Scrittore, nato a Firenze il 10 settembre 1879. Fu dapprima impiegato alle ferrovie; laureatosi quindi in legge, esercita da molti anni l'avvocatura nella sua città. Ha collaborato a numerosi giornali [...] 1924); Il figurinaio e le figurine (Firenze 1920; 2ª ed., col titolo Il figurinaio, ivi 1933), muovono dal verismo regionale, toscano: ambienti piccoloborghesi o popolareschi, figure di umili, di reietti, di vinti, ritratti con colorita varietà di ...
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Scrittore (Orsogna 1921 - Napoli 1990). La sua narrativa è accentrata intorno a casi o problemi di coscienza: di fede religiosa, cattolica (L'uccello nella cupola, 1954; Il quinto evangelio, 1975, grande [...] critico-saggistiche, della cui validità del resto, in sede propriamente storico-letteraria, ha dato ripetute prove in articoli e volumi (La fortuna del Verga, 1963; Dal naturalismo al verismo, 1966; Contestazioni, 1967; Scritti cristiani, 1979). ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] di narratori atipici come E. De Marchi o A. Oriani, che si rifanno, con accenti propri, alle esperienze prossime del verismo, in quest’area meno appariscente raggiunge maturità d’arte il bozzetto, quadretto nitido e compiuto nei suoi brevi limiti, in ...
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Scrittore (Palermo 1858 - Erice 1885); comproprietario e direttore della rivista La Farfalla, nel 1877 si stabilì a Milano, dove l'anno seguente, in gennaio, usciva il primo numero della rivista; dopo [...] di Sicilia, comparve, in 55 puntate, la sua opera più importante, L'ultimo borghese, rist., a cura di S. Comes, nel 1969): una produzione tutta collocabile in quella provincia letteraria tra scapigliatura e verismo e alle soglie del decadentismo. ...
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Titolo (Les Rougon-Macquart, histoire naturelle et sociale d'une famille sous le Second Empire; 1871-93) di un ciclo di venti romanzi dello scrittore francese É. Zola (1840-1902), che narra la "storia [...] elementi esteriori più caratteristici, che danno a tutto il quadro un aspetto di realtà vissuta, immediata, con un verismo accentuato dall'impiego del linguaggio e delle immagini più volgari.
Il ciclo comprende le seguenti opere: La fortune ...
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Poeta italiano (Napoli 1860 - ivi 1934). Al centro della sua arte è un senso drammatico e insieme elegiaco della realtà quotidiana, della vita del popolo napoletano e delle stesse bellezze naturali di [...] Spina, 1910, il più famoso; ecc.) o della novella (Novelle napolitane, con prefaz. di B. Croce, 1914, ecc.), dove il verismo delle situazioni e dei modi appare circonfuso da un alone di misterioso incanto. E ora li esprime in forme liriche (Poesie, a ...
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Linguistica
In grammatica, verbi i., quelli che sono adoperati soltanto nella terza forma del singolare e sono privi di un soggetto determinato, come sono in genere i verbi indicanti fenomeni meteorologici [...] , e più precisamente la narrativa, che, secondo il realismo romantico sfociato nel secondo Ottocento nel naturalismo o verismo, esclude dall’opera ogni elemento soggettivo. Il narratore, nel creare i suoi personaggi, dovrebbe scomparire come autore ...
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Scrittore e giornalista, nato a Saluggia (vercelli) il 26 aprile 1846, ivi morto il 14 aprile 1928. Collaborò a tutti i periodici letterarî dell'ultimo Ottocento, e fu corrispondente da Roma della Gazzetta [...] vita campagnola, contrasti psicologici disegnati con lieve tratto caricaturale, secondo modi che risalgono ancora, almeno in parte, al verismo; ma la visione d'insieme sfugge ad ogni precisione etico-sociale, affidata come è al personale estro dello ...
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Scrittrice e giornalista (Patrasso 1856 - Napoli 1927). Compiuti a Napoli gli studî da maestra, s'impiegò nei Telegrafi dello stato, mentre cominciava a pubblicare bozzetti e novelle su giornali locali; [...] opera di narratrice, che comprende oltre quaranta volumi fra romanzi e novelle; e che, iniziatasi all'insegna del verismo meridionale, seguì poi, più che le correnti, le mode dello psicologismo alla Bourget, dello spiritualismo misticheggiante e del ...
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VEGA, Ricardo de la
Carlo BOSELLI
Poeta comico spagnolo nato il 7 febbraio 1839 a Madrid, ivi morto il 22 giugno 1910. Figlio di Ventura de la Vega (v.), si dedicò giovanissimo alla letteratura e all'arte [...] . Tutte le sue commedie, del resto, sono vive, divertenti, genuinamente spagnole; ammirevoli per íl color locale, l'artistico verismo, la grazia del dialogo, l'osservazione acuta e picaresca infiorata di temperata ironia. Oltre ai lavori citati, sono ...
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verismo
s. m. [der. di vero]. – 1. Tendenza e corrente letteraria italiana dell’ultimo Ottocento e del primo Novecento caratterizzata, nella tematica, dalla rigorosa rispondenza alla realtà effettiva delle situazioni e dei fatti, degli ambienti...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...