Tortura
"Una strana conseguenza
che necessariamente deriva dall'uso
della tortura è che l'innocente
è posto in peggiore condizione che il reo"
(Cesare Beccaria, Dei delitti e delle pene)
Un dramma diffuso [...] di un medico. All'applicazione della tortura, che doveva essere eseguita secondo i limiti, nei modi e nei tempi sanciti nella sentenza, dovevano assistere i giudici inquisitoriali (quindi il vescovo Gabriele Verri diMilano (padre di Pietro, futuro ...
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DE LUCA, Giovanni Battista
Aldo Mazzacane
Nacque a Venosa (prov. di Potenza) nel 1614, da Antonio ed Angela Giacullo. Nella famiglia si era già definita una propensione per la vita religiosa, l'attività [...] che ricoprì l'incarico per un anno e mezzo. Poiché il nuovo vescovodi Venosa ebbe la nomina nel dicembre 1640, la sua dové cadere ad Indicem;A. Padovani, Studi storici sulla dottrina delle sostituzioni, Milano 1983, pp. 422, 464-69; L. Pasztor, Per ...
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Vedi ATENE dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ATENE (᾿Αϑῆναι, Athenae)
W. Johannowski
L. Vlad Borrelli
H. A. Thompson
P. Pelagatti
P. Pelagatti
La città moderna occupa tutta l'area dell'antica, fasciandola [...] aggiunto il tetràkonchos, di cui si è parlato sopra, di tipo simile al S. Lorenzo diMilano. Contemporaneamente fu eretto a laterizia, in cui si è voluto riconoscere il martörion del vescovo Leonides martirizzato nel 250 d. C. Altri ipogei sepolcrali ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] questi, smascherando, sono arma d'intervento) di lettere del governatore diMilano a Roma e a Napoli intercettate ( essere edificante, incoraggiata in tale direzione dal successo del vescovodi Belley Jean-Pierre Camus -, eccola pronta a proporre, ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] veniva conferito nel 1660 a Gregorio Barbarigo, vescovodi Bergamo, poi di Padova, la personalità più alta della dominio spagnolo come i regni di Sardegna e di Napoli e il ducato diMilano, ingrandito con il ducato di Mantova, nonché a nord- ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] re Sole. Bastano i Pisani, basta il vescovodi Würzburg. Né pel tripudiare del dialetto, di "el lenguazo", per dirla con Goldoni, genere v. Mario Infelise, L'editoria veneziana nel '700, Milano 1998.
33. V. Paolo Preto, Contin, Tommaso Antonio, in ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] in rapporto alla popolazione", più o meno il doppio diMilano e di Napoli, una percentuale non molto lontana da quella della stessa all'"ufficio", che accusava il progetto dei due vescovatidi essere "estremamente nocevole e pericoloso alle cose ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] quinquennale col nuovo duca diMilano, Filippo Maria Visconti (1414), e con l'occupazione di Rovereto (1416). Ma da Nilo Faldon, L'῾allegatio' dei conti da Camino contro il vescovodi Cèneda Francesco Ramponi. La relativa ῾tabula' e il così detto ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] decisiva fu portata dalla nomina di mons. Giuseppe Sarto a patriarca di Venezia. Vescovodi Mantova dal 1884, mons. la primogenitura dell'idea di un'esposizione d'arte, da lui inizialmente proposta alla città diMilano e successivamente a Venezia ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] un casato di grande prestigio. Era infatti nipote di un vescovodi Feltre e figlio di un Sull'ammissibilità degli Ebrei alla laurea anteriormente al secolo XIX, in Id., Judaica minora, Milano 1983, pp. 473-489.
124. Ibid., p. 483.
125. Ibid., p ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
tonache rosse
loc. s.le f. pl. Membri del clero che manifestano propensione per la politica della sinistra. ◆ Nel bastione lariano, che Alessandro Maggiolini vescovo editorialista del «Giornale» berlusconiano e membro della Commissione che...