Comune della Puglia (117,3 km² con 315.408 ab. al censimento 2011, divenuti 315.284 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Baresi), capoluogo di regione e città metropolitana. La città, situata a 5 [...] la qualifica di municipium cum suffragio, divenendo importante nodo stradale.
Diocesi accertata con il vescovo Gervasio (347 di questi seguì una nuova epoca di conflitti e nel 1156 B., filobizantina (si era consegnata all'imperatore diCostantinopoli ...
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(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non [...] degli arabi e la continua ingerenza dei patriarchi diCostantinopoli. Il patriarcato ortodosso di G. conta oggi circa 100.000 fedeli.
I cattolici di rito greco-bizantino sono sottoposti al patriarca melchita di Antiochia, che dal 1838 porta il titolo ...
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Alessandria d’Egitto (arabo al-Iskandariyya) Metropoli del mondo antico, oggi la seconda città del moderno Egitto (5.000.000 ab. nel 2006), capoluogo dell’omonimo governatorato (2679 km2). Sorge a una [...] ariana e con Teofilo e Cirillo ad avere il sopravvento sui rivali patriarcati di Antiochia e Costantinopoli. Nel medesimo periodo si rafforzò il dominio assoluto del vescovodi A. su tutto il territorio egiziano, e fu abbattuta con la violenza la ...
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Cardinale, teologo e umanista (Trebisonda 1403 - Ravenna 1472), fattosi monaco basiliano nel 1423, cambiò in B. il nome battesimale di Basilio; fu al servizio di Giovanni VIII diCostantinopoli (1426) [...] (1459) e guidò un'ambasceria presso l'imperatore Federico III(1460). Nel 1463 divenne vescovodi Negroponte e poi patriarca diCostantinopoli. Contribuì alla diffusione in Italia dello studio del greco e specialmente della filosofia platonica. E ...
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Scrittore cristiano antico (n. 265 circa - m. Cesarea di Palestina 339 o 340), detto il "padre della storia ecclesiastica". Studiò e lavorò nella biblioteca di Cesarea. Vescovodi Cesarea (313 ca.) è noto per [...] l'omonimo vescovodi Nicomedia, continuò a patrocinare Ario e ad accusare s. Atanasio, di cui ottenne la condanna a Tiro (335), e Marcello d'Ancira con cui polemizzò (Contro Marcello e la Teologia ecclesiastica). Poco dopo, a Costantinopoli, tenne il ...
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Condizione di una Chiesa particolare, che si governa da sé. Secondo la dottrina cattolica, tale diritto spetta esclusivamente alla diocesi di Roma, che ha come vescovo il sommo Pontefice. Storicamente [...] si parla dell’a. di antiche Chiese orientali (patriarcati di Alessandria, Antiochia, Gerusalemme, arcivescovato di Cipro, con a. perfetta, perché Chiese di fondazione apostolica; patriarcato diCostantinopoli). Altre Chiese, con il tempo, si resero ...
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Teologo ed ecclesiastico (m. Costantinopoli 342), una delle grandi personalità della politica ariana. Vescovodi Berito, passò poco prima del 318 alla sede di Nicomedia; compagno di Ario, lo accolse presso [...] Nicea, ma poco dopo fu esiliato in Gallia. Richiamato nel 328, iniziò la grande politica di riabilitazione di Ario: ottenne la deposizione di alcuni dei maggiori avversarî, e la conciliazione dell'amico con Costantino, che battezzò nel 337. Non era ...
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Prelato (n. forse presso Liegi 1099 circa - m. Milano 1158): margravio di Brandeburgo e fratello di Alberto l'Orso, discepolo di s. Norberto, divenne nel 1129 vescovodi Havelberg (Brandeburgo); a Costantinopoli [...] . Nel frattempo era stato legato papale (1147) nella crociata contro i Vendi. Federico Barbarossa lo fece arcivescovo di Ravenna col titolo di esarca (1155), ed egli si adoperò per riconciliare l'imperatore col papa Adriano IV. Partecipò alla seconda ...
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Ecclesiastico (Viterbo 1469 - ivi 1532). Nel 1488 entrò nell'ordine agostiniano. Dopo essere stato impiegato dal papa Giulio II in trattative diplomatiche, nel 1507 fu eletto generale degli agostiniani. [...] mandato ambasciatore a Carlo V, per indurlo a una crociata contro i Turchi. Nel 1523 fu creato patriarca diCostantinopoli e vescovodi Viterbo. Le sue opere, numerose e in parte ancora manoscritte, manifestano un'amplissima cultura filosofica (con ...
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Bizantinista (Piacenza 1918 - Milano 1979); prof. di filologia bizantina (1955), poi di letteratura greca (1973) nell'università Cattolica di Milano. Ha pubblicato testi (De Thematibus di Costantino Porfirogenito, [...] epici di Giorgio di Pisidia, 1959), ricerche su umanisti (Leonzio Pilato tra Petrarca e Boccaccio, 1964; Martino Segono di Novi Brdo, vescovodi Dulcigno, post., 1981) e le testimonianze di contemporanei su La caduta diCostantinopoli (1976 ...
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macedoniano
agg. [dal lat. Macedonianus]. – Relativo a personaggi storici di nome Macedonio. In partic., macedoniani, eretici semiariani della seconda metà del sec. 4°, che non riconoscevano la divinità assoluta dello Spirito, così detti forse...
lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali...