GIOVANNI Pisano
Valerio Ascani
Nato intorno al 1248, fu figlio e allievo di Nicola Pisano. Sebbene non si conservino documenti relativi al periodo della sua formazione (e comunque fino al 1265), è certo [...] delle ciocche dei capelli e barbe in un plasticismo dinamico costruito con forte linearismo che qui giunge a un vertice di efficacia espressiva e novità stilistica, tale da rendere quest'opera una delle migliori realizzazioni del gotico europeo.
Nel ...
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GRITTI, Andrea
Gino Benzoni
Nato il 17 apr. del 1455 a Bardolino, nel Veronese, da Francesco di Triadano e Vienna di Paolo Zane e ben presto orfano di padre, di lui - mentre la madre si risposa, nel [...] doge della sua statura e che, nel contempo, l'unico riconoscimento a questa adeguato è, appunto, l'elevazione al vertice dello Stato. Un'autoreclamizzazione - questa del G. - per interposta persona tanto più convinta quanto più il fino allora operato ...
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Parto
Carlo Romanini
Donatella Rinaldo e Romolo Rossi
Piera Fele
Il parto rappresenta il meccanismo della nascita dell'uomo e dei Mammiferi. Al termine della gravidanza, quando lo sviluppo prenatale [...] (riduzione diretta); si ha una riduzione indiretta nella presentazione cefalica, diretta nella podalica, mentre nella presentazione di vertice si verifica la riduzione indiretta mediante un movimento di flessione della testa fetale; in questo modo il ...
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CAVIGLIA, Enrico
Giorgio Rochat
Nato a Finale Ligure (allora Finalmarina), in provincia di Savona, il 4 maggio 1862 da Pietro e da Antonina Saccone in una famiglia di naviganti e commercianti di media [...] passato (4 maggio 1925). Contro questa soluzione della crisi, che lasciava prevedere l'allontanamento suo e degli altri colleghi dal vertice dell'esercito, il C. si batté energicamente in pubblico e in privato, con un discorso in Senato del 5 maggio ...
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CASANOVA, Marco Antonio
Gianni Ballistreri
Nacque a Roma da Niccolò, nobile comasco, presumibilmente verso il 1477. Sul declinare del sec. XV era già inserito nella vita curiale e letteraria di Roma: [...] App., n. LXX).
Sotto Leone X il C. aveva la qualifica di abbreviatore apostolico, e sembra che abbia raggiunto il vertice della sua fortuna: dal nuovo papa, cui dedicò gli Heroica, fu nominato il 1º maggio 1514 conte, nobile e cavaliere (Hergenröther ...
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BUTINONE, Bernardino
Franco Mazzini
Figlio di Iacopo, nacque a Treviglio; ne è ignota la data di nascita, ormai però comunemente riconosciuta intorno al 1450. La prima notizia documentata è del 1484, [...] il '70, un moto di assimilazione tutt'altro che marginale da parte di molti artisti lombardi ed il cui vertice è ravvisato nello stilismo scheggiato e patetico della scultura del Mantegazza.
Da questa premessa, peraltro ancorata alle testimonianze di ...
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FRANCESCO di Vannozzo (Vannozii, Vannocci, de Vanotio, de Vannocchio)
Gabriella Milan
Figlio di Vannozzo di Bencivenne, appartenente a una famiglia di mercanti tessili; sarebbe nato, secondo le testimonianze [...] l'amicizia stretta con Marsilio da Carrara, che era fratellastro di Francesco il Vecchio e che aspirava a sostituirlo al vertice della Signoria, con il quale F. ebbe un vivace scambio di sonetti. Nel 1373, dopo la scoperta del patto segreto ...
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PIETRO da Prezza
Fulvio Delle Donne
PIETRO da Prezza (Petrus de Prece, Petrus de Precio). – Non si hanno molte notizie sulle origini di questo importante notaio e rinomato dictator, attivo soprattutto [...] dilectus vicecancellarius et fidelis: se si considera che in quel momento non c’era cancelliere, Pietro aveva raggiunto il vertice dell’ufficio. Poi, Corradino affermava che Pietro aveva servito suo nonno (Federico II) e suo padre (Corrado IV): non ...
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GUALTEROTTI, Bartolomeo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 19 dic. 1491 da Francesco e da Maddalena Bartolini Salimbeni.
Nel 1393 la famiglia si era distaccata dalla consorteria dei Bardi per sottrarsi, [...] e Alessandro. Fu ripristinato l'ordinamento repubblicano del 1494, che aveva il suo fulcro nel Consiglio maggiore e il vertice nell'ufficio di gonfaloniere di Giustizia, reso annuale e affidato a un esponente del ceto ottimatizio che godeva vasta ...
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GHERARDI, Francesco
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze da Gherardo di Bartolomeo, "ritagliatore", e da Checca di Bartolomeo Zati, il 13 ag. 1449, stando a un documento anagrafico (Arch. di Stato di Firenze, [...] sul corretto esercizio delle cariche pubbliche.
Nell'aprile 1494, quando ormai Lorenzo il Magnifico era morto da due anni e al vertice del governo era subentrato il figlio Piero, accadde l'episodio riferito dal Nardi e che vide il G. in posizione di ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...