Shadow of a Doubt
Peter von Bagh
(USA 1942, 1943, L'ombra del dubbio, bianco e nero, 108m); regia: Alfred Hitchcock; produzione: Jack Skirball per Skirball/Universal; soggetto: Gordon McDonnell; sceneggiatura: [...] al nazismo, tema che Hitchcock aveva cominciato ad affrontare verso la metà degli anni Trenta. Shadow of a Doubt è dunque veramente un film-emblema del suo tempo.
Charlie Oakley è il capofila d'una serie di grandi per-sonaggi del cinema americano ...
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Bellocchio, Marco
Daniela Turco
Regista cinematografico, nato a Piacenza il 9 novembre 1939. L'orizzonte dei conflitti familiari, lo spazio e il tempo della parola, il gioco libero e impervio della [...] avverte un cambiamento della scrittura filmica, che sembra muoversi secondo coordinate più libere, affidando ai piani ravvicinati la verità di un'emozione sperimentata fino al limite estremo. Con Il sogno della farfalla (1994) B. ha tematizzato nodi ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] s. e della macchina da presa. Serafino Gubbio è un uomo ridotto a puro e semplice s.; dice di sé stesso: "Sono operatore. Ma veramente, essere operatore, nel mondo in cui vivo e di cui vivo, non vuol mica dire operare. Io non opero nulla" (1925, ed ...
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Actors Studio
Riccardo Martelli
Laboratorio statunitense di arte drammatica, fondato a New York nel 1947. È il più noto centro di perfezionamento per attori degli Stati Uniti, e forse del mondo. Trae [...] dava al pubblico l'impressione di un atteggiamento calcolato e artificioso anziché creativo, di un'esperienza che della verità aveva solo l'apparenza. In alcuni casi, poi, l'evocazione dei fantasmi personali sfuggiva al controllo, provocando disturbi ...
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Marcello Mastroianni
È impossibile scrivere di un grande attore separandolo dalle sue interpretazioni. L'attore è un corpo sensibile che si adatta ai diversi personaggi che interpreta, come uno scrittore [...] pensiero più profondo. Ma sembra aggiungere: se l'attore getta la maschera non può rinunciare a indossarne un'altra. La sua verità è tutta nella maschera. E più esattamente (da buon lettore di Čechov) nelle sfumature dell'anima che questa maschera è ...
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Norvegia
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema norvegese si sviluppò con notevole ritardo rispetto a quello degli altri Paesi nordici e soltanto negli anni Venti iniziò a ottenere una certa visibilità. [...] in una società in via di trasformazione; ispirandosi a Husbands (1970) di John Cassavetes e alle esperienze del Cinéma vérité, realizzò nel 1975 Hustruer (Mogli), un film dedicato a tre amiche che riflettono sui problemi della condizione femminile ...
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Palestinese, cinema
Sergio Di Giorgi
Dopo i primi cortometraggi realizzati in maniera pionieristica tra il 1935 e l'inizio degli anni Quaranta dall'operatore Ibrahim Hasan Sarhan ‒ fondatore peraltro [...] e la coscienza del popolo, a cominciare dal protagonista Ḥayfā, una sorta di scemo del villaggio depositario della verità (interpretato dal celebre attore e regista palestinese Mohammad Bakri), e dalla vecchia zia. Decidendo di vivere e lavorare ...
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Indipendente, cinema
Serafino Murri-Bruno Roberti
Caratteristiche del cinema indipendente
Con l'espressione cinema indipendente si definisce un insieme di modalità realizzative, produttive e distributive, [...] e Jack Kerouac venivano portati sullo schermo nelle loro gesta anticonvenzionali da un film a metà tra documentario e Cinéma vérité come Pull my Daisy (1959) diretto da Robert Frank e Alfred Leslie.
Negli ultimi decenni del Novecento negli Stati ...
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Carné, Marcel
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore francese, nato a Parigi il 18 agosto 1909 e morto a Clamart (Hauts-de-Seine) il 31 ottobre 1996. Le peculiarità stilistiche del suo cinema sono nella [...] stampa della Parigi dei Funamboles si dipana nell'intrigo da feuilleton. Una riflessione sui meccanismi dello spettacolo, sulla verità e la finzione, sul valore sublimante della maschera, sulla commedia della vita vista come commedia dell'arte ...
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Ozu, Yasujirō
Dario Tomasi
Regista e sceneggiatore cinematografico giapponese, nato a Tokyo il 12 dicembre 1903 e morto ivi il 12 dicembre 1963. Ritenuto con Mizoguchi Kenji e Kurosawa Akira uno dei [...] assai simile che prende le mosse da una situazione di apparente armonia, destinata a rompersi attraverso la rivelazione di una verità nascosta che determina così un momento di conflitto, cui però segue l'accettazione di questa nuova realtà e il ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...
ver
vèr (o vèr’) prep. – Forma tronca, poet., della prep. verso: la nova gente alzò la fronte Ver’ noi (Dante); Là ver’ l’aurora, che [=quando] sì dolce l’aura Al tempo novo suol movere i fiori (Petrarca); L’un ver l’altro i montoni armon...