Sindacalismo
Giovanni Tarello
di Giovanni Tarello
Sindacalismo
sommario: 1. Gli usi del vocabolo ‛sindacalismo'. 2. Per un censimento e una classificazione dei sindacalismi. 3. Primi decenni del secolo. [...] a partire dal 1870. In Germania idee corporativistiche specificamente cattoliche furono espresse e messe in circolazione dal vescovo W. E. von Ketteler, il quale riteneva che le idealità cristiane potessero far superare gli egoismi individualistici ...
Leggi Tutto
Parlamento
Bernard Crick
di Bernard Crick
Parlamento
sommario: 1. Il concetto di parlamento. 2. Le origini dei parlamenti. 3. I modelli classici. 4. I parlamenti moderni e la formazione dello Stato. [...] , mentre la loro importanza relativa varierà secondo il tempo e il luogo.
Alcuni storici ottocenteschi, come ad esempio il vescovo W. Stubbs nella sua Constitutionai history of England del 1878 (per prendere in considerazione solo il caso inglese ...
Leggi Tutto
SICILIA, REGNO DI, AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA
EEnrico Mazzarese Fardella
Il tentativo di fornire una immagine complessiva dell'amministrazione finanziaria nel Regnum Siciliae durante il regno di Federico [...] documentazione. A costoro si assegna locum competentem nel castello di Melfi per conservarvi registri e denaro e, tramite il vescovo di quella città, si procura loro un'abitazione. Il periodo che riguardava il controllo dei conti degli ufficiali ...
Leggi Tutto
GATTINARA, Mercurino Arborio marchese di
Giampiero Brunelli
Nacque molto probabilmente a Gattinara, da Paolo e da Felicita Ranzo, il 10 giugno 1465. Apparteneva a una nobile famiglia di origine feudale, [...] di governo: nel febbraio del 1520, avviata la riforma amministrativa dell'Aragona, si recò a Santiago, adoperandosi, insieme al vescovo Pedro Ruiz de la Mota, affinché le Cortes di Castiglia, massimo organo di rappresentanza del Regno, concedessero i ...
Leggi Tutto
BARTOLINI, Baldo (Baldus ser Cole, Baldus de Bartholinis, Baldo Novello)
Roberto Abbondanza
Nacque da Cola, forse a Perugia, appena dopo la metà di maggio del 1409 - secondo l'età che compare nella trascrizione [...] del B. crebbe ancora. Nel 1482 venne eletto fra i sei dottori e i cinque "gentiluomini" che insieme col vescovo di Assisi, luogotenente generale "in spiritualibus" del cardinale Savell, dovevano pacificare gli Oddi e i Baglioni, venuti ad urto ...
Leggi Tutto
BELVISI, Giacomo
Severino Caprioli
Nacque a Bologna non prima del 1270 da Guido e da Bartolomea Picciolpassi, in una famiglia di parte lambertazza, i cui atteggiamenti nelle lotte cittadine si distinguevano [...] ibid.) dà notizia anche d'un lodo arbitrale pronunciato dal B. nella controversia fra il Comune di Bagnacavallo e il vescovo di Ravenna nel 1331. Nel 1332 Bertrando affidò al B., a Francesco Liazari, Iacopo Tederisi e Giovanni Barattieri la redazione ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi di fronte alla città e all’Impero
Claudia Storti
L’eredità altomedievale
«Supponi che un potente mi sia creditore: si rifiuta di onorare il debito e, proprio per la sua potenza, non posso [...] , i giudici delle città lombarde e toscane che, in taluni casi (quello più noto si legge in una missiva al vescovo di Arles dalla quale cito), stavano manifestando tiepidezza, invece che piena fedeltà, per la potestas dell’impero – romano –, che ...
Leggi Tutto
Scuola
Anna Laura Palazzo
Nella sua accezione originaria, schola è termine latino che designa sia il concetto sia il luogo dello studio, nonché più genericamente una sede di riunione a uso della cittadinanza [...] si impone via via attraverso forme di militanza che portano la donna consacrata a operare, con l'autorizzazione del vescovo, anche fuori dalle mura conventuali in favore di malati, indigenti ed emarginati. Precorritrice del nuovo corso era stata, già ...
Leggi Tutto
DONATI, Corso
Sergio Raveggi
Nato verosimilmente a Firenze verso il 1250, figlio del cavaliere Simone e di Contessa (Tessa) di cui non si conosce il casato, il D. fu per più di venticinque anni uno [...] si incrinò a metà del 1303, perché il partito dei neri si divise a sua volta in gruppi avversi: da una parte il vescovo Lottieri Della Tosa e il D., dall'altra Rosso Della Tosa e molti di quei popolani grassi egemoni nel priorato. Contro di loro ...
Leggi Tutto
Edictum de resignandis privilegiis
Aurelio Cernigliaro
Il capitolo XV delle Assise promulgate tra il 17 e il 22 dicembre da Federico a Capua (v. Assise di Capua) disponeva: "Volumus et districte iubemus, [...] al passato? Che ne sarebbe stato, fra l'altro, dell'accordo rimasto sempre in bilico circa l'elezione dei vescovi? Di certo il documento ci rappresenta un'effettiva maturazione politica di Federico che, nell'intento dichiarato di voler rassicurare ...
Leggi Tutto
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
vescovato
s. m. – Variante di vescovado, soprattutto usata per indicare la dignità, l’ufficio del vescovo, e il tempo durante il quale è esercitato l’ufficio, come sinon. quindi di episcopato.