GIUSTINIANO, imperatore d'Oriente
Angelo PERNICE
Pietro DE FRANCISCI
La figura di G. s'impone all'attenzione dello storico per la sua personalità e per l'imponenza della sua opera, che fu multiforme [...] morto il patriarca di Costantinopoli, Epifanio, G. chiamò a succedergli il vescovodi Trebisonda, Antimo, manoscritto si trovava fino al 1406, donde poi fu portato a Firenze e ivi conservato nel Palazzo Vecchio e dal 1786 nella Biblioteca ...
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Il fenomeno dell'indigenza è, si può dire, coevo alla società umana; e, malgrado le generose utopie dei filantropi, forse ineliminabile. Cause individuali e sociali concorrono a determinarlo: sono cause [...] giudicava gli ospedali e i locali per trovatelli diFirenze "molto ben provveduti, di bella costruzione, dove si mangia e beve e il duca Antimo a Napoli, S. Sulpicio e il vescovo Incmaro in Francia, mentre le Scholae peregrinorum istituite a Roma per ...
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Nacque ad Arpino il 13 gennaio del 106 a. C. da una famiglia di possidenti. A Roma, dove il padre volle fosse educato, gli furono maestri di oratoria M. Antonio e L. Crasso, di diritto i due Scevola, l'augure [...] di Napoli. Nel Rinascimento è da ricordare il ritratto di Cicerone (?) nell'affresco rappresentante il Trionfo di San Tommaso, dipinto da Andrea diFirenze gli apografi del codice di Lodi, scoperto nel 1421 dal vescovo Gerardo Landriani, e perduto ...
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. A seguito della conquista italiana dell'Etiopia (per le vicende che condussero alla conquista e per la descrizione delle operazioni militari, v. italia: Storia, App.; italo-etiopica, guerra, App.), i [...] vescovodi Gondar; contemporaneamente si eleggevano altri quattro vescovi, tra cui Takla Hāymānot, che da poco era stato investito delle funzioni di bianca sull'altipiano etiopico, in I Georgofili, Firenze 1936; V. Rivera, Prospettive agricole dell' ...
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ISTRIA (A. T., 24-25-26)
Arrigo LORENZI
Carlo BATTISTI
Piero STICOTTI
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Situazione e limiti. - L'Istria è una penisola dell'Italia settentrionale situata fra il termine SE. dell'arco delle Alpi e [...] vescovidi Trieste, Parenzo, Capodistria e Pola; dei monasteri veneziani di S. Niccolò al Lido e di S. Martino dì Tripoli di Torcello; della chiesa arcivescovile di S. Apollinare di Ravenna; dei dinasti di . Luciani, L'Istria, Firenze 1866; C. Combi, ...
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Città svizzera, una delle più progredite ed attive: certo deve ciò alla sua fortunata posizione geografica che l'ha resa da secoli un centro di scambî e d'interessi internazionali. Essa sorge, infatti, [...] ordinamento di Basilea campagna ha subito un notevole processo di democratizzazione.
Il principato vescovile di Basilea. - Il vescovodidi Milano e del duca di Savoia subito dichiaratisi a loro favorevoli, mentre per il papa erano Venezia e Firenze ...
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PARINI, Giuseppe
Giulio Natali
Nacque a Bosisio, villaggio della Brianza, tra i colli che cingono il "vago Èupili", o lago di Pusiano, il 23 maggio 1729, "di casa popolare". Suo padre, Francesco Maria [...] in Italia lui vivente, le Novelle letterarie diFirenze e il Giornale dei letterati di Pisa, lo trova lodato una volta sola dame (Firenze 1779); pretendeva essere il P. delle signore. Imitarono il Giorno Luca Nicola De Luca, vescovo molisano, ...
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La propagazione. - Nell'esortare Calvino (v.) a tornare a Ginevra, il 1541, i pastori di Zurigo insistevano sui vantaggi che la predicazione di lui avrebbe portato alla causa della Riforma, proprio per [...] di Canterbury, represse energicamente i puritani; il Grindal, suo successore, che già come vescovodi Londra e di 1910; Jalla, Storia della Riforma in Piemonte al tempo di Emanuele Filiberto, Firenze 1914; E. Rodocanachi, La Réforme en Italie, voll. ...
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Dal significato originario dell'aggettivo greco, vivo ancor oggi nella frase "diritto d'asilo", il termine è passato a designare un luogo in cui persone d'età tenera o avanzata o comunque bisognose d'assistenza, [...] cristiano si collega al potere d'intercessione riconosciuto ai vescovi a favore di coloro che indiziati per qualche grave reato o già vita della sinagoga diFirenze (1735), l'iniziativa del pastore protestante J. F. Oberlin nel contado di Ban-de-la- ...
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Nell'uso comune dei Greci si disse dogma (δόγμα; lat. placitum) qualsiasi pubblico decreto emanato dall'autorità civile (così anche in Luca, II,1; Atti, XVlI, 7), e parimente si chiamarono dogmi i principî [...] di Bec poi vescovodi Canterbury, morto nel 1089; il suo discepolo Guitmondo di Aversa) ovvero un puro simbolo (dubbiamente Rabano vescovodi Palmieri, Il processo dogmatico nel concetto cattolico, Firenze 1910; J. Tixeront, Histoire des dogmes dans ...
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zapaterizzazione
s. f. Omologazione al modello politico proposto da José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ «Il sistema italiano, la nostra Chiesa di popolo è stata ed è un elemento decisivo di resistenza alla secolarizzazione nichilistica. Coinvolgerla...
tribuna
s. f. [dalla forma del nomin. del lat. tribunal (v. tribunale), con perdita della -l finale]. – 1. a. In origine, in Roma antica, luogo elevato da cui parlava il tribuno, e poi la parte absidale della basilica civile, dove sedevano...