GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] testimoniato dalla copia coeva, come quella nel Museo nazionale diPisa, e dalla suggestione che esercitò su Francesco Salviati, che arts), che G. dipinse a Roma, per il vescovodi Sansepolcro, il fiorentino Leonardo Tornabuoni: le teste ricciute, ...
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RITRATTO
P.C. Claussen
T. Velmans
L. Travaini
Le aspettative collegate a un r. nel Medioevo sono di diversa natura. In ambito religioso, per es. come immagine del fondatore, oppure come effigie funebre, [...] , p. 27). Spesso le statue donate avevano un peso equivalente a quello di bambini, desiderati, nati, oppure salvati, come testimonia per es. la figura d'argento di Bennone, poi vescovodi Osnabrück (1068-1088), che fu portata a Roma dai suoi genitori ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] un suo vicario (s. Marco fu infatti il primo vescovodi Alessandria e il fondatore della chiesa egiziana). Ancora sul tema , Analisi e prove non distruttive per il restauro della porta di Bonanno del Duomo diPisa, OPD Restauro 3, 1991, pp. 63-74; C. ...
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Michelangelo e la pittura un itinerario biografico
Barbara Agosti
Quando compì i suoi primi esperimenti nell’ambito della pittura, al giovane Michelangelo Buonarroti (1475-1564) era già ben chiara la [...] tavola venne ordinata per la cappella del defunto vescovodi Crotone, Giovanni da Viterbo, intitolata alla Pietà nel XVI secolo, Atti delle Giornate di Studio (Pisa, 30 settembre-1° ottobre), a cura di E. Carrara, S. Ginzburg, Pisa 2007, pp. 1-36, in ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] cat. 9), proveniente dalla chiesa di San Francesco a Pisa e oggi al Musée du Louvre di Parigi, firmata in basso al centro santa omonima, nella basilica inferiore di San Francesco, su commissione di Teobaldo Pontano, vescovodi Assisi, i cui stemmi ...
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La leggenda della vera croce e la sua iconografia (VIII-XV secolo)
La disseminazione dei cicli figurativi in prospettiva europea
Barbara Baert
Deve esserci stato un tempo in cui il legno della croce [...] Si veda inoltre E. Carli, Volterra nel medievo e nel rinascimento, Pisa 1978; M.A. Lavin, The Place of Narrative. Mural Decoration , cit., p. 107 ricorda come Agobardo (814-840, vescovodi Lione) faccia riferimento a questa tipologia nel suo Liber de ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] concezione analoga quella individuabile negli affreschi di S. Piero a Grado, nei pressi diPisa, che echeggiano, con una certa o boema, che è menzionato come pittore del vescovo Georg von Liechtenstein. L'arte di Pisanello, in pieno sec. 15°, può ...
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LOTTO, Lorenzo
Francesca Cortesi Bosco
Nacque a Venezia nel 1480. Nel testamento olografo del 25 marzo 1546 il pittore si dichiara "venetiano", "de circha anni 66". Del padre Tommaso, già defunto nel [...] attuale al primato di Pietro, avversato dai cardinali scismatici del conciliabolo diPisa-Milano (Cortesi Bosco grande Crocifissione per la chiesa di S. Maria in Telusiano di Monte San Giusto, di patronato del vescovodi Chiusi Nicolò Bonafede (ibid ...
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L’immagine di Costantino nelle fonti arabe
Il primo imperatore cristiano nello specchio dell’islam
Marco Di Branco
Gli storici arabi medievali condividono con i loro colleghi bizantini il punto di vista [...] ; M. Di Branco, Storie arabe di Greci e di Romani, Pisa 2009.
2 di trascrizione del nome di Lino, ‹lynws›, il secondo vescovodi Roma, che viene trasformato in quello di Ario, ‹’ryws›. Il nome di Lino è invece correttamente trascritto negli annali di ...
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LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] . 390).
A questi anni risale anche parte dell'attività per il vescovodi Pozzuoli, don Martino de León y Cárdenas, che fece ristrutturare il L.A. Lanzi, Storia pittorica della Italia (1789), II, Pisa 1815, pp. 133-136; D. Posner, Domenichino and L.: ...
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obbedienza
obbediènza (ant. obediènza, obediènzia) s. f. – 1. Variante di ubbidienza, alla quale è preferita in alcune accezioni partic.: a. Nel diritto canonico, la sottomissione dovuta dai religiosi ai loro superiori; in partic., o. canonica,...
sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo in espressioni ecclesiastiche come Santa...