FEDERICI, Marco
Giovanni Assereto
Nacque a La Spezia il 4 genn. 1746 da Stefano e da Maria Cipollini. Appartenente ad una famiglia di antica aristocrazia (un suo antenato aveva ottenuto, nel 1444., [...] - e per fino quella che tu sei fatto governatore di Livorno" (Cart. Federici, n. 76). Si trattava in realtà di un incarico meno prestigioso - il sotto sequestro i beni del vescovo di Sarzana, Vincenzo Maggioli, lo costrinse a rifugiarsi a Carrara e ...
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FEDERICI, Girolamo (Hieronimus Friderius, Gerolamo Federico Trivulzio, Girometta)
Annalisa Antonucci
Nacque a Treviglio, in provincia di Bergamo, nel 1516, da una nobile famiglia originaria della Val [...] chiese e i monasteri di ogni ordine e grado. Il F., arrivato a Torino tra fine giugno e inizio luglio 1573 sostituiva Vincenzo Lauro, vescovo di Mondovì, trasferito alla nunziatura -di Polonia nell'agosto 1572, diventando così il terzo legato di una ...
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FEDERICI, Placido (al secolo Gaetano)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Genova il 4 maggio 1739 da Luigi e da Girolama Federici, in una famiglia patrizia. Per traversie familiari, ben presto egli, insieme [...] genn. 1737, fu affidato allo zio materno, Vittorino Federici, allora priore del monastero benedettino di S. Girolamo di vicario generale della tranquilla ed elevata abbazia di San Vincenzo al Volturno (ora Comune di Rocchetta a Volturno, provincia ...
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FEDERICI, Fortunato
Luisa Narducci
Figlio del nobile Francesco e di Antonia Guadagnini, nacque ad Esine, villaggio della Val Camonica, in provincia di Brescia, l'11 ag. 1778 e fu battezzato col nome [...] Encomio della mosca di Luciano. Versione in terza rima di Vincenzo Rota, pubblicato per le nozze Ascari-Rusconi (ibid. di Padova ora la prima volta pubblicata per cura dell'ab. F. Federici (Milano 1842). Egli infatti morì a Padova il 12 maggio 1842, ...
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Benedettino, nato in Gallia agl'inizî del sec. VIII, venuto in Italia forse al seguito di Gerolamo figlio di Carlo Martello, si ritirò nel monastero di S. Vincenzo al Volturno di cui fu eletto abate nel [...] di lui e non, come si crede generalmente, da sermoni rispettivamente di S. Agostino e di S. Girolamo.
Bibl.: Chronicon Vulturnense, ed. Federici (Fonti per la storia d'Italia), I, Roma 1925, p. 177 segg.; Hist. Litt. de la France, IV, Parigi 1738, pp ...
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RISORGIMENTO
Walter MATURI
Alberto BALDINI
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. La parola e il concetto. - La parola Risorgimento per designare un periodo della storia italiana fu usata la prima volta dal padre Saverio Bettinelli [...] peccaminoso. Guicciardini e Botero nel passato, Vincenzo Monti nel presente, furono i principali capri risolvere il problema italiano in modo totalitario con una lega o una federazione di principi è molto più vicino ai progetti del Cinque-Seicento, ...
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ROSSINI, Gioacchino
Compositore, nato a Pesaro il 29 febbraio 1792, morto a Passy (Parigi) il 13 novembre 1868.
La vita e le opere. - Il padre del R., Giuseppe, nativo di Lugo in Romagna e trombetta [...] Elisabetta (4 ottobre 1815), su libretto di C. Federici, accortamente composta in modo da sfruttare tutte le possibilità con la moglie in Italia: a Milano ascoltò il Pirata di Vincenzo Bellini e prese interesse al giovane musicista, poi passò l' ...
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Provincia dell'Impero indiano, ma geograficamente parte dell'Indocina o India Transgangetica (ulteriore). Comprende, sin dall'annessione avvenuta nel 1886, i territorî britannici dell'Alta e Bassa Birmania [...] a Malacca e a Sumatra. Nel 1567 Cesare Fedrici (o Federici), proveniente da Malacca, sbarcò a Martaban, alla foce del Salun Il più illustre per la sua dottrina, fu il padre Vincenzo Sangermano da Arpino, barnabita, arrivato in Birmania nel 1783, ...
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Teatro. - Accolta di attori (v.) per rappresentare lavori in prosa e in versi, tragici e comici. Si tratta qui unicamente della compagnia drammatica. (Per la compagnia lirica e la compagnia d'operetta, [...] . Si potrebbero ricordare l'Andolfati, il Fiorio, il Federici, il Sografi, ecc.
Il numero degli autori-attori basta posto sotto la protezione del governo. Poi ad essi si unisce Vincenzo Monti con la Supplica a Melpomene e Talia. E quando Napoleone ...
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La parola ha due significati, in origine non sempre nettamente distinguibili. Il primo indica riunione di esecutori (il concerto delle voci, degli strumenti, ecc.: in tedesco Besetzung) e vale tanto per [...] dunque, probabilmente, che seguire una pratica assai anteriore. E Vincenzo Albrici (nato nel 1650) ci offre una sonata la è annoverato tra i padri putativi del concerto grosso. Francesco Federici e B. Pasquini sono altri concertisti del gruppo romano. ...
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gazawi s. m. e f. inv. e agg. Chi, che vive a Gaza; chi, che è nativo o originario di Gaza. ♦ Le apparizioni di Ismail Haniyeh sullo schermo sono seguitissime dai palestinesi della Striscia. Non si può parlare di tregua senza contemporaneamente...
rampelliano agg. e s. m. (f. -a) Che o chi si richiama alla linea politica di Fabio Rampelli. ◆ Riassunto delle precedenti puntate: il sindaco della capitale Gianni Alemanno qualche giorno fa aveva portato in consiglio comunale la delibera per...