Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] ariani-idolatri tollerarono, come i Goti, la religione de’ vinti. Non inquietarono i cattolici per tal motivo. In quasi tutte le città v’era un vescovo ariano ed un altro cattolico» (p. 115).
La difesa dei Longobardi si fa esplicita nella critica a ...
Leggi Tutto
NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] non deve ricevere ordini da loro, neppure se sono cattolici. Il "nazionalismo linguistico" (M. Banniard, p. redatto sulla base degli atti del sinodo. A questo punto il vescovo fece trasmettere al papa le proprie auctoritates: turbato dal suo gesto, ...
Leggi Tutto
Democrazia Cristiana
Roger Aubert
di Roger Aubert
SOMMARIO: 1. Nozioni generali. 2. Gli antecedenti: a) primi tentativi nel periodo della Rivoluzione francese; b) dall'‟Avenir" (1830) all'‟Ère nouvelle" [...] lo sfruttamento di questi principi agli avversari del cristianesimo.
In Belgio, la maggioranza dei cattolici impegnati nella politica, sostenuti da vescovi influenti, è ben cosciente dei vantaggi concreti della Costituzione liberale del 1831, che ...
Leggi Tutto
Trasformazioni della struttura dell'autorità religiosa cattolica
Luca Diotallevi
Come ha insegnato Max Weber (1864-1920) «per Chiesa si deve intendere un’impresa istituzionale di carattere ierocratico» [...] per arrivare a una crisi di un altro pilastro della forma ecclesiale: il ruolo del vescovo diocesano; d) da parte dell’autorità religiosa cattolica è calato sensibilmente il sostegno all’apostolato specifico dei laici, e a quello dei religiosi ...
Leggi Tutto
Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] inviò nuove lettere all'una e all'altra autorità (epp. 162 e 163 del 21 e 23 marzo 458), ai vescovi e ai chierici cattolici dell'Egitto che si erano rifugiati a Costantinopoli (ep. 160), ai chierici e ai diaconi costantinopolitani (ep. 161). Appaiono ...
Leggi Tutto
Se si volesse tracciare un bilancio della storiografia monastica italiana relativa al periodo che va dall’Unità nazionale a oggi, non potremmo che fare i conti con una bibliografia quantitativamente ridotta [...] Kansas (USA) nel 1910, ma – non ricevendo dal vescovo di Wichita il permesso di creare un monastero dopo sedici anni
28 Cfr. R.U. Montini, s.v. Tosti Luigi, in Enciclopedia cattolica, XII, Roma 1954, coll. 367-369; A. Capecelatro, Commemorazione di D ...
Leggi Tutto
CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] pp. 552-56; H. Jedin, Storia del concilio di Trento, I, Brescia 1940, ad Indicem;Id., Iltipo ideale di vescovo secondo la Riforma cattolica, Brescia 1950, pp. 32-37; Id., Ein Tumerlebnis des jungen C., in Historisches Jahrbuch, LXX (1951), pp. 115-30 ...
Leggi Tutto
CRISPI, Francesco
Fausto Fonzi
Nato nel piccolo centro siciliano di Ribera, nell'Agrigentino, da Tommaso (di stirpe albanese e originario di Palazzo Adriano), commerciante di grano, e da Giuseppa Genova [...] si raggiunge un accordo che permette a molti vescovi di ottenere l'exequatur e porta alla costituzione pp. 543-47 M. Scaduto, Episodi d. politica eccles. di F. C., in La Civiltà cattolica, 1945, IV, pp. 1424, 233-44 F. Olgiati, F. C. e la festa del ...
Leggi Tutto
Geografia dei processi di secolarizzazione
Roberto Cartocci
Valerio Vanelli
Dalla fine della Seconda guerra mondiale in poi la società italiana ha subito radicali trasformazioni in tutti i suoi aspetti [...] uno dei nodi principali del magistero e della pastorale della Chiesa cattolica. Il tema, con i suoi differenti aspetti, è uno dei più ricorrenti negli interventi di pontefici e vescovi. Anche le omelie dei sacerdoti nelle messe festive trovano nella ...
Leggi Tutto
L'editoria veneziana fra '500 e '600
Claudia di Filippo Bareggi
Il Cinquecento: dati quantitativi e organizzazione della produzione.
Società e famiglie
Presentare le linee di evoluzione della stampa [...] X proibì la stampa di opere prive dell'approvazione del vescovo (60): di lì a poco, la Riforma sarebbe dilagata battaglia di Lepanto, che vide Venezia schierata fra le file cattoliche nel tentativo di "liberare dagli infedeli" la zona del ...
Leggi Tutto
cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...