BERNARDO da Parma
Roberto Abbondanza
Nacque al principio del sec. XIII (possibile anche la fine del sec. XII) da una famiglia probabilmente di piccola nobiltà feudale, che traeva il nome da una località, [...] Parma ", e ciò ha fatto preferire a taluni biografi l'individuazione, a nostro parere impropria, sotto il cognome Bottoni. In verità, B. si definisce semplicemente "Bernardus Parmensis" (gl. dividatur ad X.1.6.28).
Fu allievo a Bologna dei canonisti ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] ., p. 249.
58. A.S.V., Sant'Uffizio, b. 18, c. 46.
59. Histoire des vrays tesmoins persecutez et mis à mort pour la verité depuis le temps des apostres jusqu'à l'an 1570, s.l. 1570, cc. 697-698.
60. Cf. Aldo Stella, Ecclesiologia degli anabattisti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lo ius civile: glossatori e commentatori
Giovanni Chiodi
Antefatto
A leggere alcuni atti giudiziari della fine dell’11° sec., si rimane colpiti dal cambio di strategia intervenuto nell'impostazione [...] la ratio naturalis e l'aequitas canonica è, per es., un tratto saliente dell’opera di Baldo, giurista filosofo che è veramente, sotto questo profilo, uomo di due mondi, la cui profonda religiosità genera una sensibilità estrema per i contrasti tra le ...
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Giovanni Luca Perdonò
Abstract
La reintroduzione dell’oltraggio a pubblico ufficiale, dopo la bagatellizzazione dell’oltraggio corporativo, introduce nuovi profili di irragionevolezza nei rapporti fra [...] codice Zanardelli espressamente escludeva la possibilità di provare «la verità e neppure la notorietà dei fatti o delle qualità il proprium della funzione (Amato, Gius., La prova della verità del fatto fa cadere l’accusa, in Guida dir., 2009 ...
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Diritto della contemporaneità
Natalino Irti
Il mercato come locus artificialis
Il tema si offre a duplice trattazione: l’una, di carattere teoretico, che indaghi il ‘perché’ di ogni possibile diritto, [...] saziato e soddisfatto, è la potenza di tutte le potenze, capace di prevalere su ogni antagonista e, perciò, di stabilire la propria ‘verità’. Non c’è dio, né uomo, né Natura, che sia in grado di resisterle: il suo dominio è totale, poiché essa trae ...
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BON COMPAGNI (Bon-Compagni, Boncompagni) di Mombello, Carlo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 25 luglio 1804. Il padre, Ludovico, fu dal 1809 al 1814 procuratore generale per il dipartimento dell'Arno, [...] , maturò negli anni di studio le sue convinzioni politico-religiose: fedele alla Chiesa e al suo deposito di verità, definito nel "quod semper, quod ubique, quod ab omnibus traditum est", convinto dell'insostituibilità del cattolicesimo come fonte ...
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Diritto e politica
Dieter Grimm
La produzione del diritto
Le società premoderne
L'attuale rapporto fra diritto e politica è determinato essenzialmente dalla positivizzazione del diritto, ossia dal processo [...] poteva sussistere solo fino a quando i rapporti sociali a cui il diritto faceva riferimento non subivano variazioni e le verità religiose su cui esso si fondava non venivano messe in dubbio. Se invece il mutamento sociale subiva un'accelerazione tale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] , al terzo la filosofia, a seconda del modo tenuto da ciascuna di queste arti nel rapportarsi alla verità. Di qui la distinzione fra la verità degli eventi perseguita con difficoltà dallo storico, l’esemplarità fondata sull’invenzione dal poeta e la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] «temprata di onore del subbietto, di riverenza verso i prìncipi e di giustizia che si dee aver per la verità» (Vita, cit., p. 43). Gli ideali della storiografia umanistica, inclini all’encomio, vennero sorvegliati dall’aspirazione all’obiettività, da ...
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Biagio Grasso
Abstract
Viene esaminata la disciplina, la funzione e l’efficacia della prescrizione come modo di estinzione generale dei diritti che si esprimono in chiave di rapporto di relazione, [...] del debitore originario, esso sarà de veritate, in quanto soltanto il debitore può essere costretto a giurare della verità dell’avvenuta estinzione, essendo l’estinzione del debito un fatto personale dell’obbligato originario; se si tratta del ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...
ver
vèr (o vèr’) prep. – Forma tronca, poet., della prep. verso: la nova gente alzò la fronte Ver’ noi (Dante); Là ver’ l’aurora, che [=quando] sì dolce l’aura Al tempo novo suol movere i fiori (Petrarca); L’un ver l’altro i montoni armon...