I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] . L’iniziativa di Cossiga blocca di fatto questo progetto che però riprende nell’autunno del 1999 attraverso incontri al vertice fra i due partiti e assemblee straordinarie, volte a rilanciare il centro cattolico nella alleanza con la destra politica ...
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La questione giovanile: fra oratori, associazioni, movimenti. Dal 1861 alla fine del secolo XX
Luciano Caimi
All’indomani dell’Unità nazionale, nella Chiesa italiana, zeppa d’inquietudini per i sempre [...] assistette a una graduale lievitazione del consenso, almeno formale ed esterno, verso il regime. Non sorprende allora che i vertici della congregazione si premurassero di frenare i confratelli più insofferenti, come nel caso di coloro che, a Torino e ...
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Un popolo di santi
Roberto Rusconi
Sommario: Il santo patrono nelle città italiane ▭ I luoghi della santità ▭ La fitta rete delle riforme monastiche ▭ La santità di funzione dei papi ▭ I santi cittadini [...] un papa francese, Clemente V, nel 1313, fu proclamato come s. Pietro del Morrone, obliterandone di conseguenza il ruolo al vertice della Chiesa. In ogni caso, se la sua fama di una santità taumaturgica era stata ampiamente diffusa tra le popolazioni ...
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Biliardo
Orlando Giuliano
La storia
Le origini
Il biliardo, gioco ricco di fascino e sicuramente antico, ha origini incerte e gli storiografi che si sono cimentati nel rintracciarle non sono giunti [...] intuito, riesce a sfruttare al meglio la minima apertura di gioco, per piazzare la serie vincente. Nel corso della carriera, tuttora ai vertici, ha superato i 13 milioni di euro di premi.
Mark Williams (n. 1975), orgoglio del Galles, è stato il primo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
L’industria e le crisi degli ultimi decenni
Giuseppe Berta
La grande impresa: un declino che viene da lontano
Il destino dell’Italia industriale ha rappresentato un leitmotiv delle analisi e dei confronti [...] che va sottolineato è l’estrema fragilità del nucleo di vertice del capitalismo italiano di allora. Esso transitò, nell’arco , antitetico per carattere e profilo a quello di vertice incarnato nei ‘salotti buoni’ delle grandi imprese. Nonostante ...
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Cavalcanti, Guido
Mario Marti
L'amicizia fra D. e il C. (Firenze 1255 circa - 1300) risale all'epoca in cui D. compose e inviò ai più famosi trovatori del tempo il sonetto A ciascun'alma presa e gentil [...] della Vita Nuova, circa dieci anni dopo, si era così rinsaldata, che il più giovane poeta la poneva senz'altro al vertice delle proprie relazioni umane (primo de li miei amici). La risposta del C. presenta motivi d'interesse non tanto nelle terzine ...
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GUBBIO
M.E. Savi
(lat. Iguvium, Iulia Iguvia; Eugubium, Interbium nei docc. medievali)
Cittadina dell'Umbria (prov. Perugia), posta sul fianco occidentale del monte Ingino e attraversata dal torrente [...] confermate dalla presenza di muri in opera poligonale -, e la Trebulana a N/N-O, che doveva trovarsi al vertice del triangolo. In quest'area era probabilmente compreso l'abitato, anche se la città propriamente detta doveva estendersi anche verso ...
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Podestà del comune italiano
Enrico Artifoni
Brunetto Latini parla dei podestà comunali nella seconda parte del terzo libro del Tresor, scritto tra il 1260 e il 1266, distinguendo preliminarmente due [...] metà del Duecento ha nella complicazione del sistema istituzionale la sua caratteristica saliente.
A mano a mano che il nuovo vertice si struttura, esso prende a funzionare da fulcro di coordinamento di cariche settoriali e di consigli che sono ora ...
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MALIPIERO, Giovanni
Franco Rossi
Nacque a Venezia probabilmente verso la fine degli anni Ottanta del XIV secolo da Perazzo di Lunardo, del ramo di S. Angelo; è sconosciuto il nome della madre.
Ebbe [...] del grado di vicecapitanio del Golfo (I, p. 331). Dopo il 1438 gli incarichi cui il M. fu nominato furono tutti di vertice. Il 29 sett. 1439 fu chiamato a far parte del Consiglio dei dieci, per poi tornare nuovamente in Senato nel corso del 1440 ...
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RAGGI (Raggio), Stefano
Alessia Ceccarelli
RAGGI (Raggio), Stefano. – Nacque a Genova attorno al 1599, da Giovanni Filippo (quondam Baliano) e dalla seconda moglie Banetta Fieschi (quondam Urbano). [...] i voti (1625 circa), godette della protezione dei cardinali Ottaviano (morto nel 1643) e Lorenzo Raggi (esponenti di vertice di una fitta rete di consanguinei radicatisi a Roma e molto legati ai Barberini).
Stefano avrebbe «dalla natura sortito ...
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vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il v. di un...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...