Famiglia nobile italiana, ramo della famiglia dei Venosta, la quale deriva il suo nome dalla subinfeudazione delle valli Venosta e Mätsch fatta a essa dal vescovodi Coira. Capostipite noto della famiglia [...] Egano e Gabardo presero origine rispettivamente i conti di Mätsch e il ramo valtellinese chiamato col nome di Venosta. A un discendente di Gabardo il duca diMilano Filippo Maria Visconti concesse di portare il cognome dei Visconti (il diritto ...
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Famiglia ghibellina d'Arezzo, collegata spesso, fino alla metà del sec. 14º, coi Tarlati di Pietramala, cogli Ubaldini e coi Pazzi di Valdarno, contro i Fiorentini. Dalle munite posizioni nel contado aretino [...] duca d'Atene. Partecipò (1351) alla dieta ghibellina diMilano, indetta da Giovanni Visconti. Poco dopo però alcuni segnalare oltre il vescovo Guglielmo (v.), Buoso, che fu vescovo d'Arezzo (1325-65 ca.), e Azzo di Franceschino, principale esponente ...
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Nome di varie famiglie nobili dell'Italia settentrionale il più delle volte non imparentate tra di loro, derivando probabilmente il comune cognome soltanto dall'ufficio di gonfaloniere vescovile ricoperto [...] loro membri. I C. più famosi sono quelli diMilano e quelli di Piacenza. I C. diMilano, discendenti dalla famiglia dell'arcivescovo Ansperto, nel sec. 10º occupavano già l'ufficio di gonfaloniere ed ebbero parte nella prima organizzazione del comune ...
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Prelato, diplomatico e scrittore (Vicenza 1479 circa - Roma 1524). Benedettino, passato (1508) ai certosini a Mantova, scrisse contro Venezia un'apologia per la Lega di Cambrai (1509). Professore a Milano [...] (1511) e scrisse Apologia S. Pisani concilii (1511). Scomunicato, fuggì in Francia. Richiamato da Leone X, fu fatto vescovodi Guardialfiera (1519), nunzio (1519-21) in Russia, Polonia e Prussia, ove combatté il luteranesimo, quindi governatore ...
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Movimento religioso e politico sorto a Milano nella seconda metà dell’11° sec.; trasse origine dal fermento di parte del clero e del popolo diMilano contro la simonia e il concubinato ecclesiastico che, [...] .
Al moto patarinico diMilano è collegata (anche se il nome di p. vero e proprio non vi compare), per i motivi che la ispirarono e per i personaggi che vi intervennero, anche l’insurrezione di Firenze (1062) contro il vescovo Pietro Mezzabarba. ...
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Cardinale e diplomatico spagnolo (1572-1655). Ecclesiastico, fu ambasciatore a Venezia di Filippo III, dal 1607 al 1618, quando fu scoperta una macchinazione contro la Repubblica, in cui egli avrebbe avuto [...] , e P. de Toledo, governatore diMilano. Se non di una vera e propria congiura, il B. fu forse responsabile di aver favorito ambigue offerte di prezzolati. Comunque, la Spagna lo allontanò, sotto forma di promozione; inviato a presiedere il Consiglio ...
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Uomo politico (n. circa 1450 - m. Vevey 1529) del Vallese, lottò per l'impero e per il ducato diMilano contro il partito filofrancese e il vescovodi Sion (1494-96); protettore di Matteo Schiner, poi [...] avversario quando questi divenne vescovo e signore del Vallese, gli sollevò contro i sudditi (1518). ...
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PAOLO VI, papa (Giovanni Battista Montini: App. II, 11 p. 348; III, 11, p. 157)
Giovanni Caprile
Eletto al pontificato il 21 giugno 1963, in un conclave brevissimo, iniziato il giorno prima; morto a [...] diMilano svolse per più di otto anni un'intensa attività per l'assistenza spirituale ai lavoratori e ai giovani, per la costruzione didi pensiero, soprattutto francesi, e la vicinanza culturale con J. Maritain e J. Guitton.
Come vescovodi Roma ...
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VICARIO
Alberto GITTI
Pietro VACCARI
. Antichità romana. - Nell'ordinamento che Diocleziano e poi Costantino diedero all'Impero le provincie vennero molto diminuite di territorio; se ne aumentò il [...] un vicario, ma era alle dirette dipendenze del governo diMilano, cioè del praefectus praetorio Italiae); il vicario d' nel campo del diritto ecclesiastico, v. missione; parroco; vescovo. Per il vicariato di Roma, v. roma; per il vicariato della Città ...
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GIUSTINIANI (XVII, p. 384)
Vito Antonio Vitale
La famiglia Giustiniani genovese (Longo) era costituita in consorzio o albergo, col nome di Giustiniani e componeva la Maona di Scio derivata dalla spedizione [...] servizio della repubblica e poi di Carlo V. Ebbero fama come scrittore Agostino (1470-1546), vescovodi Nebbio in Corsica, autore Pio V; Cesare a Filippo II e III di Spagna; Luca ambasciatore a Roma, a Milano, in Spagna nella prima metà del sec. ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
tonache rosse
loc. s.le f. pl. Membri del clero che manifestano propensione per la politica della sinistra. ◆ Nel bastione lariano, che Alessandro Maggiolini vescovo editorialista del «Giornale» berlusconiano e membro della Commissione che...