GRADENIGO, Francesco
Roberto Zago
Nacque il 14 dic. 1576 a Monselice, presso Padova, terzogenito di Vincenzo di Bartolomeo, del ramo di S. Lorenzo, e di Contarina di Polo Contarini dagli Scrigni. Dall'unione [...] e l'assenza - contrariamente a quanto avveniva in Francia e nei Paesi Bassi - di "guerre civili", l'opulenza e la bellezza, in particolare di Londra, con il Tamigi traboccante di "vaselli", punto di arrivo del bottino della guerra di corsa ordinata ...
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BENEDETTI, Giovanni Antonio
Alfredo Cioni
Figlio di Battista di Benedetto pittore e di Giovanna Tusi, era nipote del celebre Francesco "Platone" e si compiacque di aggiungere al suo nome l'appellativo [...] della morte del suo editore, non si fidava della capacità di Vincenzo e gli preferiva Benedetto di Ettore Faelli. Il compito dei B Come già Platone, così il nipote non curò solo la bellezza dei caratteri, l'equilibrio delle pagine di stampa, cui ...
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BELLI
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Famiglia di argentieri romani di origine piemontese, attivi nei secc. XVIII-XIX. Vincenzo, figlio di Bartolomeo, nacque a Torino nel 1710 ed ivi iniziò la sua carriera [...] convento di S. Francesco a Todi; un calice di notevole bellezza a S. Lorenzo in Damaso a Roma; un gruppo di . della Camera Capitolina, credenzone VII, tomo 67, pp. 65 s.).
Vincenzo morì a Roma nel 1787, lasciando una profonda impronta di stile e di ...
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PAPPACENA, Maria Annina Laganà in arte Anna Fougez
Doriana Legge
– Nacque a Taranto il 9 luglio 1894 (Pantaleo, 1986), figlia di Angelo Pappacena e Teresa Catalano.
Dopo la morte dei genitori fu adottata [...] riusciva a conquistare il favore del pubblico con la sua bellezza fine, tanto diversa da quella delle altre artiste del varietà della rosa. Suoi autori preferiti furono Gino Simi e Vincenzo Valente (Vezzi di donne, Leggenda dell’ombrello, Kadigia). ...
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DI NARDO, Francesco
Gennaro Borrelli
Nacque a Napoli, ove operò, fra la fine del sec. XVII e il 1750, come scultore in legno di figure, animali e immagini devozionali. Da un documento relativo a una [...] non raggiunsero la fluidità di resa tattile, la bellezza d'impianto monumentale, quasi classica, e la rara e datata 1706, e dalle note di archivio: realizzò la statua di S. Vincenzo nel 1734, di S. Emiddio e dell'Immacolata nel 1740 (Arch. stor. ...
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GRAZIANI, Francesco
Francesco Izzo
Nato a Fermo il 26 apr. 1828 da Luigi e Vittoria Belli, intraprese dapprima gli studi ecclesiastici, e si dedicò successivamente al canto sotto la guida di F. Cellini, [...] come pure i fratelli Lodovico, famoso tenore, Giuseppe e Vincenzo.
Il G. esordì come baritono ad Ascoli Piceno nel 1851 in Gemma entusiastici sulla voce del G., lodandone la straordinaria bellezza, ma criticò l'artista, affermando che questi faceva ...
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BASSO, Antonio
Enrico Malato
Gaspare De Caro
Nato a Napoli intorno al 1605, compì gli studi giuridici e fu al servizio dell'arcivescovo di Napoli, cardinale Ascanio Filomarino. Fece parte dell'Accadenùa [...] Sangro, e così la composizione Il trionfo della bellezza, scritta nella stessa occasione e con gli 393, 481; III, ibid. 1854, pp. 223, 243, e nei Viaggi di Gian Vincenzo Imperiale, a cura di A. G. Barrili, in Atti d. Soc. ligure di storia patria ...
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CAMMARANO, Vincenzo, detto Giancola
Laura Posa
Nato a Sciacca (Agrigento) probabilmente nel 1720, giunse a Napoli forse nel 1764 (secondo S. Di Giacomo, nel 1765), e fu dopo qualche tempo raggiunto [...] C. appunto (cfr. Croce, p. 251). Con un ruolo molto importante per il "Pulcinella-Giancola" furono infatti La forza della bellezza, o sia, Il nemico amante che contò dieci repliche, la tragicommedia La morte del Conte di Upsal, L'Ariobante, Zingaro ...
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BARBERA, Piero
Paola Tentori
Nato a Firenze il 21 ag. 1854 da Gasparo e da Vittoria Pierucci, iniziò giovanissimo l'attività di tipografo, presso la stamperia patema, frequentando contemporaneamente [...] dell'Università estiva fiorentina.
Educato al gusto patemo, la bellezza tipografica per il B. era da ricercare nella classica del Rinascimento, a Nicolò Bettoni, a David Passigli, a Vincenzo Batelli, a Paolo Galeati e alla influenza della stampa nel ...
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EUGENICO, Nicolò
Franco Pignatti
Su questo letterato veneziano del Cinquecento non ci è giunta alcuna notizia biografica da fonti coeve, e già nel sec. XVIII, quando un suo sonetto fu incluso nella [...] volta a Venezia nel 1556 per i torchi di Vincenzo Valgrisi e ripetutamente stampata nel Cinquecento e ancora all' P. Pietrasanta, 1555) e sono incentrati sull'elogio della bellezza della destinataria secondo il topos di Amore che resta egli stesso ...
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deterritorializzato
(de-territorializzato), p. pass. e agg. Privato della sua specificità territoriale. ◆ la violenza che si è scatenata a Genova [...] è il prodotto di un nuovo tipo di individuo, figlio del personal computer, del cellulare...