CRESPI, Silvio Benigno
Roberto Romano
Nacque a Milano il 24 sett. 1868, primogenito di Cristoforo Benigno, e di Pia Travelli. Frequentato il liceo classico, si iscrisse a Pavia alla facoltà di giurisprudenza; [...] con una perdita di 40 milioni, mentre i primi sei mesi del 1932 presentarono un'ulteriore perdita di 20 milioni.
In realtà i vertici della società erano scossi da profondi contrasti fra il C. (e i figli che collaboravano con lui) da una parte e gli ...
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CAPPELLO, Carlo
Angelo Ventura
Nato il 5 giugno 1492 da Francesco di Cristoforo e da Elena Priuli di Piero, in famiglia patrizia veneziana, ricevette assieme al fratello, Bernardo, il poeta, una raffinata [...] del cosiddetto ordine giudiziario - una proposta antioligarchica intesa a impedire l'ininterrotta presenza degli stessi uomini ai vertici dello Stato, "acciò non mai contaminato o guasto / della mia patria il buon libero stato / esser potesse ...
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FORNARI, Raffaele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Roma il 23 genn. 1787 da Francesco e da Teresa Galli.
Lo Stato delle anime del 1788 conservato nell'Archivio storico del Vicariato di Roma qualificava [...] la condizione della Chiesa di Roma sia nei rapporti con lo Stato sia nel governo del clero, talora riottoso anche ai vertici e tutt'altro che prono verso l'autorità del papa in materia di organizzazione interna e di liturgia. Nella società, poi ...
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PICO
Bruno Andreolli
– I Pico sono un ramo del più vasto consorzio parentale detto dei Figli di Manfredo, dal nome di un vassallo dei Canossa vissuto nella seconda metà dell’XI secolo e probabilmente [...] carriera ecclesiastica. Fu lui che nel 1617 riuscì ad acquistare il titolo di duca, portando la famiglia ai massimi vertici della gerarchia nobiliare. Governò fino al 1637, quando, causa la prematura morte dell’unico figlio maschio Galeotto IV, la ...
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MARCHESANO, Enrico
Guido Montanari
Nacque a Palermo il 23 maggio 1894 da Giuseppe e da Bianca Fileti, terzogenito di nove fratelli.
I Marchesano erano imparentati con alcune tra le famiglie più in vista [...] della RAS, A. Frigessi di Rattalma, aveva scelto di operare una cesura rispetto al passato, inserendo ai vertici della società un manager estraneo sia ai tradizionali legami familiari sia allo stesso ambiente assicurativo, privilegiando piuttosto, in ...
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PIO, Rodolfo
Matteo Al Kalak
PIO, Rodolfo. – Nacque a Carpi nel 1500, figlio primogenito di Leonello, fratello dell’ultimo signore di Carpi Alberto III, e di Maria Martinengo. Stando all’iscrizione [...] della vita dei regolari. La sua opera proseguì nel decennio successivo, con un decisivo influsso sulla designazione dei vertici dell’Ordine e interventi volti a mantenere un equilibrio tra i vari rami della famiglia francescana. Il suo interessamento ...
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GAETANO Thiene, santo
Gaetano Greco
Figlio secondogenito di Gaspare e di Maria di Battista Da Porto, entrambi di nobile famiglia, nacque a Vicenza nell'ottobre 1480; all'età di due anni rimase orfano [...] , induceva a sospettare che tanta conclamata santità costituisse una scorciatoia per incarichi e posizioni prestigiose ai vertici della Chiesa cattolica. Le regole della nuova congregazione vietavano di cumulare benefici residenziali e di assentarsi ...
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DE GREGORIO, Pietro
Grazia Fallico
Nacque a Messina, presumibilmente intorno al 1480, da Giovanni, giureconsulto, e da Contessa (Tissa) Saccano. Nella famiglia, conosciuta e attiva in Messina fino dal [...] di un incarico di fiducia, ma il D. probabilmente preferì rinunciare alla possibilità, che gli si apriva, di raggiungere i vertici delle magistrature centrali, perché troppi interessi suoi e dei familiari lo richiamavano verso la città di origine.
A ...
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BORGHESE CAFFARELLI, Scipione
Valerio Castronovo
Nato a Roma nel 1576 da Francesco Caffarelli e da Ortensia Borghese, sorella di Paolo V, assunse il cognome materno dopo l'assunzione dello zio al pontificato. [...] la famiglia, attraverso il B., ebbe a esercitare anche dopo la scomparsa di Paolo V, sopravvivendo al rimpasto avvenuto ai vertici dell'alta aristocrazia dello Stato con l'ascesa al pontificato nel 1621 di Gregorio XV e della nuova potente famiglia ...
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MALATESTA (de Malatestis), Carlo
Anna Falcioni
Figlio di Galeotto (I) e di Gentile di Rodolfo da Varano, nacque il 5 giugno 1368. Alla morte del padre, avvenuta nel 1385, acquisì la signoria di Rimini [...] lasciando le redini dello Stato a Giovanni Maria, sotto la supervisione del suocero.
La famiglia Malatesta si confermava così ai vertici della scena politica, detentrice di un potere ingente non solo in Romagna ma anche nel Nord dell'Italia.
Prima di ...
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vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il v. di un...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...