CLEMENTE VIII, papa
Agostino Borromeo
Ippolito Aldobrandini nacque a Fano (provincia di Pesaro e Urbino) il 24febbraio del 1536 da Silvestro e Lisa Deti. Il padre, noto giureconsulto fiorentino costretto [...] prima promozione cardinalizia del pontificato. Così, nel giro di pochi mesi, l'oscuro uditore di Rota era giunto ai vertici della gerarchia ecclesiastica. La sua carriera risultava tanto più sorprendente quanto meno noto era il suo nome al di fuori ...
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Imperialismo
WWolfgang J. Mommsen
di Wolfgang J. Mommsen
Imperialismo
sommario: 1. Definizione dell'imperialismo. a) L'evoluzione semantica del concetto di imperialismo . b) La formazione del concetto [...] your colonies, nel quale queste concezioni ricevevano una formulazione magistrale. La critica del sistema coloniale raggiunse infine il vertice nel movimento di Godwin, Smith e Cobden per un sistema universale di libero scambio. ‟Data l'abbagliante ...
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Socialismo
IIring Fetscher
di Iring Fetscher
Socialismo
sommario: 1. Significato del termine. 2. Valori fondamentali del socialismo democratico. 3. La critica socialista della società industriale capitalistica. [...] socialismo democratico, così come essi si sono delineati anzitutto negli anni successivi alla seconda guerra mondiale.
Al vertice di tali valori fondamentali del socialismo democratico stanno, con pari dignità, la ‛libertà' e la ‛giustizia sociale ...
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SISTO V
Silvano Giordano
Felice di Peretto nacque venerdì 13 dicembre 1521 a Grottammare, castello del Comitato di Fermo, nella Marca di Ancona, da Piergentile di Giacomo, detto Peretto, e da Mariana [...] , di cui nove deputate al governo della Chiesa e le sei restanti all'amministrazione dello Stato pontificio. Al vertice dell'amministrazione curiale fu posta la Congregazione dell'Inquisizione, con il compito di mantenere la fede, "fondamento di ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] Ciò significa che in questo periodo il clero romano aveva una struttura ben collaudata, una vera e propria ‘organizzazione piramidale’. Al vertice c’è infatti il vescovo; a un livello inferiore il collegio dei presbiteri e l’ordine dei diaconi. A un ...
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La riorganizzazione amministrativa dell’Italia
Costantino, Roma, il Senato e gli equilibri dell’Italia romana
Pierfrancesco Porena
Il rapporto tra Costantino e l’Italia deve essere letto nella prospettiva [...] a relazionare al principe sull’attività sua e dell’assemblea da lui presieduta, ma estratto dal ceto sociale i cui vertici si riunivano nella gloriosa curia romana. Inoltre Costantino diede al prefetto urbano la cognitio vice sacra, cioè la «capacità ...
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Paolo VI
Giovanni Maria Vian
Il secondo figlio di Giorgio Montini e di Giuditta Alghisi nacque a Concesio, un piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897 e il 30 successivo [...] cariche, sino alla fine del 1954 Montini e per tutto il pontificato Tardini.
La lunga permanenza di monsignor Montini ai vertici della Segreteria di Stato (quindici anni come sostituto e altri due come prosegretario di Stato per gli Affari Ordinari ...
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ESTE, Obizzo d'
Paolo Bertolini
Terzo di questo nome, nacque il 14 luglio 1294 dal marchese Aldobrandino (II), fratello del signore di Ferrara, di Modena e di Reggio Azzo (VIII), e da Alda di Tobia [...] tutti i trentacinque anni, dal 1317 al 1352, che durò il loro governo.
La collegialità, che caratterizzò da allora il vertice e la gestione politica della città di Ferrara e dei territori da essa dipendenti, pone pregiudizialmente, sul piano storico ...
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La religione e la politica
Il governo dell’Impero tra pagani e cristiani fra III e VI secolo
Guido Clemente
La conversione di Costantino fu un fatto epocale, ma al momento solo pochi cristiani intransigenti [...] senso, non vi è differenza di mentalità tra un Petronio Probo che, da cristiano, si vantava di aver raggiunto il vertice della gerarchia divina, e Pretestato, che disse a Damaso che si sarebbe fatto cristiano se quello lo avesse fatto diventare ...
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Le città
Francesco Bartolini
Alla vigilia dell’unificazione il rapporto tra città e nazione si fonda su un evidente paradosso. Da una parte le città, con le loro antiche e gloriose storie, costituiscono [...] -xxii).
Questo trasferimento della capitale non è indolore nemmeno per Firenze che, improvvisamente, deve innalzarsi al vertice del sistema urbano nazionale senza possedere molti requisiti giudicati allora indispensabili per interpretare il ruolo. La ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...