400 nomi astratti, 200 concreti, 150 aggettivi e 100 «operatori» (congiunzioni, preposizioni ecc.). Il verbo è ridotto al minimo (18 verbi in tutto). ...
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BIGNONE, Ettore
Piero Treves
Nato a Pinerolo il 17 dic. (non il 16 luglio) 1879 da Carlo e da Anita Matteucci, il B. si laureò a Torino in lettere (con una dissertazione su Lucrezio) nel 1901 e in filosofia [...] nel 1902. Seguì le lezioni di G. De Sanctis che portava il verbo della scuola romana del Beloch e avrebbe tosto polemizzato cortesemente col Fraccaroli.
Eppure, fra i giovani "classicisti" che, a cavaliere fra i due secoli, frequentavano l'università ...
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E O E?
Le due forme divergono sia nella pronuncia, sia nella grafia.
• La e senza accento grafico è una congiunzione ➔copulativa
Luca e Mario vanno alla partita
Vivere e non essere mai contento (Vasco [...] , Vivere)
Si pronuncia come e chiusa.
• La e con l’accento grave è la 3a persona singolare del presente indicativo del verbo ➔essere
Annalisa è bionda
È stato lui a iniziare!
Vivere è un po’ come perder tempo (Vasco Rossi, Vivere)
Si pronuncia ...
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RONCONI, Alessandro
Latinista, nato a Firenze il 2 novembre 1909. Professore di letteratura latina all'università di Urbino (1938-48), di Bari (1948-51), di Pisa (1952-54), poi di Firenze; condirettore, [...] , di ricerche grammaticali e stilistiche; ha inoltre pubblicato pregevoli volumi: Il verbo latino: principi di sintassi storica, Bologna 1946 (ed. rinnov. e ampl., Il verbo latino. Problemi di sintassi storica, Firenze 1959); Orazio satiro, Bari 1946 ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] di un avverbio che non rientra fra gli argomenti di un verbo, ponendosi al di fuori della frase:
(31) previa accettazione della participiali e gerundive, con uno o più argomenti anteposti al verbo:
(37) Leggesi che Platone nato, dormendo ne la culla ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] -lègge).
Inoltre, l’accento grafico va sempre segnato sui monosillabi che si prestano a essere confusi con omografi (come dà verbo / da preposizione) e sui monosillabi che, per il fatto di contenere un dittongo o di presentare una i diacritica (come ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...