MASO di Banco
Enrica Neri Lusanna
MASO di Banco. – Figlio di Banco, nacque probabilmente agli inizi del Trecento in territorio fiorentino, dove operò durante il secondo quarto del secolo XIV, come certificano [...] , in Studi di storia dell’arte, 1994-95, nn. 5-6, pp. 9-40; R. Bartalini, M., la cronologia della cappella Bardi di Vernio e il giovane Orcagna, in Prospettiva, 1995, n. 77, pp. 16-35; J. Long, Salvation through meditation: the tomb frescoes in the ...
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DELLA TOSA, Rosso (Guidorosso detto Rossellino; Rossellino detto Rosso)
Massimo Tarassi
Nacque a Firenze.nel 1234 da Gottifredo ed Ermellina. Abile e spregiudicato uomo politico, fu tra gli esponenti [...] , di notevole importanza anche dal punto di vista politico-militare, i castelli di Mangona nel Mugello e di Vernio e Montaguto nella Val di Bisenzio vennero affidati dagli Alberti alla protezione della Parte guelfa, consentendo in sostanza ai ...
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MILANESI, Biagio
Paolo Viti
MILANESI, Biagio. – Nacque a Firenze l’8 dic. 1445 da Francesco e da Nanna di Filippo Sapiti.
Ad appena 11 anni, mentre il padre si trovava fuori città, fu accolto nel monastero [...] vennero meno occasioni di contrasto con la Signoria fiorentina, che coinvolsero in particolare i monasteri di Passignano, Vernio e Montepiano. Ulteriori dissidi furono determinati dalla assidua partecipazione di alcuni monaci fiorentini di S. Salvi ...
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DE ROSSI, Bastiano
Maria Daniela Zampino
Nacque a Firenze, presumibilmente intorno al 1550-60, e vi trascorse gran parte della vita. Membro della Accademia Fiorentina, se ne distaccò ben presto costituendo [...] che esse destarono. Concepiti inizialmente come accompagnamento alla commedia L'amico fido di Giovanni Maria Bardi di Vernio, i sei intermezzi (intermedi), realizzati insieme dal "poeta" e da Bernardo Buontalenti che fu incaricato della direzione ...
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DONATI, Simone
Sergio Raveggi
Figlio di Forese di Vinciguerra e di quella Gualdrada alla quale un'anonima cronaca (Pseudo Brunetto Latini) imputa la responsabilità occasionale della divisione tra guelfi [...] si trattava di un affidamento in protezione) che il conte Alessandro Alberti fece alla Parte dei propri castelli di Mangona, Vernio e Montaguio. In quel medesimo anno fu podestà a Parma, ma le cronache locali lo ricordano per un poco edificante ...
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WERT, Giaches
Midori Sonoda
de. – Nacque intorno al 1535, presumibilmente a Gand, ove nel 1556 risiedevano i genitori, secondo un’attestazione di Wert stesso documentata dall’arciprete di S. Stefano [...] tra teoria e prassi, in Neoplatonismo, musica, letteratura nel Rinascimento. I Bardi di Vernio e l’Accademia della Crusca. Atti del Convegno internazionale di studi, Firenze-Vernio... 1998, a cura di P. Gargiulo - A. Magini - S. Toussaint, s.l. 2000 ...
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NERLI, Filippo de’
Vanna Arrighi
NERLI, Filippo de’. – Nacque a Firenze il 9 marzo 1486 da Benedetto di Jacopo e da Cassandra di Francesco Martelli.
I Nerli – citati da Dante nel canto XVI del Paradiso [...] il Magnifico. Dal matrimonio nacquero cinque figli: Leone; Benedetto, vescovo di Volterra; Cassandra, sposata Bardi di Vernio; Contessina, sposata Scotti di Piacenza; e Maria, monaca gerosolimitana.
Durante il secondo periodo di regime mediceo ...
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BARDI, Gerozzo
Guido Pampaloni
Nacque a Firenze nella seconda metà del sec. XIII da messer Francesco: niente sappiamo della sua prima giovinezza, ma la sua appartenenza alla nota famiglia dei banchieri, [...] nota congiura ordita dai Bardi (capo della stessa fu, come è noto, Pietro di messer Gualterotto, il compratore di Vernio) insieme agli Ubertini, Ubaldúú, Guidi e Tarlati di Arezzo, Pazzi del Valdamo, Guazzalotri di Prato. Scoperti mentre stavano ...
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SCANNABECCHI, Dalmasio
di Iacopo
Paolo Cova
Fu Roberto Longhi (1934-1935, 1973, pp. 33-35; Id., 1950, 1973, pp. 160 s.), anche in relazione alla suddetta documentazione, a riferire a Dalmasio un [...] di operare nel contesto artistico toscano. Infatti viene datata poco dopo il 1335 la decorazione della cappella Bardi di Vernio in S. Maria Novella a Firenze: quando la potente famiglia subentrò alla Confraternita degli Umiliati nella sua ...
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GIOTTO di maestro Stefano, detto Giottino
Ada Labriola
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore, che nel 1368 risulta essere iscritto alla Compagnia di S. Luca di Firenze (Gualandi). [...] detto Giottino, in cui confluirono opere già assegnate a entrambi i pittori: dagli affreschi di Maso nella cappella Bardi di Vernio in S. Croce alle opere attribuite a G. dalle fonti precedenti. A esse aggiunse l'importante tavola con il Compianto ...
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verna
s. m., lat. [forse voce di origine etrusca]. – Nell’antica Roma, lo schiavo nato in casa del padrone e quindi a lui più familiare e affezionato che lo schiavo comprato.
vernare1
vernare1 v. intr. [dal lat. vernare, der. di ver veris «primavera»] (io vèrno, ecc.; aus. avere), ant. – 1. Far primavera: redole Odor di lode al sol che sempre verna (Dante), al sole che vi mantiene un’eterna primavera; in primavera...