RAVERTI, Matteo di Ambrogio
Laura Cavazzini
RAVERTI, Matteo di Ambrogio. – Scultore e architetto milanese, è documentato tra Milano e Venezia dal 1398 al 1436. Nelle carte d’archivio il suo nome compare [...] , sino a tempi recentissimi era opinione unanime che fosse da identificare con la statua che rappresenta appunto il vescovodiAntiochia accompagnato dai tre martiri bambini Urbano, Epolone e Prilidiano, calato da uno dei contrafforti del transetto ...
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patriarcato
Nel cristianesimo, è il più alto grado di dignità e di giurisdizione dell’episcopato, attestato sicuramente dal tempo del Concilio di Nicea (325), ma già anteriormente riconosciuto ai metropoliti [...] Chiesa, veniva giustificato col fatto che i vescovidi Roma e diAntiochia erano successori di Pietro (che era stato vescovodiAntiochia prima di esserlo di Roma), mentre quello di Alessandria era successore di Marco, delegato da Pietro in Egitto ...
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Calcedonia, Concilio di
Il quarto concilio ecumenico, che inaugurò l’epoca degli scismi fra le diverse Chiese ed ebbe luogo (451 d.C.) nell’antica città della Bitinia (od. Kadıköy, quartiere di Istanbul) [...] . a.C. I personaggi principali furono: Eutiche, archimandrita di un monastero di Costantinopoli, che professava una cristologia di tipo monofisita; Leone, vescovodi Roma, e Domno, vescovodiAntiochia, sostenitori della dottrina delle due nature in ...
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Vescovodi Milano (374-397) Nacque verso il 330 o poco prima, da famiglia romana, e probabilmente a Treviri dove il padre, che era uno dei quattro prefetti del pretorio dell'Impero, aveva allora la sua [...] era male informato, riuscisse in fondo più dannoso che utile alla pace. L'appoggio dato a Paolino, contro il vescovo Melezio diAntiochia, l'errore commesso nel sostenere anche per poco la causa del malfamato Massimo detto il Cinico, pretendente alla ...
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Vescovodi questa città già nel 325, era stato, con Ario, discepolo di Luciano d'Antiochia e vescovodi Berito. A Nicomedia si rifugiò infatti Ario dopo la prima condanna, ed E. tentò di farlo reintegrare. [...] da chiamare "eusebiani" i sostenitori di Ario. Tale E. si manifestò nei sinodi di Tiro del 335, e diAntiochia in encaeniis del 341. Nel 337, in Nicomedia, battezzò Costantino; conservò la propria influenza divescovo cortigiano anche sotto Costanzo ...
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vescovo Nel cristianesimo primitivo e in molte Chiese cristiane non cattoliche, il capo di una comunità di fedeli, in posizione più elevata rispetto agli altri ordini del ministero ecclesiastico. Nella [...] principio del 2° sec. quando la figura del v. unico, a capo di una comunità in cui ci sono presbiteri, diaconi e laici, è già evidente dalle lettere di s. Ignazio diAntiochia. 1.2 Ordinazione episcopale. L’ordinazione con l’imposizione delle mani è ...
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Vescovo (378) di Berea di Siria (m. centenario o più, 433 circa). Combatté Apollinare di Laodicea, partecipò al concilio di Costantinopoli (381), sostenne Flaviano diAntiochia, per cui papa Damaso lo [...] escluse dalla comunione; vi fu riammesso da Innocenzo I, che gl'impose di ristabilire nei dittici il nome di S. Giovanni Crisostomo, da A. fieramente avversato nel sinodo della Quercia (403). ...
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Vescovodi Emesa (Edessa 300 circa - Antiochia 359 circa); discepolo di Eusebio di Cesarea. Sono perduti diversi scritti esegetici, di tendenza letterale. Il ritrovamento di 29 omelie in traduzione latina [...] sua opera: polemica contro il dualismo, contro Marcello di Ancira e, all'opposto, contro le posizioni estreme dell'arianesimo (al quale è tuttavia vicino per alcune tesi, forse in rapporto con le dottrine di Giorgio di Laodicea e degli omeusiani). ...
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Vescovodi Colonia (1a metà sec. 4º). Per incarico del concilio di Sardica (343-44) si recò (344), con Vincenzo vescovodi Capua, in Antiochia a perorare presso Costanzo la causa di Atanasio. Secondo tardivi [...] atti (sec. 10º) di un presunto concilio di Colonia (12 maggio 346), qui sarebbe stato deposto sotto accusa di arianesimo. ...
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Vescovodi Laodicea dopo il 264 (m. nel 270); prima diacono in Alessandria, nella persecuzione di Valeriano (257) si distinse per l'aiuto ai cristiani imprigionati e curò la sepoltura dei martiri; prese [...] parte al sinodo diAntiochia (264) riunito contro Paolo di Samosata. Festa, 3 luglio. ...
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ignaziano
agg. – Relativo a un santo di nome Ignazio: l’epistolario i., quello di s. Ignazio di Antiochia, vescovo e martire a Roma all’epoca dell’imperatore Traiano. Più comunem., di s. Ignazio di Loyola (1491-1556), anche con riferimento...