Giacomo Vaciago
Banca d'Italia
Sana e prudente gestione
La nuova Banca d'Italia
di
23 dicembre
Il Senato con 142 voti a favore e 24 contrari approva il disegno di legge di riforma del risparmio e della [...] di fatto nelle funzioni di governatore già durante la lunga malattia precedente alla sua morte, e poi definitivamente dal 10 gennaio 1931, Vincenzo fu sostituito alla guida della banca centrale da Donato Menichella, che nel 1946 aveva scelto come ...
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MARSILI, Luigi Ferdinando
Giuseppe Gullino
Cesare Preti
MARSILI (Marsigli), Luigi Ferdinando. – Nacque a Bologna il 10 luglio 1658 dal conte Carlo e da Margherita Ercolani, anch’ella di famiglia patrizia; [...] magistrati bolognesi l’intenzione didonare al pubblico le sue raccolte, con la preghiera di trovare loro adeguata parallele diVincenzo Coronelli e L.F. M., in Un intellettuale europeo e il suo universo: Vincenzo Coronelli (1650-1718), a cura di M. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Niccolò Machiavelli
Gennaro Maria Barbuto
«Essendo voi sempre stato ut plurimum extravagante di opinione dalla commune, et inventore di cose nuove et insolite» (Guicciardini a Machiavelli, Modena, 18 [...] la riflessione politica fiorentina, da Savonarola a Donato Giannotti ad Antonio Brucioli, che aveva conosciuto di Stato, tacitismo e assolutismo), all’Illuminismo e al repubblicanesimo di Jean-Jacques Rousseau, alle guerre napoleoniche (da Vincenzo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Filangieri
Saverio Ricci
Nella crisi del dispotismo illuminato Gaetano Filangieri elaborò un disegno di trasformazione radicale dello Stato d’antico regime. Il suo costituzionalismo repubblicano [...] Gaetano Filangieri, pubblicato dal discepolo Donato Tommasi nel 1788, aprì la , operata tra Vico, Gian Vincenzo Gravina, Genovesi, ma alimentata salda invece «la teoria alla pratica», e cerca «le regole di quello che si deve fare» (pp. 18 e seg., 23 ...
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LIPPI, Filippo
Luca Bortolotti
Nacque intorno al 1406 a Firenze, figlio di Tommaso di Lippo, di professione macellaio, e di Antonia di ser Bindo Sernigi.
Secondo le indicazioni di Vasari (1568, p. 612), [...] p. 619), per il convento domenicano di S. Vincenzo Ferrer, detto di Annalena dal nome di colei che l'aveva fondato nel tre giorni più tardi dal vescovo Donato de' Medici, e saldata per la cifra massima prevista, di 200 fiorini. Ai 100 spettanti al ...
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LUINI, Bernardino (Bernardino de Scapis)
Pietro Marani
Figlio di Giovanni Donatodi Bernardo de Schapis, o Scapis, detto "Monlone", nacque a Dumenza, presso Luino, intorno agli anni 1481-82.
Il padre, [...] 20 ott. 1516 il prete Pietro Antonio Cartoni commissionò al L., a Francesco Donati e ad Alessandro da Vaprio l'esecuzione di un'ancona per la chiesa di S. Vincenzo a Gravedona: i dipinti che l'artista doveva eseguire sarebbero stati pagati 60 scudi ...
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GANTI, Giovanni Cristoforo (Gian Cristoforo Romano)
Matteo Ceriana
Figlio dello scultore Isaia da Pisa, uno dei principali tra quelli attivi a Roma alla metà del XV secolo, nacque in data non precisabile [...] di S. Gerolamo in S. Vincenzo a Cremona e ora trasferita nella chiesa di S. Agnese.
Il sarcofago a urna di marmi mischi e di bianco di lasciando tutti i suoi averi all'ospedale recanatese di S. Lucia e donando al notaio la sua copia degli Asolani del ...
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Musica e musicisti
David Bryant
In un periodo di grande fioritura musicale che si apre simbolicamente con l'arrivo di Adriano Willaert come maestro di cappella a S. Marco nel 1527 (ma già molto prima [...] di Polonia nel 1556, Alfonso II duca di Ferrara nel 1562, Enrico III re di Francia nel 1574, cinque arciduchi della casa d'Asburgo e don -1563), S. Pietro di Castello (Paolo Giusti, 1586 circa), S. Stefano (Vincenzo Bellaver, 1585; Carlo Milanuzzi ...
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CARAFA, Oliviero
Franca Petrucci
Del ramo dei Carafa della Stadera, figlio di Francesco e di Maria Origlia, nacque nel 1430 e fu il successore del grande e potente Diomede, come capo della nobile famiglia [...] alla questione napoletana. Il C. da parte sua pare donasse al sovrano 30.000 scudi per assicurare la protezione ai di quella di Salamanca e di Cadice dal 15 nov. 1491 fino al 1494; aveva trasmesso al nipote Vincenzo l'amministrazione del vescovato di ...
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CUCCIA, Enrico
Giandomenico Piluso
Nacque a Roma il 24 novembre 1907 da Pietro Beniamino e da Aurea Ragusa.
Il nonno paterno, Simone, era un noto avvocato siciliano di origini greco-albanesi, eletto [...] grazie ai buoni uffici di Jung.
Alla direzione dell’IRI lavorò con Donato Menichella, affinando le proprie delegato, sostituito poi da Vincenzo Maranghi nel 1988.
Nondimeno Cuccia mantenne la medesima funzione di effettiva leadership della banca. ...
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pittare1
pittare1 v. tr. [lat. *pictare, iterativo di pingĕre «dipingere», part. pass. pictus], merid. – Dipingere, pitturare: fece allora p. da mastro don Giacinto una tavoletta del miracolo (Vincenzo Consolo).