L'Italia preromana. I siti etruschi: Chiusi
Anna Rastrelli
Chiusi
Antica città etrusca (etr. clevsin, lat. Camars, Clusium), che dominò un vasto agro comprendente la Val di Chiana e la Val d’Orcia, [...] in prossimità di vie naturali di comunicazione. Nelle immediate vicinanze della città, nei pressi delle due sole necropoli villanoviane finora scavate (località Montevenere e Pretina), sono venuti alla luce due insediamenti dell’età del Ferro. Se in ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Cerveteri
Giuliana Nardi
Cerveteri
Centro (etr. ca/eisra; gr. Ἄγυλλα, Καιρέα; lat. Caere) in prossimità della costa tirrenica, poco a nord di Roma, situato all’estremità sud-occidentale [...] che altrove lo sviluppo dell’architettura funeraria etrusca e, indirettamente, anche di quella civile. Dopo la fase delle tombe villanoviane a pozzetto semplice o doppio, talvolta provvisto di custodia, e a fossa chiusa da lastre di tufo, a partire ...
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Vedi MESSAPICI, Vasi dell'anno: 1961 - 1995
MESSAPICI, Vasi
M. A. Del Chiaro
I cosiddetti vasi m. appartengono alla grande famiglia del Geometrico italiano. Occorre però subito avvertire che il termine [...] (Geometrico, figure nere e rosse) ecc. Infine, nota il Romanelli, non debbono essere del tutto ignorate le influenze villanoviane. Le principali, tra le numerose forme della ceramica messapica, sono lo stàmnos, il kàlathos e la trozzella o torzella ...
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Vedi VILLANOVIANA, Civilta dell'anno: 1966 - 1973
VILLANOVIANA, Civiltà (v. vol. vii, p. 1173)
B. d'Agostino
F) Villanoviano tosco-laziale - G) Villanoviano meridionale - H) Villanoviano settentrionale.
F) [...] rara la ceramica a fondo chiaro con ornati geometrici.
4) Gruppo di Chiusi. - Quasi nulla si conosce, per l'età villanoviana, di centri come Perugia, Cortona e Arezzo, che insieme a Chiusi rientrano in un distretto collinare interno limitato a E dall ...
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Vedi DAUNI, Vasi dell'anno: 1973 - 1994
DAUNI, Vasi
F. Tiné Bertocchi
La regione dauna, compresa tra il Fortore a N, l'Ofanto a S, le ultime propaggini dell'Appennino ad O e l'Adriatico ad E, partecipa [...] (Lo Porto, art. cit., p. 212). Essa, con un repertorio di forme più varie e chiaramente ispirate a quelle villanoviane tarde, e con una sintassi decorativa più ricca e complessa, denuncia chiaramente l'arrivo nella regione di nuove componenti ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Etruschi
Mauro Cristofani
Gli etruschi
Popolo dell’Italia antica (gr. Τυρσηνοί, Τυρρηνοί; lat. Etrusci, Tusci) noto alla tradizione greca dalla fine dell’VIII [...] occupano spazi adiacenti agli insediamenti o sparsi nel territorio.
Il contatto con i Greci non fu del tutto pacifico se armi villanoviane di tardo VIII sec. a.C., forse prede di guerra o doni, vengono dedicate nei santuari greci di Dodona, Olimpia e ...
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inizio del 1°. Molto discusso è ancora il centro di origine della sua industria: C. Blinkenberg e J.J. Forbes pensavano al paese degli Ittiti, mentre O. Montelius riteneva che fosse l’isola di Creta. [...] ’Italia centrale la cultura laziale e la facies del gruppo di Terni. La civiltà villanoviana fiorisce nell’Emilia, in Toscana e nel Lazio settentrionale; necropoli villanoviane sono venute alla luce anche a Fermo nelle Marche, e a Pontecagnano e ...
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Vedi SATURNIA dell'anno: 1966 - 1997
SATURNIA (Aurinia, Saturnia)
A. Talocchini
L'attuale S. (prov. di Grosseto) sorge sul luogo dell'antico centro urbano, sopra un pianoro di travertino, non lontano [...] più arcaica è quella trovata nella località Sede di Carlo a N-E della città. Si sono qui trovate tombe a pozzetto villanoviane e tombe a fossa di inumati.
Le tombe ad incinerazione mostrano un villanoviano evoluto; i corredi sono piuttosto poveri e ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Populonia
Antonella Romualdi
Populonia
La ripresa degli scavi tra la fine degli anni Settanta e gli inizi degli anni Ottanta del Novecento ha apportato notevoli [...] finora, dagli scavi dell’Ottocento, è nota solo la necropoli di Monte Pitti (tra Campiglia e Suvereto). Nella tarda epoca villanoviana (seconda metà dell’VIII sec. a.C.) P. sembra attraversare un periodo quasi di recessione, forse anche in relazione ...
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CISTA (κίστη, cista)
G. A. Mansuelli
Recipiente di uso assai comune nell'antichità, in origine soltanto di vimini intessuti, più tardi di legno, cuoio e metallo, di forma quasi sempre cilindrica, più [...] le proporzioni sono suggerite da motivi pratici, e trae dalla sua funzionalità stessa l'effetto decorativo. Nelle tarde c. villanoviane e in quelle della Civiltà della Certosa, i manici sono ornati con anelletti e pendagli a traforo. Nel coperchio si ...
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villanoviano
agg. e s. m. [dal nome della località di Villanova, presso Bologna, dove l’archeologo G. Gozzadini scoprì, verso la metà dell’Ottocento, una necropoli della prima età del ferro]. – In archeologia e paletnologia, civiltà v., o,...
ossuario
ossüàrio s. m. [dal lat. tardo ossuarium, neutro sostantivato dall’agg. ossuarius «che concerne le ossa», der. di os ossis «osso»]. – In archeologia, vaso o urna di materiali varî (argilla e, più raram., bronzo, marmo e vetro), destinato...