Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] di reazionari e ‘austriacanti’. Lo dimostrano gli esempi di Basilio Puoti, Carlo Botta, Luigi Angeloni, Giovanni Libreria Sonzogno.
Gioberti, Vincenzo (1920), Del primato morale e civile degli italiani, introduzione e note di Gustavo Balsamo Crivelli, ...
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Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] Bufalino e la forza poetica delle scelte espressive diVincenzo Consolo, sottoposti a numerosi studi, non possono . 3° (Le altre lingue), pp. 597-626.
Tropea, Giovanni (1976), Italiano di Sicilia, Palermo, Aracne.
Trovato, Salvatore C. (2001), Per ...
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Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] . 1º, Il piacere. L’Innocente. Il trionfo della morte. Giovanni Episcopo, a cura di A. Andreoli; vol. 2º, Le vergini delle rocce. Il 1994), Momenti di storia del linguaggio politico, in Serianni e Trifone, pp. 703-755.
Mengaldo, Pier Vincenzo (1975), ...
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L’espressione italiano dell’emigrazione designa tutte le forme di italiano parlate, nei paesi di destinazione, da emigrati italiani e dai loro discendenti. Questa nozione esclude le forme di italiano apprese [...] in die ‘Romania multipla’, Tübingen, Narr.
Lo Cascio, Vincenzo (a cura di) (1987), L’italiano in America Latina. Atti del Angeli.
Rovere, Giovanni (1977), Testi di italiano popolare. Autobiografie di lavoratori e figli di lavoratori emigrati, Roma ...
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L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] massimo poeta in latino della sua epoca, che era Giovanni Pascoli (il quale non rispose mai alla lettera in combinatoria) che il verso di ➔ Torquato Tasso «Senza remi le navi a noi conduce» sia anagramma del verso di ➔ Vincenzo Monti «Ed ecco vera ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] ➔ Vincenzo Monti (➔ classicismo), talora romantici, come Ludovico di Breme. Il nome di Cesarotti venne della letteratura italiana, a cura di G. Contini, Torino, UTET.
Nencioni, Giovanni (1983), Di scritto e di parlato. Discorsi linguistici, Bologna ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] la Storia d’Italia sottoponendola all’amico umanista Giovanni Corsi (Guicciardini 1919: LXXIII). Sotto questa apparente quattrocentesco, «Studi di grammatica italiana» 8, pp. 115-171.
Mengaldo, Pier Vincenzo (2001), Prima lezione di stilistica, Roma - ...
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Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] dal 1920 al 1941 (1942), Bari, Laterza.
Mengaldo, Pier Vincenzo (1994), Il Novecento, in Storia della lingua italiana, a cura di F. Bruni, Bologna, il Mulino.
Nencioni, Giovanni (1946), Idealismo e realismo nella scienza del linguaggio, Firenze, La ...
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Aleramo, Sibilla & Campana, Dino (2000), Un viaggio chiamato amore. Lettere 1916-1918, a cura di B. Conti, Milano, Feltrinelli.
Asor Rosa, Alberto (2002), L’alba di un mondo nuovo, Torino, Einaudi.
Bachelard, [...] binario, Torino, Einaudi.
Melissa P. (2003), Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire, Roma, Fazi.
Raboni, Giovanni (2006), L’opera poetica, a cura di R. Zucco, con uno scritto di A. Zanzotto, Milano, Mondadori.
Rea, Ermanno (2002), Mistero ...
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Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] ), fottersene, fottuto («la loro causa è fottuta», Vincenzo Monti); vaffanculo!; bocchinara, bocchino, ciucciacazzi o succhiacazzi, l’avesse avuta a morte con lui», Giovanni Verga), battona, figlio di puttana (o di mignotta, ecc.: «figliol de una ...
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gazawi s. m. e f. inv. e agg. Chi, che vive a Gaza; chi, che è nativo o originario di Gaza. ♦ Le apparizioni di Ismail Haniyeh sullo schermo sono seguitissime dai palestinesi della Striscia. Non si può parlare di tregua senza contemporaneamente...
rampelliano agg. e s. m. (f. -a) Che o chi si richiama alla linea politica di Fabio Rampelli. ◆ Riassunto delle precedenti puntate: il sindaco della capitale Gianni Alemanno qualche giorno fa aveva portato in consiglio comunale la delibera per...