La cosiddetta filosofia naturale o fisico-matematica s'era per la prima volta affermata collegialmente al mondo moderno, in forma durevole e seria, con la romana Accademia dei Lincei (1603). Galileo la [...] proprî o "operatori": i fiorentini Vincenzo Viviani (1622-1703), Paolo (1620 il modenese Geminiano Montanari (1633-87), Donato Rossetti, Ottavio Falconieri; e fra gli stranieri Borelli, la partenza da Firenze di alcuni soci fra i più attivi ...
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PALMANOVA (A. T., 24-25-26)
Elio MIGLIORINI
Alberto RICCOBONI
Mario BRUNETTI
Cittadina della provincia di Udine, 18 km. da questa città e 26 m. s. m., sorta nell'ultimo decennio del sec. XVI a difesa [...] Garzoni, Monte, Donato, Barbaro). Al centro della stella è la piazza Vittorio Emanuele, di pianta esagonale, i Commemoriali di G. B. Cavedalis (con introduzione e note diVincenzo Marchesi), Udine 1928-29, voll. 2 (a cura dell'Accademia di Udine); ...
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Nato il 10 maggio 1784 a Cava dei Tirreni da Gaetano (v.), esule a Parigi ed educato nel Pritaneo a spese della Francia, ne uscì nel 1803 sottotenente di fanteria, combattendo poi, ed essendo spesso ferito, [...] Gaetano, principe di Satriano (1824-1892), fu fondatore del museo Filangieri, da lui donato alla città di Napoli (1881 -1903), sposata con Vincenzo Ravaschieri-Fieschi duca di Roccapiemonte (1823-95), si dedicò a opere di beneficenza (fondazione dell' ...
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Pittore, nato a Bagnolet (Senna) l'8 settembre 1706; morto a Malta, sembra, nel 1791. Nel 1738 seguì il suo maestro, Jean-François de Troy, a Roma quando questi assunse la direzione dell'Accademia di Francia; [...] con loro nell'isola, ove arrivò nell'estate del 1744. Nel 1751 venne ammesso nell'Ordine di Malta, prima come Donato, e, più tardi, promosso cavaliere di Grazia Magistrale. Nel 1761 s'unì a una missione diplomatica che si recava in Oriente, e ...
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TROINA (A. T., 27-28-29)
Vincenzo EPIFANIO
Enrico BRUNELLI
Paese della provincia di Enna, da cui dista 78 km. Ha l'aspetto caratteristico degli abitati di montagna; sorge infatti sopra un colle, tra [...] oggetti d'arte interessantissimi. Nel tesoro della chiesa madre un prezioso bacolo che la tradizione vuole donato da Ruggiero I ma che è un prodotto di oreficeria gotica non anteriore agli ultimi anni del sec. XIV. Nella stessa chiesa madre tavole ...
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Pittore e incisore. Nato a Cremona nel 1671, morì a Bologna nel 1749. Fu attivo specialmente in Bologna, dove si trova la maggior parte delle sue opere, e dove ebbe la prima educazione da Lorenzo Pasinelli. [...] , come fu, sono le grandi pale d'altare a S. Pietro, nella chiesa della Madonna di S. Luca, e il quadro rappresentante un miracolo di S. Vincenzo Ferreri in S. Domenico, forse il suo capolavoro. Queste opere sono dell'ultimo tempo. Altri dipinti ...
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LUCCA
C. Baracchini
(lat. Luca)
Città della Toscana, capoluogo di provincia, situata al centro di una pianura alluvionale, compresa tra l'Appennino tosco-emiliano e il monte Pisano.La posizione e la [...] le altre chiese romaniche minori di L. sono da ricordare quelle di S. Andrea e dei Ss. Vincenzo e Anastasio, entrambe a , ivi, 14, 1984, pp. 603-619; C. Chiarlo, ''Donato l'à lodate per chose buone'': il reimpiego dei sarcofagi romani da Lucca ...
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CLEMENTE VII, antipapa
Mark Dykmans
Roberto di Ginevra, di illustre famiglia feudale che faceva risalire la sua affermazione politica all'epoca carolingia, nacque nel castello di Annecy nell'anno 1342, [...] Lat. 848), un Tito Livio donato a Jean Muret nel 1393 (Ibid., Lat. 5740), ilPrisciano di Londra, donato al Berry nel 1387 (London di predicatori come Vincenzo Ferreri o Jean de Murol - che contestarono la legittimità dell'elezione di Urbano VI -, o di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Gentile
Maurizio Torrini
Protagonista con Benedetto Croce del rinnovamento culturale dell’inizio del 20° sec., Giovanni Gentile conquistò nel primo dopoguerra una fisionomia propria, nella [...] , Amedeo Crivellucci, Donato Jaja: letteratura, storia, filosofia. Attraverso Jaja, fedele allievo di Bertrando Spaventa, il una storia di eroi solitari, dopo Vico, Vincenzo Cuoco, pensatore degno di Niccolò Machiavelli, maestro di realismo politico ...
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BENEDETTO VII, papa
Paolo Delogu
Fu eletto nella seconda metà del 974 in circostanze difficili e agitate. Un papa, Benedetto VI, era stato strangolato; il soglio papale era occupato da un usurpatore, [...] essi, sia che fossero già in possesso di S. Pietro, sia che venissero donati durante il pontificato di B. VII, come i due monasteri spagnoli di S. Pietro di Besalù (donato alla sede romana da Mirone, vescovo di Gerona, nel 979: Jaffé-Löwenfeld, 3800 ...
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pittare1
pittare1 v. tr. [lat. *pictare, iterativo di pingĕre «dipingere», part. pass. pictus], merid. – Dipingere, pitturare: fece allora p. da mastro don Giacinto una tavoletta del miracolo (Vincenzo Consolo).