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(X, p. 55; App. I, p. 409; II, i, p. 573; III, i, p. 361; IV, i, p. 420; V, i, p. 593)
Geografia umana ed economica
di Elio Manzi
Popolazione
Negli ultimi tre decenni la popolazione cilena è più che [...] degli Stati Uniti: in particolare, con oltre 2,5 milioni di t estratte nel 1995, il C. si pone al vertice della graduatoria mondiale dei produttori di rame; anche i nitrati, presenti nell'arida regione settentrionale, alimentano un'industria di ...
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ISTITUZIONI, Riforma delle
Sergio Bartole
La riforma delle istituzioni in Italia. - Agli esordi dell'esperienza repubblicana in Italia il tema della riforma delle i. si presenta anzitutto come quello [...] , al 1957 e al 1958). Prendeva così forma un assetto costituzionale caratterizzato da una pluralità di i. al vertice, sulle quali, in particolare Governo e Parlamento, pesava la responsabilità di assicurare quell'unità d'indirizzo politico richiesto ...
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(App. IV, I, p. 326)
Il B., con una popolazione di 4.782.000 ab. (cens. 1986), è uno dei paesi più densamente popolati dell'Africa (184 ab. per km2). La popolazione è concentrata sull'altopiano centrale [...] sostituì il generale M. Micombero col colonnello J.-B. Bagaza, quanto il rivolgimento che il 3 settembre 1987 ha riportato al vertice un membro della famiglia del defunto Micombero, il maggiore P. Buyoya, sono stati in primo luogo atti di una contesa ...
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UNIONE FRANCESE (Union Française)
Armando SAITTA
Nuovo schema giuridico-costituzionale entro il quale la Francia cerca di modellare il suo impero dopo la seconda Guerra mondiale. Esso è di origine recente [...] sviluppo ai membri dell'Unionei prevalere un federalismo accentrato. Questo schema che ha alla base le assemblee locali e al vertice il presidente della repubblica e - puramente consultiva - l'assemblea dell'Unione con metà dei membri di origine e di ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] Da allora la Chiesa meridionale, nel suo complesso, si schierò decisamente nel campo dell’antimafia. Non solo a livello di vertici episcopali: sono via via aumentati, per esempio, i casi di sacerdoti che non collaborano a feste religiose ‘gestite’ da ...
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ELEONORA de Toledo (Alvarez de Toledo), duchessa di Firenze
Vanna Arrighi
Nacque in Spagna nel 1522 da don Pedro e da Maria Osorio Pimentel, marchesa di Villafranca.
La madre era l'ultima erede della [...] a stabilire un legame più saldo e più diretto con l'imperatore, da cui dipendeva tanto la sua permanenza al vertice dello Stato fiorentino (resa precaria dalle trame degli esuli, che trovavano benevolo ascolto alla corte di Francia, nonché dalla ...
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LIONE I, CONCILIO DI
GGirolamo Arnaldi-Ovidio Capitani
Con il pontificato di Innocenzo IV (1243-1254) si concluse la lunga vicenda, più che trentennale, della lotta fra il papato e Federico II, che [...] che quest'ultimo si dimostri 'negligente'.
Il fatto che l'imperatore ‒ e non i re o gli altri principi ‒ si trovi al vertice della società umana e sia inferiore solo al suo giudice prossimo, che è il papa, rinforza ed esalta la posizione di questo ...
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BRAGADIN, Daniele
Paolo Preto
Nato a Venezia il 20 genn. 1682, riuscì ad emergere ancor giovane tra i patrizi della sua generazione grazie ad una buona cultura, nutrita di attente letture degli storici [...] di sincera ammirazione per il cardinale italiano, la sua fortunata carriera che da umili origini l'aveva portato al vertice del potere e alla cui operosa attività la Spagna doveva "il proprio risorgimento". Analoga acutezza dimostra nella descrizione ...
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BOVI, Bonincontro dei
Girolamo Arnaldi
Figlio di Nicolò, da Mantova, nacque a Bologna, ma trascorse la maggiore parte della sua vita a Venezia, dove numerosi documenti ne attestano l'attività di notaio [...] , nel momento in cui i lunghi anni di diligente servizio prestati nella cancelleria ducale avrebbero dovuto valergli l'accesso al vertice della cancelleria, il B. sia stato scavalcato da elementi più giovani, come il Ravignani e Raffaino de' Caresini ...
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Prato
Paolo Cammarosano
Negli anni d'impero di Enrico VI e poi della sua tormentata successione, la comunità di Prato si era già evoluta, nell'arco di due o tre generazioni, da un nucleo di tipo castrense, [...] , il loro affiancarsi alle famiglie potenti in un regime oramai decisamente strutturato sulla magistratura del podestà o rettore come vertice del comune e sull'affiancarsi al governo comunale di un parallelo governo di 'popolo'. Come non c'è dubbio ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...