Concezione fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non oggettivo o assoluto, sia della conoscenza, dei suoi metodi e criteri (r. gnoseologico), sia dei principi e dei giudizi etici (r. [...] metteva in evidenza da un lato la sostanziale precarietà e relatività storica di quelle che erano un tempo concepite come verità assolute, dall’altro la mancanza di reale oggettività dei giudizi sulle culture ‘barbare’ del Nuovo Mondo, fondati su un ...
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In grammatica, categoria verbale che indica normalmente il realizzarsi dell’azione o dell’avvenimento nel momento in cui avviene la comunicazione linguistica. Accanto a questo valore temporale può esprimere [...] e drammaticità all’azione, e il p. per il futuro, per lo più espresso da un avverbio di tempo o da un’espressione avverbiale (domani è il mio compleanno). Si ha infine il p. atemporale, che enuncia constatazioni e verità valevoli in ogni tempo. ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] ) o il fulcro su cui ruota l’intera dottrina (cristianesimo), si comprende come le lingue in cui si espongono le verità di fede abbiano assunto una funzione essenziale nella storia linguistica dei popoli islamici e cristiani.
Il cristianesimo, in ...
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KRIPKE, Saul Aaron
Antonio Rainone
Logico e filosofo statunitense, nato a Bayshore (New York) il 13 novembre 1940. Laureato alla Harvard University, è stato assistente alla Princeton University (1964-66) [...] che siano vere a priori (un risultato, questo, in contrasto con la tradizione filosofica che identifica verità necessaria con verità a priori). Strettamente connessa alla designazione rigida è inoltre la "teoria causale del riferimento", con la ...
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Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] di forma lapidaria o sentenziosa, codificata nella memoria collettiva o tramandata in forma scritta, che enuncia una verità ricavata dall’esperienza e presentata come conferma di un’argomentazione, consolidamento di una previsione, ovvero come regola ...
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In linguistica, la categoria di nome astratto non è universalmente accettata. I nomi astratti non sarebbero infatti di facile definizione dal punto di vista semantico: non a caso l’‘astrattezza’ non rientra [...] ) – l’articolo partitivo dello invece di quello indeterminativo uno (2):
(1) l’amore / la diffidenza / la verità
(2) * gli amori / * le diffidenze / * le verità
(3) * ha un coraggio
(4) ha del coraggio
In realtà, con alcuni di questi nomi (come per i ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] il manuale di Pierre Fontanier che descrive l’iperbole come autentica figura di «veridizione», cioè di produzione di un «effetto rafforzato di verità». Nel collegare le cose ben al di sopra o ben al di sotto di quelle che sono, l’iperbole rafforza l ...
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L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] , si può trovare l’accento grave o l’accento acuto: l’accento grave si colloca su a, i e u (per esempio in parole come verità, così, virtù) e sulla o, che come vocale finale di parola tronca è sempre aperta (può, andò, però); la e, invece, può essere ...
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ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] interesse per gli avvenimenti politici del suo tempo e del suo ambiente pubblicando l'opuscolo Gorizia italiana, tollerante, concorde. Verità e speranze dell'Austria del 1848 (con la dedica "Ai miei concittadini che amo"), in cui sono illustrate le ...
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Sono composti di dire tutti i verbi che risultano dalla saldatura di dire e uno o più ➔ prefissi (➔ composizione).
Va sottolineato però che non tutti i verbi che all’infinito hanno la terminazione in -dire [...] impiego tra cui:
(a) benedire e maledire (non consueto maldire), che hanno anche forme (d’uso in verità meno frequente) doppiamente prefissate: ribenedire, strabenedire e rimaledire, stramaledire (e pure, ma è fenomeno diverso, le locuzioni ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...
ver
vèr (o vèr’) prep. – Forma tronca, poet., della prep. verso: la nova gente alzò la fronte Ver’ noi (Dante); Là ver’ l’aurora, che [=quando] sì dolce l’aura Al tempo novo suol movere i fiori (Petrarca); L’un ver l’altro i montoni armon...