NISA in Caria (Νῦσα, Νῦσαι; Nysa)
N. Bonacasa
Città della Caria (1 km a N-O dell'odierna Sultanhissar), sul Meandro (Plin., Nat. hist., v, 29, 108; Ptol., Geogr., v, 2, 15; Steph. Byz., s. v. Πυϑόπολις, [...] di Augusto. Interessanti documenti cristiani dei secoli IV e V sono presenti a Nisa. Il vescovo Theodotos di N. partecipò al concilio di Efeso del 431, e il vescovo Marianos al concilio di Calcedonia del 451. In seguito, la città rimase per la chiesa ...
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L'Europa tardoantica e medievale. L'Europa del Nord e i territori non romanizzati. La Croazia
Ciro Lo Muzio
La croazia
Alla vigilia della comparsa dei Croati (seconda metà dell’VIII sec.), le regioni [...] a Dubrovnik), la cattedrale di Zagabria è frutto di un progetto ben più ambizioso. Sorta per volere del vescovo Timoteo sulle rovine della basilica romanica, distrutta durante l’invasione mongola (1242), questa cattedrale presenta un impianto analogo ...
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Vedi MYRA dell'anno: 1963 - 1995
MYRA (τὰ Μύρα)
C. A. Pinelli
Antica città della Licia, sita in zona elevata, all'estremità orientale dell'altopiano roccioso su cui sorge l'odierna Dembre, di fronte [...] divenne una metropoli cristiana sempre più preminente, anche per merito del culto tributato alla memoria del suo santo vescovo Nicola, martirizzato sotto Diocleziano.
Tra i monumenti rimasti i piu importanti sono, senza dubbio, quelli che formano la ...
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TUNISI (ὁ Τύνης; Tynes, Thynus, Thunus)
Red.
L'antico centro occupava, come il moderno, una importante posizione geografica e strategica su un'altura nel lato N-E di una grande laguna (El Bahira) che [...] nella terza guerra punica e fu distrutta. Riprese vita sotto Augusto e fu poi sede di un vescovato (è noto nel 411 un vescovo Tuneiensis). Non si hanno resti della città antica, tranne qualche iscrizione romana.
Museo Nazionale del Bardo. - A ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] ; diviso in due parti distinte (una per i laici e una per i monaci, quest'ultima con uno spazio per abati stranieri o vescovi) e talvolta con una lanterna da accendere di notte, il c. aveva le tombe segnate da croci di legno ed era consuetudine, dopo ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] all'impiego di un vaso sacro al momento di impartire il sacramento della cresima, quando, dopo l'unzione rituale, il vescovo "lavat cum aqua pollicem super aliquem calicem stagneum vel super aliquam pelvim" (ivi, III, p. 334).Ancora sotto la stessa ...
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CARTAGINE
N. Duval
(gr. Καϱχηδών; lat. Carthago; arabo Qarṭājanna)
Città di origine punica dell'Africa settentrionale nell'od. Tunisia, posta su una penisola tra il lago di Tunisi e il mare Mediterraneo. [...] che riguarda l'organizzazione e la topografia ecclesiastica, ogni regione avrebbe potuto far capo a un arcidiacono, assistente del vescovo, ed è noto che ognuna era dotata di una chiesa regionaria, provvista di ampi annessi (viene spesso citato un ...
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FONTE
G. Binding
Nell'agiografia i miracoli leggendari esemplati su quello compiuto da Mosè (Es. 17, 5-6) fanno frequentemente riferimento a sorgenti che scaturiscono da una roccia; in altre leggende [...] una fonte. Nella cripta est più antica del duomo di Würzburg (Baviera), edificata intorno al 1040 e progettata come sepoltura del vescovo Bruno (1034-1045), una f. si trova a O della tomba e un'altra è situata al centro della cripta occidentale ...
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Aldo, Lapide di
S. Lusuardi Siena
Lastra tombale in marmo, iscritta e decorata, attribuita al sec. 7° e conservata nelle Civ. Raccolte di Arte Antica del Castello Sforzesco di Milano. Rinvenuta nel [...] , paste vitree, pietre semipreziose, stucchi) resta la più verosimile. In questo senso il confronto con la lastra sepolcrale del vescovo Boethius a Notre-Dame de Vic a Venasque in Provenza (Romanini, 1971) resta uno dei più convincenti, come quello ...
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Agrigento
L. Di Mauro
(gr. 'ΑϰϱάγαϚ; lat. Agrigentum; arabo Jirjent; fino al 1927 Girgenti)
Città che sorge lungo la costa meridionale della Sicilia a pochi chilometri dal mare, disposta su due alture, [...] vari villaggi tra cui primeggiò quello sulla collina di Girgenti, in cui si ridusse la città in seguito alla conquista araba.
Il vescovo Gregorio, nel sec. 6°, trasformò in basilica a tre navate (Ss. Pietro e Paolo, poi S. Gregorio) il tempio della ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.