BORELLI, Giovanni Battista
Valerio Castronovo
Nacque a Villars del Varo il 20 febbraio 1639. Suo padre, Giacomo, dei signori di Lessola e Castellamonte, primo chirurgo della corte sabauda dal 1644, [...] ed emendamenti. Per altra parte, l'opera del B. - che conferma su un piano più generale la mancanza, ai vertici, di un disegno politico coerente e unitario inteso ad una nuova sistemazione ideologica dell'ordinamento giuridico (né, del resto, le ...
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Il modo in cui un sistema (anche vivente) è strutturato al fine del corretto espletamento delle sue funzioni o associazione di persone e istituzioni volte a un fine comune.
Diritto
Organizzazioni internazionali
Enti [...] e altamente centralizzate, regole formalizzate e direttive; la conoscenza complessiva dell’azienda è in mano solo ai vertici, le operazioni sono governate dalle direttive dei superiori. Le organizzazioni organiche, in genere più efficaci in ambienti ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] l'ignominia di Valeggio. Contarini in proposito avrebbe sin infierito, avrebbe denunciata l'ignavia e l'incompetenza dei vertici, la viltà dei sottoposti. E, senza ipotizzare quel che avrebbe scritto Contarini, basta riesumare quel che ha scritto ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] volontà di razionalizzare l'esistente e, in ogni caso, ritenuti da una parte dello stesso patriziato - lo segnala il ῾vertice' di casa Mocenigo del 1739 - incapaci di arrestare la decadenza della Repubblica.
Quanto mai radicali, invece, al di là ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] e realizzati tenendo conto delle specificità locali. Così nell'Italia comunale si sviluppò l'impianto triangolare che ha ai suoi vertici le chiese di Francescani, Domenicani e Agostiniani e nel baricentro il palazzo o la piazza del Comune, la loggia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Beccaria è il principale esponente dell’Illuminismo italiano. Dalla frequentazione di casa Verri e degli autori della rivista «Il Caffè», nonché dalle letture intense di testi soprattutto francesi, [...] si trovano nei volumi dell’Edizione nazionale, e mostrano l’operare di un intelligente funzionario, giunto ai vertici dell’amministrazione teresiano-giuseppina, occupato, oltre che di economia, di problemi attinenti all’educazione e alla povertà ...
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Corruzione e trasparenza per le società partecipate
Francesco Astone
Nell’ambito delle recenti riforme che hanno determinato il progressivo ampliamento del campo di applicazione della disciplina in [...] quali siano riconosciuti alle pubbliche amministrazioni, anche in assenza di una partecipazione azionaria, poteri di nomina dei vertici o dei componenti degli organi». Il medesimo articolo prevedeva anche che «alle società partecipate dalle pubbliche ...
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Poteri sostitutivi in caso di inerzia della Pubblica Ammnistrazione
Laura Marzano
In una fase storica in cui la produzione normativa è incentrata su misure di semplificazione dell’attività amministrativa [...] amministrazione in caso di ritardo o inerzia. Si tratta di un potere che resta ex lege conferito ai vertici della stessa amministrazione ed esercitabile entro gli stessi confini dovendosi, dunque, escludere una possibile funzione sostitutiva in capo ...
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DE JORIO, Michele
Silvio De Majo
Nacque a Procida il 18 ott. 1738 da Giovanni Antonio e Teresa Assante. Di estrazione borghese, fu avviato, come il fratello maggiore Francesco, allo studio del diritto [...] di mare e di terra e Grande Almirante. La carriera proseguì negli anni successivi e portò il D. fino ai massimi vertici: nel giugno 1786 divenne consigliere del Supremo Magistrato di commercio e undici anni dopo caporuota; nel marzo 1798 fu nominato ...
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MUTI, Giacomo
Andreas Rehberg
MUTI (de Mutis), Giacomo. – Nacque intorno al 1310 dal romano Niccolò di Romano Muti, in un’agiata famiglia dell’aristocrazia cittadina del rione di S. Eustachio, la cui [...] Oddo e AmateschusPetri Errici) come arbitro in una lite. Il 16 aprile 1370, accanto a tre cardinali e ai vertici del Comune di Roma, assistette al ritrovamento e alla traslazione delle teste degli apostoli martiri Pietro e Paolo dalla cappella ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...