CADOLTO (Chadolt)
Eduard Hlawitschka
Alemanno di nascita, vescovo di Novara dall'882 all'891.
Egli stesso narra in un suo scritto non datato che entrò da fanciullo nel monastero di Reichenau: e infatti [...] il 30 agosto di un anno imprecisato. Secondo due dittici provenienti da Novara, in cui si trova indicata la serie dei primi vescovi di questa città, l'episcopato di C. sarebbe durato per otto anni e nove mesi (tuttavia nei dittici le frazioni di mesi ...
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Concili e sinodi
Davide Dainese
Scrivere la storia dei concili in epoca precostantiniana e costantiniana significa ripercorrere un segmento della storia delle società umane, del loro vivere assembleare. [...] Cfr. Cypr., epist. 67,3,2; cfr. anche 67,4,4 e 5,1.
24 Cfr. la lettera sinodale inviata dal vescovo di Cartagine Donato al vescovo di Roma sul caso di Privato di Lambesi di cui Cipriano ci informa in epist. 59,10. Negli anni dell’episcopato ciprianeo ...
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Giurista (sec. 12º-13º) della scuola dei glossatori, detto da Cremona dal luogo d'origine della famiglia. Insegnò diritto a Bologna, finché non fu eletto vescovo di Vercelli e più tardi arcivescovo di [...] Pisa. Ci restano di lui solo alcune quaestiones ...
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RUPERTO, santo
Luigi Giambene
Fondatore e primo vescovo di Salisburgo, ivi morto il 27 marzo 715 o 717. Era della stirpe dei Merovingi; fu vescovo di Worms sotto Childeberto III (605-711), passò a Ratisbona [...] (696), chiamatovi da Teodoro II duca di Baviera, desideroso d'istituire un proprio vescovato per rendere il Norico indipendente dal metropolita di Aquileia. Il R. fondò infatti nella vallata del Salzbach, sul luogo dell'antico Iuvavum, un monastero ...
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BENEDETTO
Paola Supino
Il nome di questo vescovo di Cerveteri compare per la prima volta nelle sottoscrizioni vescovili alla bolla del 3 genn. 1015, con la quale Benedetto VIII, al termine di un sinodo [...] al patriarcato di Grado (anche Mansi, XIX, col. 491, con qualche incertezza) e perciò fissa in quell'anno la fine del vescovato di Benedetto. Il Cappelletti e il Gams ugualmente ritengono che B. abbia esercitato le sue mansioni vescovili fino al 1029 ...
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Ecclesiastico (Milano 1474 - Roma 1539); prof. di diritto a Bologna, dopo la morte della moglie (1509), entrò nella Chiesa, che servì utilmente con la sua opera accorta di diplomatico e di riformatore. [...] , suggerì ad Adriano VI un ardito piano di riforme della Curia (divieto del cumulo dei benefici, soppressione delle indulgenze, ecc.). Vescovo di Bologna (1523), fu in Germania nel 1524 e tentò di sedare il moto riformatore, ma nel nov. la rivolta ...
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VESCOVADO
Pietro Pisani
. È l'abitazione del vescovo, detta anche episcopio o palazzo vescovile. Ordinariamente è contiguo alla cattedrale, specialmente nei paesi latini e in quelli dove i cattolici [...] cattedrali. Il più antico episcopio, di cui s'abbia notizia, è quello annesso alla Basilica Lateranense, residenza del vescovo di Roma, finché questa non fu trasferita sul colle Vaticano. Agli episcopî esistenti presso le basiliche maggiori fu dato ...
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Storico inglese e vescovo di Londra, nato nel 1843 a Carlisle, morto a Londra nel 1901. Educato al Merton College di Oxford, entrò nella chiesa anglicana e, pur curando con zelo i suoi doveri religiosi, [...] Historical Review, di cui rimase direttore per cinque anni. Dopo essere stato nominato canonico di Worcester e di Windsor e vescovo di Peterborough, passava infine al vescovado di Londra nel 1897. Le cure dell'alta carica gl'impedirono di continuare ...
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Teologo norvegese (n. Oslo 1538 - m. 1600); vescovo ausiliare, quindi (1580) effettivo di Oslo, promosse la Riforma e gli studî umanistici. Lasciò prediche, poesie latine, scritti teologici e storici. ...
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Cronista (fine 4º sec.) di tendenze millenaristiche, vescovo nell'Africa proconsolare. Scrisse un De mundi duratione (o De cursu temporum) e un trattato De ratione paschae et mensis. ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.