CANAVESIO, Giovanni
Giovanni Romano
Se ne ignora la data di nascita, ma non deve cadere lontano dal 1425-30 perché il C. risulta già documentato a Pinerolo nel 1450 come "magister iohannes canavexii [...] solo in Provenza, presso il Maestro d'Aix e in certi protagonisti della scuola nizzardo-provenzale che, se toccare i vertici di Enguerrand Charonton, divulgano nel contado e su per le valli alpine una versione quietamente illuminata della poetica ...
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CONTI, Angelo
Marcello Carlino
Nacque a Roma da Vincenzo e da Agata Casali il 21 giugno 1860, in una famiglia di antica tradizione culturale originaria di Arpino.
Compì i primi studi nella allora capitale [...] Ariele e Gabriele l'organizzazione del trattato; e, definendosi "Platone platonior", attribuiva all'arte la capacità di attingere vertici divini e di elevare l'uomo alla contemplazione di nature e paesaggi in cui vivessero idee immutabili ed eterne ...
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romanticismo
Sergio Parmentola
Antonella Sbrilli
L’arte come espressione del sentimento
Nato in Germania e in Inghilterra alla fine del 18° secolo, il movimento romantico si diffuse in Europa nei primi [...] Alphonse Lamartine. Manifesto del movimento francese fu la Prefazione al dramma Cromwell (1827) di Hugo. Il romanticismo raggiunse alti vertici poetici in Russia, con Aleksandr S. Puškin, Nikolaj V. Gogol´ e Michail J. Lermontov.
Madame de Staël aprì ...
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ALBANI, Francesco
Antonio Boschetto
Pittore, nato a Bologna il 17 marzo 1578. Sembra si sia iniziato all'arte sotto Dionigi Calvaert, manierista fiammingo naturalizzatosi bolognese, il cui "aggiustato [...] bene avviata bottega, nell'agiatezza della casa e della fama acquisita. Quando, però, riescono, quelle note toccano ancora vertici altissimi e lasciano echi profondi: ecco, infatti, a Bologna, gli affreschi della cappella Cagnoli in Santa Maria di ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo. La vita cenobitica nelle regioni occidentali: Il convento
Maria Letizia Mancinelli
Il convento
Il termine convento (dal lat. conventus “riunione”, [...] , Todi, Pistoia, Colmar in Alsazia), dove coesistono francescani, domenicani e agostiniani, le cui sedi occupano i vertici di un triangolo avente come baricentro luoghi di particolare significato pubblico (comune, cattedrale, ecc.).
Bibliografia
G ...
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simmetria
Walter Maraschini
La regolarità matematica nella natura e nell’arte
Un fiocco di neve ha un aspetto molto irregolare, eppure, osservato al microscopio, mostra sorprendenti simmetrie. La natura [...] simmetrica rispetto a un asse basta individuare i simmetrici di alcuni suoi punti significativi, quali per esempio i suoi vertici, se la figura in questione è un poligono.
Palindromi
I palindromi sono parole o frasi simmetriche, identiche sia che ...
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BOLOGNA
R. Grandi
(lat. Bononia)
Città dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'Emilia Romagna, situata nella pianura padana allo sbocco delle valli del Reno e del Savena.
Storia e urbanistica
La [...] della città, che con il tempo consolidarono la loro importanza urbanistica; su tre dei quattro lati del quadrilatero, i cui vertici erano segnati dalle croci (N, S, O), vennero infatti costruite le mura di selenite, mentre il lato orientale che ...
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GUARINI, Guarino
Nicoletta Marconi
Figlio di Raimondo ed Eugenia Marescotti, nacque a Modena il 17 genn. 1624. La casa paterna, sul corso Canal Grande di Modena, sorgeva in adiacenza alla casa dei chierici [...] a Venezia. Il corpo superiore, al contempo tamburo e cupola, si innesta sul corpo basamentale con pennacchi ai vertici dell'esagono. L'organizzazione spaziale dell'edificio in tre volumi sovrapposti apparentemente autonomi, si conclude con una grande ...
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BORROMINI (Boromino, Bormino, Bromino, Brumino), Francesco
Nino Carboneri
Figlio di Giov. Domenico di Giov. Pietro Castelli e di Anastasia Garvo (Garovo), nacque a Bissone, sul lago di Lugano, il 27 [...] estremi della sua produzione autonoma, iniziata appunto a servizio di una piccola comunità forestiera, per toccare i vertici delle maggiori commissioni romane sotto Innocenzo X (1644-1655), suo protettore, e concludersi infine negli angosciosi ...
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LOMI (Gentileschi), Aurelio
Luca Bortolotti
Nacque a Pisa il 29 febbr. 1556, secondogenito di Giovan Battista di Bartolomeo, orafo nato a Firenze ma trasferitosi con la famiglia a Pisa intorno alla [...] . Maria in Passione, e ancora la composta e toccante Vestizione di s. Giacinto nella chiesa di S. Maria di Castello, uno dei vertici della sua attività genovese, eseguita quasi certamente fra il 1602 e il 1603. In quest'ultimo anno il L. firmò e datò ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...