DORIA, Paolo Mattia
Pierluigi Rovito
Nato a Genova il 24 febbr. 1667 da Giacomo e da Maria Cecilia Spinola, apparteneva al ramo dei Doria Lamba, che nell'ultimo secolo e mezzo aveva dato alla Repubblica [...] e virtuosi. Il rinnovamento, insomma, doveva avvenire nella continuità con il passato, salvaguardando quanto di positivo il Viceregnospagnolo aveva espresso. Non a caso al vecchio Collaterale - organo preposto ad "invigilare a i costumi degli uomini ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Paolo Mattia Doria
Roberto Scazzieri
Filosofo, pensatore politico ed economista, Paolo Mattia Doria è una delle figure di spicco della cultura italiana nella prima metà del 18° secolo. Profondamente influenzato dalla tradizione intellettuale rinascimentale e postrinascimentale, egli sviluppa un’approfondita ... ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Mattia Doria
Giulia Belgioioso
Paolo Mattia Doria ha inteso la filosofia come un sapere dal quale attingere i precetti utili a formare il principe virtuoso e a edificare la ‘perfetta repubblica’. Una filosofia che, proprio in quanto strettamente legata all’impegno civile, ha usato in un primo, ... ...
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Filosofo e matematico (Genova 1667 - Napoli 1746). Stabilitosi a Napoli verso il 1690, vi studiò diritto. Entrò nella cerchia di N. Caravita e contribuì con lui alla creazione dell’Accademia Palatina (1698) che divenne il punto di riferimento di quanti, «moderni» per le loro idee filosofiche e anticurialisti ... ...
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Filosofo e matematico (Genova 1667 - Napoli 1746). A Napoli verso il 1690, vi studiò il diritto. Entrato nella cerchia di N. Caravita, contribuì con lui alla creazione dell'Accademia Palatina (1698) che divenne il punto di riferimento di quanti, "moderni" per le loro idee filosofiche e anticurialisti ... ...
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Matematico, filosofo ed erudito, nato a Genova nel 1662 (?), morto a Napoli nel 1746. Cartesiano in filosofia dapprima, se ne allontanò presto e rappresentò la corrente reazionaria alle teorie d'importazione straniera allora molto diffuse in Italia, propugnando un ritorno alle vecchie teorie platoniche ... ...
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DE FUSCO, Pietro
Marcella Campanelli
Nacque a Cuccaro, nel Salernitano, il 6 sett. 1638 dal dottor Scipione e da Caterina Oristanio dei baroni di Montano, di Massicella e di Bonati. Compì i primi studi [...] alla fine del Seicento, Napoli 1970, pp. 10, 22, 54, 77, 96, 117, 150-53, 156, 158, 161, 163, 165, 246; G. Galasso, Napoli nel Viceregnospagnolo dal 1648 al 1696, in Storia di Napoli, VII, Napoli 1972, pp. 57, 71 s., 74, 76, 78-82, ora in Napoli ...
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PERRUCCI, Andrea
Francesco Cotticelli
PERRUCCI, Andrea. – Nacque a Palermo il 1° giugno 1651 da Francesco, ufficiale della squadra marittima, e da Anna Fardella, nobildonna trapanese.
Ancora in tenera [...] sulle quali finora non è stato possibile far luce, Perrucci riuscì tuttavia a far carriera nella capitale del viceregnospagnolo, giungendo a conseguire la nomina ad avvocato straordinario della città intorno alla fine del XVII secolo. Divenne membro ...
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GRAMMATICO, Tommaso
Aldo Mazzacane
Nacque ad Aversa, e non a Napoli, come talvolta si è creduto, da Antonello, originario di Sala Consilina, giunto a Napoli (dove risulta nel 1473) alla corte di Ferdinando [...] , come per esempio Girolamo Carbone, ma anche con aristocratici che avrebbero avuto un gran peso nel successivo Viceregnospagnolo, come i d'Ávalos.
Nell'Università di Napoli gli studi giuridici attraversavano una fase di significativo fervore ...
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DANIO, Amato
Cinzia Cassani
Nacque a Saponara, ora Grumento Nova in provincia di Potenza, il 18 ott. 1619 da ricca famiglia gentilizia. Giovanissimo, fu condotto a Napoli a frequentare il corso di lettere [...] V. I. Comparato, G. Valletta. Un intellettuale italiano della fine del '600, Napoli 1970, pp. 153 ss.; G. Galasso, Napoli nel Viceregnospagnolo dal 1696 al 1707, in Storia di Napoli, VII,Napoli 1972, pp. 1-346, passim; L. Osbat, L'Inquisiz. a Napoli ...
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CAPONE, Giulio
Aldo Mazzacane
Nacque ad Otranto il 16 marzo 1612, ma visse in seguito a Napoli, dove compì gli studi di teologia e di diritto. Nel febbraio 1635 conseguì il dottorato utriusque iuris, [...] Giornali di Napoli dal 1660 al 1680, II, a cura di A. Padula, Napoli 1938, pp. 141 s.; G. Galasso, Napoli nel viceregnospagnolo dal 1648al 1696, in Storia di Napoli, VI, 1, Napoli 1972, p. 152. Una interessante citazione dal Tractatus de pactis è in ...
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BRUMANO, Cesare
Roberto Zapperi
Nacque a Cremona nel 1543 da Raffaello e studiò diritto e umanità a Pavia dove conseguì il dottorato in utroque iure il 27 sett. 1563. Nello stesso anno iniziò l'insegnamento [...] del suo breve periodo di nunziatura aveva portato tanto avanti l'attacco alla tradizionale politica giurisdizionalistica del viceregnospagnolo da dover essere richiamato dopo appena un solo anno di residenza a Napoli. In particolare la pubblicazione ...
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CALÀ, Girolamo
Aldo Mazzacane
Nacque a Castrovillari nel 1632da Giovanni Maria e Isabella Merlino. Visse a Napoli sin dall'infanzia, dedicandosi agli studi giuridici. Nel 1652, appena ventenne, pubblicava [...] nel diritto comune, I, Milano 1953, p. 153; S. Mastellone, F. D'Andrea politico e giurista, Firenze 1969, pp. 69, 78; G. Galasso, Napoli nel viceregnospagnolo dal 1648 al 1696, in Storia di Napoli, VI, 1, Napoli 1972, pp. 170: 245; Id., Napolinel ...
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GIANNONE, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque il 7 maggio 1676 a Ischitella (Foggia), piccolo centro del Gargano, da Scipione (1646-1725), speziale, e Lucrezia Micaglia (1653-1709). Ebbe quattro fratelli: [...] giuristi destinati a divenire il nerbo del governo napoletano durante il viceregno austriaco. Fu in quell'Accademia che maturò il progetto d' l'autonomia dell'epoca normanno-sveva. Con il dominio spagnolo si era concluso tale tentativo e per questo il ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] Tommaso Aniello, o Masaniello, nel viceregno di Napoli, accompagnata nel viceregno di Sicilia dai moti di Messina e il suo intento era quello di liberare l'Italia dal giogo spagnolo e di farvi rivivere la grandezza di una corona, quella francese ...
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