PELACANI, Biagio
Graziella Federici Vescovini
PELACANI, Biagio (Blasius de Pelacanis de Parma). – Nacque, in data incerta tra il 1350 e il 1354, a Costamezzana (attualmente Noceto), nei pressi di Parma.
Nulla [...] aprendone la strada, si comprende la sua riscoperta nell’età del positivismo. Questa convinzione della superiorità delle verità della matematica contrastava la spiegazione dei fenomeni forniti dalla scienza fisica di Aristotele fino a quel momento ...
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FICINO, Marsilio (Marsilius Feghinensis)
Cesare Vasoli
La data di nascita del F. non è attestata da alcuna fonte documentata, ma si fonda sulla testimonianza contenuta in una sua lettera a Martiri Preninger [...] 'età classica al Rinascimento, Milano 1992, pp. 159-86; Id., Nota su alcuni "proemi" e dediche di M. F., in Language et vérité. Études offertes à Jean-Claude Margolin, Génève 1993, pp. 153-67; Id., La "ratio" nella filosofia di M. F., in "Ratio", VII ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'infinito e l'eternita del mondo
Johannes M.M.H. Thijssen
L'infinito e l'eternità del mondo
La questione dell'infinito si è imposta [...] logica che consiste nell'invertire l'ordine del soggetto e del predicato in una proposizione senza alterare il suo contenuto di verità. Le proposizioni 'ogni uomo è un animale' (omnis homo est animal) e 'ogni animale è un uomo' (omnis animal est homo ...
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yoga
Maurizio Paolillo
La più diffusa tra le tecniche di meditazione
La parola yoga in sanscrito significa «tenere assieme», «legare». Nell’India antica essa si riferiva a tutta una serie di teorie [...] essa lo scopo principale della conoscenza è liberarsi dalla sofferenza: è un obiettivo che forma anche la prima delle verità del buddismo. Sottolineando l’importanza delle tecniche di meditazione come mezzo per superare uno stato d’ignoranza, lo yoga ...
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Filosofo (Napoli 1668 - ivi 1744). Terzultimo degli otto figli di Antonio, modestissimo libraio, e di Candida Masullo, dotato di un carattere che egli stesso definiva "melanconico ed acre", di debole e [...] Nella stessa opera, V. rifiuta il cogito come fondamento di scienza, perché esso non esce dal piano della certezza soggettiva; criterio di verità e fondamento di una vera scienza è invece per V. la "conversione" del vero con il fatto (verum et factum ...
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Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.
La v. costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto [...] fede non costituisca un punto di arresto, ma piuttosto l’avvio del tentativo di giustificare con gli strumenti della ragione, la verità divina rivelata.
In epoca moderna il volontarismo si presenta privo di quei legami con la fede tipici del pensiero ...
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Statista, poeta e filosofo inglese (Eyton-on-Severn 1583 - Londra 1648). Volontario nell'esercito del principe d'Orange (1614), ambasciatore a Parigi (1619) , diede importanti contributi alla storia del [...] più importante di H. è forse il già citato De veritate: qui egli pone il problema del fondamento della verità e della certezza della conoscenza umana e lo individua nelle notitiae communes contenute naturalmente nell'intelletto umano (come testimonia ...
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Filosofo inglese (Stradbrook, Suffolk, 1175 - Lincoln 1253). Fautore di un ritorno al platonismo agostiniano, risulta centrale nella sua fisica e metafisica la dottrina della luce e il concetto di illuminazione [...] retta dalla dottrina della luce che è il veicolo della sensibilità; inoltre, sempre in termini di luce e "illuminazione", si pone il problema della conoscenza umana che è capace di verità in quanto vede nella "luce increata", nella "luce della somma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La magia naturale
Vittoria Perrone Compagni
Definizione di magia naturale
Con Giordano Bruno (1548-1600), o poco dopo, sembra chiudersi per sempre la grande stagione della magia naturale, «contemplazion [...] più negato – di demoni, che sembra smentirne la pretesa di essere manipolatrice di proprietà naturali (Zambelli 1991, p. 302).
In verità, il rilancio della magia naturale fu solo un aspetto di una battaglia culturale che coinvolgeva molto più che un ...
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Filosofo greco di Agrigento (vissuto nel 5º sec. a. C.), profeta, taumaturgo, medico (gli si attribuisce la scoperta del labirinto dell'orecchio interno), poeta, oratore, fu forse il maestro di Gorgia. [...] sparizione, di essere stato assunto tra gli dei; ma il cratere, rigettando uno dei suoi sandali bronzei, palesò la verità. Due scritti gli vengono attribuiti con certezza: Περὶ ϕύσεως (Della natura) e Kαϑαρμοί (Purificazioni). In questi egli formulò ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...
ver
vèr (o vèr’) prep. – Forma tronca, poet., della prep. verso: la nova gente alzò la fronte Ver’ noi (Dante); Là ver’ l’aurora, che [=quando] sì dolce l’aura Al tempo novo suol movere i fiori (Petrarca); L’un ver l’altro i montoni armon...