Musicista e artista concettuale italiano (Firenze 1926 - ivi 2007). Si è dedicato alla musica dopo aver compiuto studi di ingegneria e dal 1950 ha cominciato a comporre. Nel 1961 ha fondato con P. Grossi [...] Musica e segno. Il suo approccio sperimentale (Gesti sul piano, 1963, performance per pianoforte; Il silenzio. Musica verità, 1965, paesaggio sonoro di Firenze, collage elettroacustico di suoni familiari) lo ha avvicinato a Fluxus dal 1962, con ...
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Nell’uso comune cristiano, uno dei tre regni dell’oltretomba, insieme all’inferno e al paradiso; nella teologia cattolica, la condizione di coloro che, morti nella grazia e nell’amicizia di Dio, non sono [...] fine di ottenere la santità necessaria per essere ammessi alla visione di Dio. L’esistenza del p. è, per il cattolico, una verità di fede, definita dai concili di Firenze e di Trento.
Lo sviluppo storico di questa dottrina è connesso con la fede sia ...
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Il Rinascimento. La scienza e le arti
Samuel Y. Edgerton
Paolo Gozza
Scott L. Montgomery
La scienza e le arti
La matematizzazione della pittura, della scultura e dell'architettura
di Samuel Y. Edgerton
All'inizio [...] di phrónēsis (la prudenza o temperanza) virtù della parte calcolatrice dell'anima razionale, il cui oggetto non sono le verità necessarie ma le direttive generali del caso particolare ossia i principî dell'intavolatura delle musiche per liuto su cui ...
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KORE (Κόρη, letteralmente: la figlia; altro nome, del quale si conoscono numerose varianti, Persefone [Περσεϕόνη]; in età romana: Proserpina)
B. Conticello
La tradizione più comune considera K. come [...] costei l'abbia generata in seguito alla violenza subita da parte di Posidone; una terza tradizione, assai poco attestata per la verità, la dice figlia di Stige.
La personalità di K. si manifesta nel mito con due caratteri fondamentali: come fanciulla ...
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PROSPETTIVA
G. Federici Vescovini
Il termine p. ebbe nella tradizione medievale un significato particolare. Tale termine non riguardava le tecniche particolari di rappresentazione pittorica sul piano [...] metafisici di forme intelligibili che si colgono per il mezzo di quelle sensibili, che non hanno però mai nessuna realtà o verità in sé, in quanto sensibili.In altre parole, Ibn al-Haytham ebbe una concezione sperimentale e meccanica della luce: egli ...
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VERITAS
S. Ferri
Come termine critico-letterario si contrappone all'artificio; la causa forense "vera" si contrappone all'esercitazione (eiusmodi studia ad delectationem quam ad veritatem videntur accomodatiora: [...] il concetto di v. con quello di mimesis, dice "che non possono essere approvate quelle parti che non sono simili alla verità, neppure se esse sono presentate elegantemente dall'arte" (vii, 5, 4); pertanto anche gli elementi di un edificio debbono ...
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(o Re) Dio egizio del sole, venerato in particolar modo a Eliopoli. Con la V dinastia diviene il dio principale dell’impero e il faraone è considerato suo figlio carnale. Attorno a Ra la speculazione [...] anche un valore funerario, e di un giudizio del morto davanti a Ra si parla in testi molto antichi. Maat, la «Verità», è considerata sua figlia.
Fu raffigurato dapprima in forma umana, poi ieracocefala (cioè con testa di sparviero), con disco solare ...
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DE ROSSI, Giovanni Battista
P. Pelagatti
Erudito ed archeologo (Roma 1822 - Castelgandolfo 1894). Fu il primo ad occuparsi di archeologia cristiana da un punto di vista scientifico, e non esclusivamente [...] , e di porre fine alle confusioni che in questo campo si facevano tra monumenti medievali e cristiani, tra credenze basate sulla verità e quelle frutto di pia fantasia (v. archeologia, C).
Il D. R. studiò al Collegio Romano, e, nel 1843, si laureò ...
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FABIO MASSIMO, Paolo (Paullus Fabius Maximus)
A. Longo
Magistrato romano nato attorno al 46, console nell'11 a. C., proconsole in Asia forse nel 10-9 a. C.
Aveva sposato una cugina di Augusto, Marcia, [...] Atene ed a Pergamo. Il suo ritratto ci è però stato tramandato da alcune monete di Hierapolis, in Frigia, in cui in verità si era vista l'immagine di Augusto. È innegabile una certa rassomiglianza coi tratti dell'imperatore, tanto più che non si può ...
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WERENSKIOLD, Erik Theodor
Astrid Schjoldager Bugge
Pittore norvegese, nato l'11 febbraio 1855 a Kongsvinger. Educato alla Scuola reale di disegno in Oslo (1874-75) e all'Accademia di Monaco di Baviera [...] i pittori norvegesi più significativi avevano sin'allora lavorato all'estero, parve al W. ch'egli avrebbe reso con la più profonda verità soltanto la natura e il popolo del proprio paese. Perciò si stabilì in Norvegia (1883) e divenne uno dei capi di ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...
ver
vèr (o vèr’) prep. – Forma tronca, poet., della prep. verso: la nova gente alzò la fronte Ver’ noi (Dante); Là ver’ l’aurora, che [=quando] sì dolce l’aura Al tempo novo suol movere i fiori (Petrarca); L’un ver l’altro i montoni armon...