La costruzione dell’economia unitaria
Guido Pescosolido
Il ruolo della componente economica nella storia del Risorgimento e dello Stato unitario assunse un rilievo storiografico significativo a partire [...] di Giuseppe Mazzini e Vincenzo Gioberti, Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II, Camillo Benso di Cavour e Bettino Ricasoli, e neppure di può convenire con Giovanni Federico quando sostiene che, in attesa di un quadro di ulteriori verifiche a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Corporativismo
Daniela Parisi
In linea generale, corporazione sta a indicare qualsiasi ‘società parziale’, detta anche ‘corpo intermedio’, che si costituisce attorno a interessi particolari, contrastando [...] (Ornaghi 1993). Nella Laborem exercens (1981) papa Giovanni Paolo II esprime i rischi insiti nel diritto ad associarsi che può trasformarsi in espressione degli egoismi di gruppo o di classe, in abusivismi che assolutamente contrastano con le ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Conflitto sociale
Antonio Cardini
L’argomento del conflitto sociale venne affrontato in termini di ‘italianità’ da un orientamento, una ‘scuola’, poi dimenticata, ma che ebbe a metà dell’Ottocento un [...] conflitto sociale recato dall’industrialismo, Giovanni Montemartini, allievo di Pareto e di De Viti De Marco, ma tra gli economisti, e tra i giuristi i ministri Vincenzo Miceli, Pietro Lacava, Bernardino Grimaldi; economisti favorevoli all’ ...
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LANCIA, Vincenzo
Franco Amatori
Nacque il 24 ag. 1881 a Fobello in alta Valsesia, terzo figlio di Giuseppe e Marianna Orgiazzi, originari della zona.
Giuseppe aveva accumulato una considerevole fortuna [...] 500 veicoli divisi in quattro modelli, rinominati dal L. nel 1919 Alfa, Dialfa, Beta, Gamma su suggerimento del fratello Giovanni, studioso di lingue classiche. Un passo importante si ebbe nel 1909 con la preparazione del motore da 3120 cm3 (per la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Stato nazionale
Vera Negri Zamagni
Stato e nazione non sono concetti coestensivi, il primo facendo riferimento a uno spazio di legislazione e di politica comuni senza nulla implicare riguardo alle caratteristiche [...] di potenza e di ricchezza, in termini demografici, produttivi e monetari. Ecco come Giovanni Botero sosteneva questo punto di vista (anche se ancora usa la parola città in luogo di . Vincenzo Cuoco e Melchiorre Gioia furono i fondatori di questa ...
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BUONVISI, Paolo
Michele Luzzati
Nacque a Lucca nel 1530 da Martino e da Caterina di Stefano Spada. Rimasto orfano nel 1538 con i fratelli Benedetto, Bernardino e Lorenzo, fu avviato alla mercatura all'estero, [...] "compagni" si erano aggiunti Niccolò Gigli e Mario diVincenzo Buonvisi. Nell'ultima "Paolo, Bernardino Buonvisi e C ciascuno; Stefano e Antonio, con conto a parte, 4.000; Giovanni Carli partecipò con 3.000 scudi; Baldassarre Cittadella con 1.500 e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Maria Gerardo Vito
Daniela Parisi
Francesco Vito, originario del casertano, dopo tre lauree conseguite all’Università di Napoli e una decina di anni di specializzazione in Italia e all’estero, [...] di Filosofia, per risalire a monte nel processo di conoscenza. Si laureò nel 1928, con voto 105/110, con una tesi sulla dottrina della nazionalità in Vincenzo questa borsa di studio, che videro Vito competere con il più maturo Giovanni Demaria, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Società civile
Luigino Bruni
I mercanti e il monastero
È ormai un dato storiografico consolidato considerare l’Italia, nell’arco temporale che va dal Medioevo alla modernità, il principale (sebbene [...] quella tradizione resta viva ancora di più in intellettuali civili, quali Alessandro Manzoni, Vincenzo Gioberti o Giuseppe Verdi.
Si alle prime forme di welfare tra Seicento e Ottocento. Tra Carlo Borromeo e don Giovanni Bosco, centinaia sono ...
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BERNARDINI, Martino
Francesco Sirugo
Nacque a Lucca il 2 febbr. 1487 da Martino e da Caterina, figlia naturale di Iacopo da Ghivizzano.
Del padre del B. si sa che, dopo avere avuto in gioventù "molti [...] nozze Giovanni Michele Guinigi, il B. ereditò col fratello Giovanni la cospicua fortuna. Nel 1519 sposò Margherita, figlia di Michele Vescovo, che così fece come ne appar contratto p. mano di S. Vincenzo Granucci" (Fatto de Poggi…, f. 254). La parte ...
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EREDE, Michele
Giovanni Assereto
Nato a Genova il 21 ag. 1806, primogenito di Pietro e di Maria Vassallo, fu avviato agli studi classici, ma la morte del padre, negoziante di modeste fortune, lo costrinse [...] a Vincenzo Serra, presidente della Deputazione agli studi di Genova, il programma di una scuola finanziata dalla Camera di come se non esistessero" [ibid., 31 ott. 1846]). Giovanni Antonio Papa gli rimproverò il voltafaccia, oltreché i toni poco ...
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gazawi s. m. e f. inv. e agg. Chi, che vive a Gaza; chi, che è nativo o originario di Gaza. ♦ Le apparizioni di Ismail Haniyeh sullo schermo sono seguitissime dai palestinesi della Striscia. Non si può parlare di tregua senza contemporaneamente...
rampelliano agg. e s. m. (f. -a) Che o chi si richiama alla linea politica di Fabio Rampelli. ◆ Riassunto delle precedenti puntate: il sindaco della capitale Gianni Alemanno qualche giorno fa aveva portato in consiglio comunale la delibera per...