Ecclesiastico e uomo d'arme (Venezia 1401 - Roma 1465). Figlio del medico veneziano Biagio T., di modesta famiglia, è ricordato erroneamente, a partire dal sec. 17º, con il cognome Scarampi (probabilmente [...] l'arte medica. Recatosi a Roma come medico del card. G. Condulmer, dopo l'elezione di questo a pontefice nel 1431 (Eugenio IV) divenne suo cubiculario, vescovodi Traù (1435), arcivescovo di Firenze (1437), patriarca di Aquileia (1439). Creato ...
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Ecclesiastico e uomo politico (Mühlebach, Alto Vallese, 1465 circa - Roma 1522); ordinato prete a Roma (1489), fu uomo di fiducia di Giorgio Soprassasso nella lotta contro il vescovodi Sion e i partigiani [...] (1494-96); poi, divenuto (1499) egli stesso vescovodi Sion, svolse un'intensa attività politica antifrancese, rompendo ( II ottenendo l'aiuto dei mercenarî svizzeri contro Luigi XII di Francia; prese quindi parte alle campagne contro i Francesi in ...
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Nobile romano (m. Roma 847); alla morte di Gregorio IV (844) fu eletto papa dalla fazione aristocratica, mentre quella popolare acclamava il diacono Giovanni. S. si impose, ma dovette dimostrare la validità [...] papale, secondo la costituzione dell'824. In seguito S. lasciò governare il fratello Benedetto, da lui fatto vescovodi Albano, il cui comportamento avido e dispotico suscitò grave malcontento popolare. Pochi mesi prima della sua morte, nell ...
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Cardinale e uomo di stato (Ornans, Franca Contea, 1517 - Madrid 1586). Figlio di Nicolas, esercitò un ruolo politico preminente prima al servizio di Carlo V e successivamente presso Filippo II, di cui [...] politica espansionistica; dal 1571 al 1575 fu viceré di Napoli.
Vita e attività
Vescovodi Arras a 27 anni, fu portavoce di Carlo V all'apertura del Concilio di Trento e poi incaricato di delicate missioni diplomatiche presso i riformati (fu tra ...
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Cardinale e uomo politico (Cuenca 1508 - Arcos, Burgos, 1566). Compiuti gli studî all'univ. di Alcalá e Salamanca ove si addottorò in utroque iure, fu nel 1528 maestrescuela al capitolo di Salamanca e [...] Biblioteca nazionale di Madrid. Amico di Ignazio di Loyola, protesse la compagnia di Gesù e promosse la fondazione di varî collegi di gesuiti. A Roma, come legato di Carlo V, riuscì sempre a favorire gli interessi spagnoli. Vescovodi Burgos (1550 ...
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Arcivescovo di Canterbury (Church Oakley, Hampshire, 1450 circa - Hackington, presso Canterbury, 1532). Ebbe varî incarichi diplomatici (a Roma, in Fiandra, in Scozia, presso Massimiliano, ecc.); nel 1501 [...] fu nominato vescovodi Londra (consacrato nel 1502); nel 1504 arcivescovo di Canterbury, nel 1506 divenne cancelliere dell'univ. di Oxford. Fu uomo di fiducia di Enrico VII e conservò per i primi anni la sua posizione sotto Enrico VIII, di cui ...
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Figlio (n. 956 circa - m. Tenkitten, presso Gniezno, 997) di Slavník, principe della Boemia or., fu educato a Magdeburgo nell'ordine benedettino, ricevendo dall'arcivescovo Adalberto, con la cresima, il [...] della cattedrale, poi vescovodi Praga (982), dopo un soggiorno a Roma nel monastero di S. Alessio all'Aventino (988), l'anno successivo tornò in sede e, con dodici monaci benedettini condotti con sé da Roma, fondò il convento di Břevnov presso Praga ...
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Ecclesiastico e politico (Böhaming, presso Passavia, tra il 1180 e il 1190 - Passavia 1260 circa); avvocato in curia a Roma nel 1212, cumulò numerosi benefici; sostenne, come giudice nominato da Gregorio [...] bavarese; prese parte attivissima all'azione contro Federico II, entrando perciò in contrasto con il vescovodi Passavia, che lo privò (1241) di tutti i suoi benefici e lo costrinse ad allontanarsi dalla città, dove poté tornare solamente nel ...
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Prelato, diplomatico e scrittore (Vicenza 1479 circa - Roma 1524). Benedettino, passato (1508) ai certosini a Mantova, scrisse contro Venezia un'apologia per la Lega di Cambrai (1509). Professore a Milano [...] (1511) e scrisse Apologia S. Pisani concilii (1511). Scomunicato, fuggì in Francia. Richiamato da Leone X, fu fatto vescovodi Guardialfiera (1519), nunzio (1519-21) in Russia, Polonia e Prussia, ove combatté il luteranesimo, quindi governatore ...
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Ecclesiastico anglicano e storico (Hepney, Londra, 1797 - Bath 1875). Fellow dell'univ. di Cambridge, fu a Roma (1818), dove si interessò alla storia antica e al moderno pensiero tedesco (tradusse poi [...] Schleiermacher e, con J. C. Hare, la Römische Geschichte di B. Niebuhr, 1828, e segg.). Assistente a Cambridge, a quella di Grote (del quale T. fu assai amico), distinguendosene per una interpretazione politica di tono conservatore. Vescovodi St. ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vicario
vicàrio s. m. e agg. [dal lat. vicarius, der. di vicis «vece»]. – 1. s. m. Chi esercita un’autorità o una funzione in sostituzione o in rappresentanza di altra persona di grado superiore. Con questo valore è stato, nell’antichità e...