Scrittore siriaco (640-708), giacobita, vescovo di Edessa. Si devono a lui una revisione del testo dell'Antico Testamento siriaco, una Cronaca, una grammatica siriaca, il Libro dei Tesori, il Manualetto, [...] un Esamerone e altri scritti ...
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Filosofo (Londra 1631 - ivi 1718). Vescovo anglicano di Peterborough, nel De legibus naturae (1672) polemizzò contro le dottrine politiche e morali di Hobbes, ponendo come fondamento dell'etica il principio [...] della benevolenza universale. L'opera di C. esercitò una qualche influenza sugli esponenti dell'utilitarismo inglese ...
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Ecclesiastico croato (Osijek 1815 - Đakovo 1905), di famiglia di origine austriaca. Sacerdote (1838), vescovo di Đakovo (1849), promosse il movimento nazionale croato nella prospettiva politica dell'unione [...] degli Iugoslavi. Fondò l'Accademia iugoslava delle scienze e arti, la pinacoteca e l'università di Zagabria. Contribuì alla pubblicazione dei Monumenta Slavorum meridionalium di A. Theiner, alle raccolte ...
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Ecclesiastico (Bologna 1537 - Roma 1596); vescovo di Ripatransone (1575), poi (1578) di Piacenza, fu legato pontificio in Stiria, a Praga e in Francia, ove cercò di contrastare l'avvento del re Enrico; [...] cardinale dal 1591. Fu uno dei più fieri avversarî di s. Teresa di Gesù ...
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Scrittore siro giacobita (m. 724), vescovo delle tribù arabe sul confine tra la Siria e la Mesopotamia. Tradusse in siriaco l'Organo aristotelico e lo commentò attingendo ai commentatori greci; lasciò [...] altre opere (scritti sul calendario, sulle eclissi solari e sul corso della luna, ecc.) ...
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Ecclesiastico (n. Verona - m. 1577), vescovo di Padova (dal 1570). Vicario generale di s. Carlo Borromeo durante la sua assenza da Milano (1564-65), gli fu al fianco nell'opera di riforma della diocesi. [...] Passato a Roma, coadiuvò Pio V; nel 1572 Gregorio XIII lo inviò nunzio in Spagna ...
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Prelato (Cherbourg 1731 - Parigi 1790); vescovo di Senez (1774), deputato agli Stati generali del 1789. Fu famoso predicatore, paragonato per stile al grande Fénelon; si ricorda della sua Oraison funèbre [...] de Louis XV, la celebre frase: "Le silence des peuples est la leçon des rois" ...
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Scrittore mistico (metà sec. 5º). Vescovo di Fotica (gr. Φωτική; Alto Epiro), è autore di un libretto dal titolo Kεϕάλαια γνωστικά ρ′ (De perfectione spirituali capita centum) che ha esercitato straordinario [...] influsso sulla formazione della dottrina e terminologia mistica e sull'ascetica ecclesiastica ...
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Romano (m. 10 luglio 983); vescovo di Sutri, fu fatto eleggere nell'ott. 974 da un missus di Ottone II, dopo la fuga a Costantinopoli di Bonifacio VII, creatura dei Crescenzî. Ligio all'imperatore, favorì [...] il clero tedesco, curò gli istituti monastici, colpendo nel sinodo romano la simonia. Epigrafe tombale in S. Croce in Gerusalemme a Roma ...
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Filosofo (Wantage, Berkshire, 1692 - Bath 1752); presbiteriano, aderì (1713) alla chiesa anglicana e nel 1718 ne fu ordinato sacerdote. Segretario (1736) della regina Carolina, vescovo di Bristol (1738), [...] diventò, dal 1746, segretario di Giorgio II, vescovo di Durham (1750). Cercò un fondamento alla morale diverso dalla volontà divina e presentò una teoria che, a mezza via tra il razionalismo di Clarke e il sentimentalismo di Shaftesbury e Hutcheson, ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.