Il fenomeno dell'indigenza è, si può dire, coevo alla società umana; e, malgrado le generose utopie dei filantropi, forse ineliminabile. Cause individuali e sociali concorrono a determinarlo: sono cause [...] dei luoghi di detenzione anziché di carità; si cercò persino, in Francia, di relegare i poveri nelle colonie e ciò Attanasio e il duca Antimo a Napoli, S. Sulpicio e il vescovo Incmaro in Francia, mentre le Scholae peregrinorum istituite a Roma per ...
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L'isola maggiore del Mediterraneo orientale, situata fra 34°33′ e 35°41′ N., e fra 32°17′ e 34°35′ E., a circa 95 km. a occidente della Siria. La costa caramanica dell'Asia Minore dista 64 km.; a O. la [...] tirrena e la dinastia cipriota al punto d'imporre ai coloni l'uso dei rimedî estremi dell'abbandono dell'isola e nazionale residente al Libano il loro vescovo, che tuttavia era sottoposto al vescovo latino di Famagosta. Dopo la conquista turca ...
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GUATEMALA (A. T., 153-154)
Piero LANDINI
Mario SALFI
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
Pino FORTINI
Anna Maria RATTI
José A. DE LUCA
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Il Guatemala è una delle sei repubbliche dell'America Centrale.
Sommario: [...] del Guatemala meridionale, si compone totalmente di tribù Maya, giacché le colonie Nahua, dalla cui lingua proviene il , e quindi, morta anche Beatrice, il fratello di lei Francesco e il vescovo Marroquín (17 settembre 1541) i quali ricostruirono la ...
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Città della Baviera, capoluogo del distretto di Svevia (Schwaben), è l'antica Augusta Vindelicum (Vindelicorum) fondata nel 15 a. C. dopo le vittorie di Druso sui Vindelici, e importante punto d'incrocio [...] Tacito (Germ., 41) splendidissima Raetiae provinciae colonia. Importante centro commerciale sull'incrocio delle fu consigliere di Arnolfo e precettore di Lodovico il Fanciullo. La figura più eminente fra i vescovidi Augusta è quella di Udalrich ( ...
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È per importanza demografica ed economica la seconda città della Lombardia.
È situata a 45°32′ lat. N. e 10°13′ long. E. tra l'Oglio e il Chiese, allo sbocco in pianura della Val Trompia (Mella), a 149 [...] Colonia Civica Augusta Brixia. Dal titolo di Augusta si deduce che divenne colonia dopo che ad Ottaviano venne dato il titolo. di sono chiamati col nome di consoli.
Il sorgere del comune non tolse però ogni potere al vescovo, al quale si manteneva ...
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MESSINA (gr. Ζάγκλη; Μεσσάνα; lat. Messana; A. T., 27-28-29)
Giuseppe CARACI
Guido LIBERTINI
Enrico MAUCERI
Guido LIBERTINI
Nino CORTESE
Tammaro DE MARINIS
Giuseppe CARACI
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Città della Sicilia [...] testa di ponte sulla riva opposta siciliana. Il tiranno di Reggio ripopolò la città conquistata con dei coloni della Messenia suo primo vescovo. Presa una prima volta dai Normanni, al seguito di Giorgio Maniace, nel 1038, per il permanere di tali ...
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RICA Repubblica dell'America Centrale, compresa fra Nicaragua e Panamá. zi estende tra 8° e 11°15′ N. e 82°35′ e 85°40′ O.; la sua costa atlantica misura circa 350 km. e 450 quella sul Pacifico. Con i [...] mala amministrazione spagnola ritardarono lo sviluppo economico della colonia, e fecero sì che la conoscenza delle insieme con il capitolo di Cartago, mandò un memoriale al re, in cui si chiedeva la creazione di un vescovo nella provincia. L'illustre ...
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MARSIGLIA (A. T., 35-36)
André CHOLLEY
Andrée R. SCHNEIDER
Léopold Albert CONSTANS
Gino LUZZATTO
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Città e porto della Francia, sulla costa del Mediterraneo, capoluogo del dipartimento delle Bocche [...] che questa duplice tradizione corrisponda all'arrivo successivo di due contingenti dicoloni, il secondo dei quali fu formato da le concessioni fatte al vescovo, cioè la signoria sulla città alta, e quelle al monastero di S. Vittore, fondato verso ...
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Città della Sicilia meridionale, capoluogo di provincia. Con r. decreto 16 giugno 1927, essa cambiò il vecchio nome di Girgenti con quello di Agrigento, dall'antica città greco-romana che ivi sorgeva.
La [...] le istituzioni della madre patria e valse, al pari di essa, come coloniadi Rodi. Le divinità a cui alzò i primi templi diocesi. Gli Arabi però non s'acquetarono, sicché il vescovo allobrogo Gualtiero, traendo "magnos lapides de civitate veteri", ...
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SIGILLO (lat. sigillum, dimin. di signum, anche signaculum; gr. αϕραγίς, donde "sfragistica", lo studio sistematico dei sigilli)
Cesare MANARESI
Goffredo BENDINELLI
Cesare MANARESI
Filippo ROSSI
Goffredo [...] è il passaggio di tipi dall'una all'altra categoria di persone o dall'una all'altra regione: così i vescovi fino dalla metà mancano tracce di influssi stranieri, giustificati dal precedente apparire di sigilli di tal genere in Germania (Colonia 1149) ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...