RIMA
Mario Pelaez
. È identità di suono di due parole dalla vocale accen- tata in poi (per es., mercede: fede) e serve ad accrescere la melodia dei versi, ricorrendo a intervalli determinati alla fine [...] , e fra i modernì in Francia il Sainte-Beuve (La rime) e il De Banville (Le Rythme et la rime) l'hanno celebrata; il Verlaine (Art poétique) l'ha combattuta; in Italia lo Zanella (Ad Elena ed Eleonora Aganoor) l'ha difesa. Il Carducci in risposta all ...
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GATTO (dal lat. cattus [Palladio] di origine celtica; lat. scient. Felis; fr. chat; sp. gato; ted. Katze; ingl. cat)
Oscar DE BEAUX
Nino BABONI
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
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Nome volgare applicabile [...] di creazione: si possono ricordare, di sfuggita, gli scritti notissimi di Ronsard, Tasso, Hoffmann, Heine, Hugo, Baudelaire, Poe, Verlaine; e varî quadri fiamminghi e italiani del '500, quelli di G. Mind di Berna (il Raffaello dei gatti"), dell ...
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Dada
Maurizio Fagiolo dell'Arco
di Maurizio Fagiolo dell'Arco
Dada
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Le origini e l'espansione: a) i centri dada; b) tra il futurismo e il surrealismo. □ 3. I protagonisti: [...] la rivista zurighese con ‟Bulletin dada", nasce la fortunata ‟Littérature" cui collaborano tutti (in opposizione al famoso verso di Verlaine, il gruppo dichiara di interessarsi a tout le reste). Emerge di prepotenza Breton, in un gruppo che agisce e ...
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MODIGLIANI, Amedeo (Amedeo Clemente)
Rossella Canuti
– Nacque il 12 luglio 1884 a Livorno, da Flaminio, di origine ebrea sefardita romana, e da Eugénie Garsin, di origini ugualmente sefardite ma del [...] dimorarono tra gli altri A. Gleizes, J. Marchand e C. Brancusi. Nell'edificio si organizzavano letture di poesie di P. Verlaine, S. Mallarmé o Baudelaire, partite di scacchi, performances teatrali e musicali e si ricorreva all’uso di droghe leggere a ...
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MADERNA, Bruno
Gianluigi Mattietti
Nacque a Venezia il 21 apr. 1920 da Carolina Maderna e Umberto Grossato. La madre, nubile, morì quando il M. aveva solo 4 anni. Il padre, musicista d'intrattenimento, [...] con I. Strasfogel (da Petronio; Scheveningen 1973).
Musica vocale: Requiem, per soli, coro e orchestra (1945-46); Liriche su Verlaine, per canto e pianoforte (1946-47); Tre liriche greche, per piccolo coro, soprano solo e strumenti (1948); Studi per ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] libertà assoluta dell’artista e dell’irripetibilità del fatto poetico. Le esperienze di S. Mallarmé, A. Rimbaud, P. Verlaine prepararono l’avvento dei poeti simbolisti, teorizzatori del vers libre nell’accezione moderna. Lo usò J. Laforgue, ma fu ...
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(ἐλεγεία, elegīa).
L'elegia greco-romana. - Concezione generale dell'ellenismo più tardo è che in origine l'elegia fosse una querimonia in onore dei defunti, un ϑρῆνος: di essa si vedeva, insomma, un tipo [...] tendono a fondersi e confondersi insieme; e mentre la poesia di tono elegiaco, giù fino alla Desbordes Valmore e fino a Verlaine, è quella che più risponde alla spiritualità del tempo, l'elegia invece, come forma poetica a sé, non ricompare più che ...
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(fr. ballade; sp. balada; ted. Ballade; ingl. ballad).
La ballata antica. - In Italia. - La ballata è un componimento poetico d'origine popolare, collegato con il canto e la danza (detto anche canzone [...] e Swinburne e A. Dobson e E. Henley.
I poeti del simbolismo ne serbarono di rado fedelmente la struttura (v. ad es. Verlaine); ma tutti, da Samain a Dehmel a Hofmannsthal, ne trassero esperienza nella scelta dei loro ritmi; presso di essi tuttavia e ...
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ROMANIA (XXX, p. 1)
Lina LORE'
Massimo BRUZIO
Pietro MARAVIGNA
Petru IROAIE
Variazioni territoriali (p. 1). - Durante la seconda Guerra mondiale numerose sono state le variazioni territoriali verificatesi [...] interpretati Bergson, Croce, Spengler, Gentile, Bertoni, Maeterlinck, D'Annunzio, Papini, Pirandello, Baudelaire, Proust, Verlaine, Valéry, Gide, Eliot, Rilke, Tagore, Unamuno, Berdjaev, Esenin. Accanto alla tradizionale influenza francese sostenuta ...
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MESSICO (XXII, p. 958; App. I, p. 836)
Francesco BONASERA
Mario DI LORENZO
Alberto PINCHERLE
Corrado MALTESE
Popolazione (p. 968). - I dati del censimento del 1940 fanno assommare la popolazione a [...] testimonia una ricerca espressiva audace e nuova; Manuel de la Parra (morto nel 1930), che risente dell'influenza di Verlaine nel suo unico libro Visiones Lejanas, 1914; Eduardo Colín, autore di La vida intacta, 1916; Alfonso Cravioto, autore di ...
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maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...
saturniano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. Del pianeta Saturno. 2. s. m. Ipotetico abitatore del pianeta Saturno, soprattutto in racconti di fantascienza. 3. Che, o chi, è sotto l’influenza del pianeta Saturno, e quindi è abitualmente malinconico,...