CORTESE, Leonardo
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 20 maggio 1915 da Luca, impresario teatrale e giornalista, e da Bjeatrice Arena. Fratello di Guglielmo, che diverrà impresario e organizzatore teatrale [...] riportò pieno successo in una seconda edizione di Candida (ibid., 18 giugno 1942), in cui fu "un poeta tutto slancio e vibrazione, consapevolezza intuitiva e fuoco ideale; e questa sua bella fatica, compiuta sotto il segno di un'intelligenza e di una ...
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GAUDIO, Mansueto
Daniela Giordana
Nacque a Vignale Monferrato il 7 luglio 1873 da Paolo e Giulietta Bellero, agricoltori nella cascina di Pratochiuso. Trascorse la prima giovinezza a Vignale e, dopo [...] , il duca Alfonso della Lucrezia Borgia (Donizetti), il vecchio Silva dell'Ernani, Sparafucile del Rigoletto prorompevano in vibrazioni massicce e in accenti biechi e tempestosi. Nel 1933 decine di migliaia di spettatori lo consacrarono all'Arena di ...
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FALCONI, Armando
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 10 luglio 1871 dall'attore capocomico Pietro e dalla primattrice "madre nobile" Adelaide Negri. Dopo aver frequentato il collegio "Ungarelli" di Bologna, [...] brillante, il promiscuo proteiforme che crea personaggi di carattere affrontando, sia nell'aspetto fisico sia nelle vibrazioni intime, il massimo grado di taluni sentimenti umani; egli assicurò pertanto uno strepitoso successo a personaggi rimasti ...
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CANIGLIA, Maria
Alessandra Cruciani
Nacque a Napoli il 3 maggio 1905 da Roberto e da Erminia Simonelli. Iniziati gli studi musicali nel conservatorio della sua città, fu allieva per il canto di P. A. [...] e Adriana Lecouvreur, in cui le qualità vocali - in particolare il timbro prezioso, morbido, ricco di vibrazioni - congiunte ad un temperamento passionale rendevano possibile perfette caratterizzazioni psicologiche del personaggio che diedero luogo a ...
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vibrazione
vibrazióne s. f. [dal lat. tardo vibratio-onis]. – 1. a. Oscillazione di ampiezza relativamente piccola, e di frequenza relativamente grande: v. sismiche; le v. di una parete; v. di un ponte al passaggio del treno; v. sonore; le...
r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato verso il basso, triangolo che poi, col...