PETRONI, Giuseppe
Fulvio Conti
– Nacque a Bologna il 25 febbraio 1812 da Ercole, professore di pittura storica all’Accademia di belle arti, e da Clementina Bonazzoli.
Sebbene avesse ricevuto un’educazione [...] anni di vita di Petroni e lo spinsero, secondo alcune fonti, ad avvicinarsi alla Chiesa evangelica. Conclusa l’esperienza ai vertici della massoneria e colpito nel frattempo da una malattia invalidante, si ritirò a Terni presso la figlia Erminia, che ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] ". Se l'esito imprevedibile delle elezioni ("molte volte riesce prencipe chi manco se l'aspetta") può sollevare ai vertici dello Stato persone indegne, conferendo all'intero sistema un tratto negativo di repubblica popolare, è anche vero, tuttavia ...
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DE GREGORIO, Pietro
Grazia Fallico
Nacque a Messina, presumibilmente intorno al 1480, da Giovanni, giureconsulto, e da Contessa (Tissa) Saccano. Nella famiglia, conosciuta e attiva in Messina fino dal [...] di un incarico di fiducia, ma il D. probabilmente preferì rinunciare alla possibilità, che gli si apriva, di raggiungere i vertici delle magistrature centrali, perché troppi interessi suoi e dei familiari lo richiamavano verso la città di origine.
A ...
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LAVAGNA, Carlo
Fulco Lanchester
Nacque ad Ascoli Piceno il 26 maggio 1914 da Silvio, avvocato di origini sarde ma radicato nelle Marche, e da Maria Di Ré. Dopo gli studi medio-superiori a Macerata, [...] partiti esistente in Italia - la presenza di una specie di "tricameralismo", in cui, accanto alle Camere, si inserivano i "vertici di maggioranza" (ibid., pp. 253 s.). La conseguenza di una simile posizione si sostanziava in un rifiuto per le ipotesi ...
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POGGI, Girolamo
Daniele Edigati
POGGI, Girolamo. – Nato a Firenze l’11 agosto 1803 da Pietro, avvocato, e da Anna Mazzoni, fu fratello maggiore di Enrico, futuro ministro del governo provvisorio toscano.
Studiò [...] fu il prestigio acquisito durante questi anni, che la consulta, su spinta di Puccini, che voleva reclutare ai vertici della giustizia toscana dei giuristi di spicco, non provenienti dai ranghi della magistratura e di tendenza riformatrice, lo propose ...
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GIUSTINIAN, Giustiniano
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nella parrocchia dei Ss. Apostoli nel sestiere di Cannaregio, il 4 ott. 1525, terzo dei figli maschi di Giovanni del cavaliere Francesco e [...] sarebbe stato il riconoscimento ufficiale di una singolare vicenda politica ed economica, iniziata oscuramente, ma brillantemente conclusa ai vertici della società veneziana e del suo governo.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Venezia, Misc. codd., I ...
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CONTARINI, Francesco
Gino Benzoni
Nacque a Venezia il 7 ott. 1554, primogenito di Bertucci (1573-1576) di Francesco e di Lucia di Marco Dolfin in una famiglia, appartenente al ramo della cosiddetta [...] sarpiane. Sempre più netta si delinea la rimonta del settore più conservatore, al quale, tuttavia, poco giova la presenza al vertice del C. poiché, specie a partire dalla fine di giugno del 1624, le sue condizioni di salute peggiorano. E, dopo ...
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CAGNOLA, Luigi
Paolo Favole
Nacque a Milano il 9 giugno 1764 dal marchese Gaetano e da Emilia Serponti, appartenenti alla più antica nobiltà milanese.
Studiò lettere a Roma, dal 1776, al collegio Pio [...] del suo stile si unifica nella costante aspirazione al "monumento" urbano in senso classico, raggiungendo straordinari vertici espressivi soprattutto nell'arco di porta Ticinese e nelle ultime opere (campanile di Urgnano, chiesa di Ghisalba ...
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FEDOZZI, Prospero
Carlo Bersani
Nato a Matelica (Macerata) il 12 luglio 1872, da Carlo ed Emilia Ranucci, nel 1894 si laureò a Padova, dove prese la libera docenza nel 1896. Fino al 1899 fu nell'amministrazione [...] del suo incontro con Santi Romano, ovvero con un giurista di animo liberale e conservatore, che raggiunse altissimi vertici istituzionali con la presidenza del Consiglio di Stato, nel 1926, ed è fra i maggiori teorici dello Stato liberale ...
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MORTARA, Lodovico
Nicola Picardi
– Nacque a Mantova il 16 aprile 1855 da una famiglia benestante. Il padre, Marco (Mordekai), uomo di vasta e profonda cultura, era il rabbino maggiore della Comunità [...] , venne peraltro previsto, all’art. 3, che il Consiglio dei ministri potesse allontanare dal 1° novembre 1923 i vertici delle cinque Cassazioni regionali. In applicazione di tale norma, Mortara – personaggio autorevole ma scomodo – fu collocato in ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...