(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non [...] rito greco-bizantino sono sottoposti al patriarca melchita diAntiochia, che dal 1838 porta il titolo di patriarca di G. ed è qui rappresentato da un vicario.
Il patriarcato latino di G., dopo la conquista della Terrasanta da parte del Saladino, ebbe ...
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Alessandria d’Egitto (arabo al-Iskandariyya) Metropoli del mondo antico, oggi la seconda città del moderno Egitto (5.000.000 ab. nel 2006), capoluogo dell’omonimo governatorato (2679 km2). Sorge a una [...] ariana e con Teofilo e Cirillo ad avere il sopravvento sui rivali patriarcati diAntiochia e Costantinopoli. Nel medesimo periodo si rafforzò il dominio assoluto del vescovodi A. su tutto il territorio egiziano, e fu abbattuta con la violenza la ...
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Nella Chiesa cattolica, suprema istituzione che esercita le funzioni di governo, dottrina e culto trasmesse da Gesù Cristo all'apostolo Pietro e ai suoi successori, quali suoi vicari.
Papato - approfondimento
di [...] in Oriente, sia pure in presenza dei rappresentanti della Chiesa di Roma, compaiono come protagonisti soprattutto i vescovi delle chiese di Alessandria, diAntiochia e di Costantinopoli, detti 'patriarchi'. Tuttavia, soprattutto con Leone I (440-461 ...
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Nome di numerosi santi tra i quali:
1. Anastasio, patriarca diAntiochia dal 559 (m. 599), detto il Vecchio; difensore dell'ortodossia contro l'aftartodocetismo imposto (564) da Giustiniano, esiliato (570) [...] diAntiochia dal 599 (m. 610), detto il Giovine, succeduto al precedente; anch'egli amico di S. Gregorio Magno, di Quando morì era vescovodi Esztergom: festa, 12 novembre.
6. Anastasio il Persiano; di nome Magundat, figlio (m. 628) di un mago, si ...
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Teologo (n. Laodicea 310 circa - m. 390 circa), fu uno dei massimi oppositori dell'arianesimo, ma le sue posizioni cristologiche vennero condannate in vari sinodi. Proprio con lui ha inizio una nuova fase [...] sospetti e reazioni: onde la condanna, pur senza nominare A., da parte di un concilio di Alessandria (362). Il suo intervento nello scisma diAntiochia (tra i vescovi rivali, entrambi ortodossi, Melezio e Paolino) e l'attività del suo discepolo ...
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Dottore della Chiesa (Nisibi, Siria orient., 306 o 307 - Edessa 372). Teologo, autore di numerosi scritti in forma metrica in lingua siriaca. Particolarmente importanti sono le sue concezioni cristologiche [...] mariologiche.
Vita e opere
A Nisibi fu battezzato a 18 anni dal vescovo Giacobbe, che alcuni anni dopo gli affidò la direzione della locale scuola scritturale, sotto l'influsso della scuola diAntiochia; particolarmente importanti, anche per l' ...
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Scrittore cristiano antico (n. 265 circa - m. Cesarea di Palestina 339 o 340), detto il "padre della storia ecclesiastica". Studiò e lavorò nella biblioteca di Cesarea. Vescovodi Cesarea (313 ca.) è noto per [...] tanto con Ario da accoglierlo presso di sé, e da essere scomunicato nel Concilio diAntiochia (325). Ma poco dopo, a E., con l'omonimo vescovodi Nicomedia, continuò a patrocinare Ario e ad accusare s. Atanasio, di cui ottenne la condanna a ...
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Nome di varî santi, spesso confusi tra loro, fra i quali vanno ricordati: 1. A. detto anche Agatangelo e Taumaturgo, indicato talvolta anche come vescovodi Melitene, per confusione con l'omonimo del sec. [...] diAntiochia (di Pisidia ?); martire sotto Decio; gli Acta disputationis, con il consolare Marciano, sono assai rimaneggiati; festa, 31 marzo. 2. A. di lettere furono commentate dal vescovo Maris; festa, 9 aprile. 3. A. di Costantinopoli, ivi martire ...
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(gr. Γέρασα) Antica città della Giordania (od. Jarash, nel distretto di Irbid), fondata in età ellenistica da (o in onore di) un re seleucidico di nome Antioco, come mostra l’altro nome, frequente in [...] diAntiochia al Crisorroa (gr. ̓Αντιόχεια πρὸς τῷ Χρυσορρόᾳ), dal fiume che la traversava. Nel 78 a.C. circa cadde in dominio di Alessandro Ianneo; sotto Pompeo divenne parte della Decapoli, poi dal 160 della provincia di fu sede divescovato. Decadde ...
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Scrittore (n. presso Eleuteropoli, Palestina, dopo il 310 - m. nel 403); in gioventù visse da monaco in Egitto, dove apprese le regole e la dottrina degli asceti egiziani; fondò quindi un monastero presso [...] Nel 367 fu consacrato vescovodi Costanzia (Salamina) nell'isola di Cipro, ma mantenne il modo di vita monastico. Strenuo difensore meleziano ad Antiochia, la controversia sulle immagini e quella origenista. Durante quest'ultima, che fu di gran lunga ...
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ignaziano
agg. – Relativo a un santo di nome Ignazio: l’epistolario i., quello di s. Ignazio di Antiochia, vescovo e martire a Roma all’epoca dell’imperatore Traiano. Più comunem., di s. Ignazio di Loyola (1491-1556), anche con riferimento...