Pittore (Firenze 1596 - ivi 1656). Operò nell'ambito della raffinata tradizione toscana sulla scia del suo maestro, C. Allori, privilegiando il motivo della bellezza femminile o efebica a mezza figura. [...] Notevole è una sua Caduta di s. Paolo (1646-47; Vallombrosa, chiesa abbaziale). Pittori furono pure il fratello Vincenzo (Firenze 1607 - ivi 1675), che si ispirò a modelli classicisti bolognesi (Venere, Mercurio e Amore e Sacrificio di Niobe, Uffizi) ...
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Pittore (Milano 1754 - ivi 1817), uno dei maggiori rappresentanti in Italia del gusto neoclassico. La conquista del suo linguaggio neoclassico fu personale e autonoma, frutto di una sua visione della bellezza, [...] tralasciando di dare, al tempo stesso, in acuti ritratti, un'immagine della società contemporanea (Ugo Foscolo, Milano, Brera; Vincenzo Monti, Roma, Gall. naz. d'arte mod.; la contessa Maria Castelbarco, Milano, coll. Castelbarco, ecc.). Nel Parnaso ...
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Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] genn. 1799 anniversario della morte di Luigi XVI, nel quale l'ostentato giacobinismo assume nel ritmo travolgente aspetti di truce bellezza. Ma denigrato, forse anche sospetto, si vide contesa la via delle cariche. Le vittorie degli Austro-Russi e il ...
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ITALIA
Roberto Almagià
Giovanni Tommasini
Lazzaro Dessy
Vincenzo Longo
Gino Ducci
Giuseppe Santoro
Roberto Tremelloni
Luigi Bernabò-Brea
Luigi Salvatorelli
Mario Torsiello
Aldo Garosci
Arnaldo [...] pregiudiziale: la convinzione popolare della necessità e della bellezza di una causa nazionale e umana; mentre invece evasione da essa. Altri scrittori, come Antonio Baldini e Vincenzo Cardarelli, si sono invece più attenuti alla lezione «classica» ...
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NAPOLI (XXIV, p. 227)
Al censimento del 21 aprile 1936 sono risultati presenti in Napoli 875.855 ab. e 865.913 residenti. Nel 1937 i nati vivi sono stati 21.598, i morti 15.608, con eccedenza di nati [...] della collina, ricongiungendosi a Via Manzoni, di straordinaria bellezza panoramica.
Il porto (p. 231). - Il scrittori politici napoletani, quali il Giannone, il Galiani, Mario Pagano, Vincenzo Cuoco e altri.
Teatri (p. 251). - Il Teatro Nuovo ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] Sicilia e che in seguito costituiscono un tipo siceliota di grande bellezza e originalità, nel grande acroterio da Camarina, in figura di (1499) che scrisse una Vita e Martirio di S. Agata; Vincenzo Spano (1512), autore di una Vita di S. Sofia; Andrea ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] il campo a un altro concetto che avesse il compito di unire: la "bellezza". "Beaux-arts" compresero di fatto non solo le arti del disegno, ma specula (Speculum naturale, doctrinale, historiale di Vincenzo di Beauvais) che anima le sculture delle ...
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TOSCANA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Umberto CALZONI
Niccolò RODOLICO
Antonio PANELLA
Sergio CAMERANI
Nello TARCHIANI
Alfredo SCHIAFFINI
Giuseppe MALAGOLI
Vittorio SANTOLI
Alfredo BONACCORSI
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Regione [...] qualora non siano andati perduti esempî più antichi del ciborio di San Vincenzo (del museo di Cortona) che è dei primi anni del sec - i modelli classici; un nuovo concetto di bellezza ideale, che finisce con inaridire la geniale spontaneità ...
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PALERMO (A. T., 27-28-29)
Vincenzo EPIFANIO
Gaetano Mario COLUMBA
Ernesto PONTIERI
Luigi BIAGI
Eugenio ROSSI
Giuseppe CARLOTTI
Tammaro DE MARINIS
Pietro SGADARI di LO MONACO
Adelmo DAMERINI
Città [...] ; di Riccardo Quartararo la S. Cecilia nella cattedrale; di Vincenzo da Pavia opere nella Gancia e alla Martorana; di Pietro Novelli esprime in termini pieni d'ammirazione per la sua grandezza e bellezza. Detta aula però nel sec. XV non esisteva più.
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FOSCOLO, Ugo
Ireneo Sanesi
Il 6 febbraio del 1778, da Andrea Foscolo e da Diamantina Spathis, nacque, nell'isola di Zante, il poeta, al quale i genitori imposero il nome, tradizionale nella famiglia [...] inviava complimenti e rallegramenti per la riacquistata salute e per la rifiorente bellezza; e l'una e l'altra paragonava alle dee dell'Olimpo stessi nemici, fra i quali è da annoverarsi anche Vincenzo Monti, statogli, una volta, carissimo e già da ...
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deterritorializzato
(de-territorializzato), p. pass. e agg. Privato della sua specificità territoriale. ◆ la violenza che si è scatenata a Genova [...] è il prodotto di un nuovo tipo di individuo, figlio del personal computer, del cellulare...